TECNICO MECCATRONICO DELLE AUTORIPARAZIONI – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
È in programmazione, per il corrente mese di novembre, presso le sedi corsuali di Cosenza e Castrovillari, il corso di formazione professionale per “Tecnico meccatronico delle autoriparazioni”, ovvero l’individuo preposto alla gestione tecnica dell’azienda di autoriparazione, regolarmente iscritta nel Registro imprese o all’Albo delle imprese artigiane.
Possono, comunque, continuare a svolgere l’attività le imprese i cui responsabili tecnici (siano o meno titolari dell’impresa stessa) abbiano compiuto 55 anni di età alla data del 5 gennaio 2013 e ciò sino al compimento dell’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia.
Il superamento dell’esame finale comporta il rilascio di un attestato di qualifica professionale di “Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni”, riconosciuto dalla Regione Calabria e valido a livello nazionale ed europeo.
OBBLIGO FORMATIVO FER PER IMPIANTISTI – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Con l’approvazione della Delibera regionale n. 439 del 10 novembre 2016 vengono approvati e definiti gli standard formativi per il mantenimento dell’abilitazione all’installazione e manutenzione straordinaria di impianti “FER” (Fonti Energia Rinnovabile). Com’è noto, infatti, l’art.15 e l’allegato 4 del D.L. n. 28/2011 e s.m.i., attuativo della Direttiva CE 2009/28, comma 1 e 2, art. 17 della Legge n. 90/2013 impongono che le imprese già abilitate ai sensi del D.M. 37/08 (ex 46/90) debbano far aggiornare il proprio responsabile tecnico sulle seguenti tipologie di impianti.
Impianti termoidraulici
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Biomasse per usi energetici;
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pompe di calore per riscaldamento, refrigerazione e produzione di ACS;
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sistemi solari termici e foto-termoelettrici.
Impianti elettrici
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Sistemi fotovoltaici.
Confartigianato Imprese Cosenza ha in programmazione, per il corrente mese di novembre, presso le sedi corsuali di Cosenza e Castrovillari, i suddetti corsi e, pertanto, considerata l’imminenza di avvio delle attività didattiche, sottolinea l’opportunità di una sollecita adesione.
IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE (IAP) – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza comunica che è in imminente programmazione, presso le sedi corsuali di Cosenza e Castrovillari il corso di formazione “Imprenditore Agricolo Professionale (IAP)”.
La partecipazione alle lezioni consente l’acquisizione dell’attestato di frequenza e profitto, utile ai fini della partecipazione al bando riguardante la Misura 6 del P.S.R. Calabria 2014-2020 – Annualità 2018.
Il corso avrà una durata di 150 ore, di cui 120 in aula e 30 di stage in azienda.
La frequenza è obbligatoria e le assenze consentite non possono superare il 20% del monte ore totale.
I requisiti per l’ammissione al corso sono:
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maggiore età;
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diploma di scuola secondaria di primo grado.
Il percorso formativo sarà incentrato sulle tematiche relative all’acquisizione e aggiornamento di conoscenze e competenze professionali per gli imprenditori agricoli.
In particolare, gli argomenti trattati affronteranno i temi del marketing e della legislazione in materia, dell’igiene e sicurezza alimentare, della sicurezza sui luoghi di lavoro, della multifunzionalità dell’attività agricola, della gestione economica dell’azienda condotta con modalità produttive eco-compatibili.
SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza ha in programmazione, per il corrente mese di novembre, presso le sedi corsuali di Cosenza e Castrovillari, il corso di formazione obbligatorio per l’ottenimento del requisito professionale per l’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e vendita dei prodotti alimentari (bar, ristoranti, pizzerie, etc.), secondo i criteri fissati dall’art. 40 della L.R. n. 18/85.
Si sottolinea l’opportunità di una sollecita adesione, considerata l’imminenza di avvio delle attività formative.
CONFIDI SYSTEMA – GARANZIA, SUCCESSO E VELOCITÀ NELL’EROGAZIONE DEI FINANZIAMENTI
Confartigianato Cosenza è sede di Confidi Systema per la regione Calabria. Confidi Systema è un intermediario finanziario vigilato da Banca d’Italia, nonché uno dei più importanti players nazionali nell’ambito della garanzia, in grado di offrire la copertura di garanzia relativa ai finanziamenti per investimenti e liquidità nella misura dell’80%.
Assicura ai liberi professionisti e alle imprese di qualunque settore sostegno in ogni loro necessità di credito, ricercando plafond dedicati e linee di finanziamento personalizzate nel breve, medio e lungo periodo.
Offre consulenza e garanzia per favorire la crescita, lo sviluppo, il miglioramento e la modernizzazione di qualunque tipologia di impresa.
I suoi punti di forza sono:
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conoscenza diretta delle imprese e presenza radicata sul territorio;
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fornitura di un servizio “su misura”;
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garanzia di valutazione delle migliori opportunità a condizioni vantaggiose.
La gamma di servizi che Confidi Systema offre è molto ampia e così articolata:
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consulenza finanziaria ed accompagnamento in banca;
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garanzia a prima richiesta e garanzie sussidiarie;
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garanzie su linee di credito per scoperto di conto corrente, anticipi su fatture, su effetti e ricevute al SBF, all’import e all’export, su ordini e commesse;
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finanziamenti speciali per 13ma, 14ma mensilità e impegni fiscali;
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garanzie su finanziamenti a medio e lungo termine per investimenti produttivi e di scopo (immobiliari, strumentali e agevolati);
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fidejussioni;
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finanziamenti diretti;
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assistenza per l’accesso ai principali strumenti di agevolazione finanziaria;
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tassi convenzionati;
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incontri di educazione finanziaria.
ATTIVITÀ RICETTIVE, RISTORAZIONE E SERVIZI TURISTICI E CULTURALI NEI BORGHI DELLA CALABRIA – PROROGA TERMINI
Facendo seguito a quanto già pubblicato sull’argomento, si comunica che il Dipartimento Turismo e Beni Culturali della Regione Calabria ha prorogato i termini del Bando “Sostegno alle attività ricettive, della ristorazione e dei servizi turistici e culturali nei borghi della Calabria” fino alle ore 12.00 del 26 novembre 2018.
Si comunica, inoltre, che le FAQ potranno essere inviate fino alle ore 12.00 del 14 novembre 2018.
ARREDO – LA PICCOLA IMPRESA ITALIANA ALLA CONQUISTA DEI MERCATI INTERNAZIONALI, PROSSIMA TAPPA PARIGI
L’impegno di Confartigianato e ICE Agenzia per l’internazionalizzazione della piccola impresa italiana continua e si arricchisce di un nuovo ed importante appuntamento: la Fiera Maison et Objet di Parigi, uno degli eventi internazionali più attesi per quanto riguarda l’arredo casa e il design. Dal 18 al 22 gennaio prossimi, il Parco delle Esposizioni di Paris Nord Villepinte ospiterà la produzione italiana di qualità e le numerose imprese che oggi rappresentano lo stile italiano nel mondo.
CONFARTIGIANATO TRASPORTI DICHIARA GUERRA AL CARTELLO DEI PRODUTTORI, PRONTA L’AZIONE COLLETTIVA PER I RISARCIMENTI
Gli imprenditori dell’autotrasporto e tutti quelli che hanno acquistato un autocarro tra il 1997 e il 2011 possono sorridere, perché presto potranno riscuotere un risarcimento dai produttori dei mezzi, grazie all’azione collettiva europea di Confartigianato Trasporti e del Fondo Omni Bridgeway. Il 16 luglio 2016, infatti, la Commissione europea ha sanzionato i principali produttori di autocarri per aver creato un cartello finalizzato a far lievitare i prezzi dei veicoli, a danno, ovviamente, dei consumatori di tutta Europa. “Oggi – ha detto Sergio Lo Monte, Segretario di Confartigianato Trasporti – abbiamo la grande opportunità di recuperare quel sovrapprezzo, grazie all’azione messa in campo da Confartigianato Trasporti e da una fondazione di diritto olandese. Vogliamo cogliere questa opportunità per dare agli autotrasportatori la possibilità di recuperare il maltolto”.
Un accordo privato tra multinazionali che avrebbe portato un aumento del 15% del prezzo d’acquisto dei mezzi di almeno sei tonnellate, già condannato dalla Commissione europea e che oggi vede impegnati Confartigianato Trasporti e il team di avvocati del fondo Omni Bridgeway al fianco degli imprenditori. Un partner prestigioso, specializzato nel contenzioso antitrust a livello internazionale, scelto dalla sigla dei trasporti di Confartigianato per la difesa dei diritti dei propri associati davanti al Tribunale di Amsterdam, il più attento in Europa su questo tipo di risarcimenti. “Oggi presentiamo ufficialmente ai nostri funzionari e ai segretari territoriali l’azione che metteremmo in campo a breve – ha aggiunto Lo Monte – Abbiamo creato una piattaforma web per l’inserimento dei dati aziendali, che permetterà in sede di giudizio di determinare se effettivamente i veicoli di queste imprese siano stati oggetto della vessazione subita dalle imprese”.
Nelle prossime settimane la piattaforma sarà online e completamente operativa, a quel punto inizierà il lavoro di Confartigianato al fianco degli autotrasportatori e degli imprenditori finiti nelle trame del cartello dei produttori dei mezzi pesanti.
CARROZZIERI – CONTINUA CONFRONTO CON ANIA E CONSUMATORI SU LINEE GUIDA RIPARAZIONI A REGOLA D’ARTE
Corrette condizioni di concorrenza sul mercato dell’autoriparazione, contenimento dei costi per gli utenti, riduzione e prevenzione di situazioni di contenzioso e conflittualità: sono i principi che dovranno ispirare la costruzione di linee guida per la definizione di standard minimi per la riparazione a regola d’arte e raccomandazioni per un servizio di qualità che sono stati condivisi nel corso di un incontro svoltosi il 22 ottobre tra Confartigianato Carrozzieri, Ania e altri partner.
Nell’ambito dell’incontro si è deciso di proseguire il confronto trilaterale approfondendo alcuni temi necessari per mettere a punto regole condivise finalizzate a migliorare i servizi di riparazione, tutelare gli utenti e garantire la sicurezza stradale, rimuovere le attuali distorsioni del mercato che penalizzano gli autoriparatori, assicurare la corretta e trasparente informazione dei consumatori su diritti e tutele in materia di qualità del servizio di riparazione dei veicoli. Gli aspetti che saranno oggetto della prossima riunione, fissata per il 20 novembre, riguardano le riparazioni a regola d’arte secondo gli standard delle case automobilistiche e solo da aziende abilitate in base alla legge n. 122 del 1992 e successive modifiche. Altri temi che saranno esaminati nel prossimo incontro sono la tracciabilità dell’intervento ripartivo, la carta d’identità dell’automobile e l’uso di componenti, materiali di consumo e ricambi conformi alle normative vigenti.
LA MODA MADE IN ITALY CONQUISTA LA FASHION WEEK DI SHANGHAI
La missione a Shanghai di Confartigianato, Agenzia ICE e decine di piccole imprese della moda artigiana si è chiusa con un successo di pubblico, affari sviluppati e soddisfazione degli imprenditori. Dall’11 al 14 ottobre, infatti, Style routes to Shanghai, l’evento dedicato alla moda artigiana italiana durante la Fashion Week della metropoli cinese, ha coinvolto 18 piccole imprese e numerosi investitori orientali, con 360 incontri finalizzati ad aprire nuove rotte commerciali verso Oriente.
La missione collettiva a Shanghai ha presentato un nuovo format espositivo studiato da Confartigianato e Agenzia ICE, per lanciare sui mercati internazionali l’estro, la qualità e la creatività della moda artigiana made in Italy. L’edizione di quest’anno, poi, ha ospitato la mostra del Maestro di stile Roberto Capucci, capace di esaltare ancor di più le collezioni presentate al mercato cinese, soprattutto alle piazze di Shanghai, Canton, Pechino e Hong Kong. “Style routes to Shanghai” è soltanto l’ennesima opportunità di sviluppo economico e di conquista di nuovi mercati che Confartigianato offre alle imprese associate. Un impegno che sta raccogliendo buoni frutti per i bilanci di centinaia di artigiani italiani della moda.
COLLEGATO ALLA LEGGE DI BILANCIO 2019 – PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE IL D.L. N. 119 DEL 2018 – C.D. “DECRETO FISCALE”
E’ stato pubblicato, sulla “Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2018, il Decreto legge n. 119/2018 (c.d. “Decreto fiscale”), collegato alla Legge di bilancio 2019, che prende la strada verso il Parlamento.
Il provvedimento – in vigore dal 24 ottobre 2018 – reca disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria, tra cui:
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pacificazione fiscale;
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semplificazione fiscale e innovazione del processo tributario;
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memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi (È stabilito l’obbligo di invio dei corrispettivi per gli esercenti del commercio al minuto e attività assimilate, che sostituirà gli obblighi di registrazione dei corrispettivi. Dal 1° luglio 2019 entrerà in vigore per i soggetti con volume di affari superiore a 400mila euro e dal 1° gennaio 2020 per tutti gli altri. È rinviata al 1° gennaio 2020 l’entrata in vigore della lotteria dei corrispettivi);
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disposizioni in materia di accisa;
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disciplina del Gruppo IVA – Estensione dell’istituto del Gruppo IVA ai Gruppi Bancari Cooperativi;
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disposizioni in materia di CIGS per riorganizzazione o crisi aziendale.
ORARI DI APERTURA DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI – LA POSIZIONE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI SULLE VARIE PROPOSTE DI LEGGE
Il 4 ottobre 2018 la Conferenza delle Regioni ha approvato un documento di Osservazioni sulle proposte di legge in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali in cui è affrontato anche il dibattuto tema delle chiusure domenicali.
Tutte le proposte di legge analizzate sono accomunate dalla finalità di prevedere una nuova disciplina della materia degli orari degli esercizi commerciali, andando ad incidere sull’articolo 3, comma 1, lett. d–bis del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248.
Nella citata norma si stabilisce che le attività commerciali, come individuate dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e di somministrazione di alimenti e bevande sono svolte senza alcuni limiti e prescrizioni, tra i quali quello indicato alla lettera d-bis, che attualmente recita: “d-bis), il rispetto degli orari di apertura e di chiusura, l’obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonchè quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio”.
Ricordiamo che la lett. d-bis. come aggiunta dall’art. 35, comma 6, del D.L. n. 98/2011, convertito dalla L. n. 111/2011, recitava “d-bis), in via sperimentale, il rispetto degli orari di apertura e di chiusura, l’obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonchè quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio ubicato nei comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte;”.
L’attuale formulazione della lettera d-bis, come sopra riportata, è stata introdotta dall’art. 31, comma 1, del D.L. n. 201/2011, convertito dalla L. n. 214/2011.
Inoltre tutte le varie proposte di legge prevedono che:
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le Regioni, d’intesa con gli enti locali, adottino appositi piani per apertura a rotazione;
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le Regioni, d’intesa con gli enti locali, adottino un piano per regolare orari di apertura e chiusura, prevedendo l’obbligo di chiusura domenicale e festiva;
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le Regioni fissino criteri generali sugli orari di apertura; i Comuni predispangono accordi territoriali (anche intercomunali) non vincolanti. In casi particolari, i sindaci possono decidere d’autorità per periodi non superiori a 3 mesi;
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le Regioni predispongano un piano triennale tenendo conto della vocazione turistica del territorio e delle esigenze dei consumatori. I Comuni registrano il regime delle aperture facoltative deciso dai singoli esercenti e lo trasmettono alle Regioni.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha già approvato un documento di posizionamento sulla questione con riferimento ad alcune proposte di legge, tra le quali era presente anche la n. 1629, riproposta ed oggetto della presente disanima. È pertanto possibile riprendere le valutazioni espresse dalle Regioni in tale documento, estendendole anche alle attuali proposte di legge in quanto permangono elementi di validità.
AUTOTRASPORTATORI – FISSATO L’IMPORTO DEL CONTRIBUTO DI ISCRIZIONE ALL’ALBO PER L’ANNO 2019 – PAGAMENTO ENTRO IL 31 DICEMBRE 2018
Con delibera n. 3/2018 del 24 ottobre 2018 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 254 del 31 ottobre 2018), il Presidente del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale delle Persone Fisiche e Giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi ha confermato, per l’anno 2019, l’importo del contributo di iscrizione all’Albo nazionale degli autotrasportatori nella misura stabilita per l’anno 2018.
A decorrere dal 1° novembre ed entro il 31 dicembre 2018, le imprese iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori, alla data del 31 dicembre 2018, dovranno corrispondere, per l’annualità 2019, la quota prevista dall’art. 63 della legge 6 giugno 1974, n. 298 e dall’art. 9, comma 2, lett. d) del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 284 , nella misura così determinata:
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da una quota fissa di iscrizione dovuta da tutte le imprese comunque iscritte all’albo: euro 30,00.
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da un’ulteriore quota, in aggiunta a quella precedente, dovuta da ogni impresa in relazione alla dimensione numerica del proprio parco veicolare, qualunque sia la massa dei veicoli con cui esercitano l’attività di autotrasporto:
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di euro 5,16: per le imprese con un numero di veicoli da 2 a 5;
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di euro 10,33: per le imprese con un numero di veicoli da 6 a 10;
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di euro 25,82: per le imprese con un numero di veicoli da 11 a 50;
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di euro 103,29: per le imprese con un numero di veicoli da 51 a 100;
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di euro 258,23: per le imprese con un numero di veicoli da 101 a 200;
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di euro 516,23: per le imprese con un numero di veicoli superiore a 200.
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da un’ulteriore quota, in aggiunta a quelle precedenti, dovuta dall’Impresa per ogni veicolo di massa complessiva superiore a 6.000 chilogrammi di cui la stessa è titolare:
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di euro 5,16: per ogni veicolo, dotato di capacità di carico complessiva, da 6001 a 11.500 chilogrammi, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile da 6001 a 11.500 chilogrammi:
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di euro 7,75: per ogni veicolo, dotato di capacità di carico complessiva, da 11.501 a 26.000 chilogrammi, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile da 11.501 a 26.000 chilogrammi;
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di euro 10,33: per ogni veicolo, dotato di capacità di carico complessiva oltre 26.000 chilogrammi, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26.000 chilogrammi.
Il versamento della quota deve essere effettuato con le seguenti modalità alternative:
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a decorrere dal 5 novembre 2018 (come negli anni precedenti), direttamente on-line, attraverso l’apposita funzione informatica ove sarà possibile pagare tramite carta di credito Visa, Mastercard, carta prepagata PostePay o Poste Pay Impresa, conto corrente BancoPosta on-line;
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a decorrere dal 3 dicembre 2018, tramite bollettino postale cartaceo precompilato, generato automaticamente dalla funzione informatica con l’importo dovuto, che l’impresa iscritta dovrà stampare e pagare presso un qualsiasi ufficio postale.
Qualora il versamento non venga effettuato entro il termine fissato, l’iscrizione all’Albo sarà sospesa.
PANE NON CONFEZIONATO – LA VENDITA PER STRADA È REATO – NUOVA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Vendere il pane non confezionato per strada è reato. A stabilirlo è la Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 45274 del 9 ottobre 2018, che si è pronunciata su un ricorso proposto avverso la sentenza con cui il Tribunale aveva condannato un ambulante per il reato di cui agli artt. 5, lett. b), e 6 della legge n. 283 del 1962 per aver detenuto per la vendita una decina di chilogrammi di pane non confezionato ed esposto ad inquinamento ambientale.
La Corte di Cassazione, nel respingere la tesi difensiva secondo cui il fatto commesso dall’imputato integrava una condotta di cattive modalità di conservazione e non di “cattivo stato di conservazione” come prescrive la legge ha diversamente ribadito che, ai fini dell’integrazione della contravvenzione in esame si deve ritenere sufficiente l’inosservanza delle prescrizioni igienico sanitarie volte a garantire la buona conservazione del prodotto, conseguendone dunque che il reato deve ritenersi integrato nel caso della messa in vendita di pane non confezionato sulla pubblica via esposto, perciò, agli agenti atmosferici in grado di alternarne le proprietà intrinseche.
Scrive la Corte – il “cattivo stato di conservazione” “riguarda quelle situazioni in cui le sostanze alimentari, pur potendo essere ancora perfettamente genuine e sane, si presentano mal conservate e cioè preparate o confezionate o messe in vendita senza l’osservanza di quelle prescrizioni di leggi, regolamenti o atti amministrativi generali che sono dettati a garanzia della buona conservazione, al fine di prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione, contaminazione o comunque alterazione (scatolame bombato, arrugginito, involucri forati, intaccati, unti, bagnati, esposizione prolungata ai raggi solari di vino e olio, latte lasciato a temperature inadeguate, alimenti collocati in prossimità di insetti e simili). Dunque, ai fini dell’integrazione della contravvenzione in esame si deve ritenere sufficiente l’inosservanza delle prescrizioni igienico sanitarie volte a garantire la buona conservazione del prodotto”.
Tale è il caso della messa in vendita di pane non confezionato sulla pubblica via esposto, perciò, agli agenti atmosferici in grado di alternarne le proprietà intrinseche.
RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA – IL CONSIGLIO DI STATO CHIARISCE QUANDO VA RICHIESTO IL PERMESSO DI COSTRUIRE, LA SCIA OPPURE LA SUPER DIA
Quali interventi di ristrutturazione edilizia richiedono il permesso di costruire e per quali opere basta la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività)?
A chiarirlo ancora una volta è la Sezione VI del Consiglio di Stato, che, nella sentenza n. 5984 del 19 ottobre 2018, spiega quali titoli abilitativi sono necessari nel caso di una ‘ristrutturazione edilizia’.
In termini generali costituiscono “interventi di ristrutturazione edilizia” quegli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possano portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.
In tale prospettiva, la ristrutturazione – nelle forme dell’intervento “conservativo” o “ricostruttivo” ‒ si pone in continuità con tutti gli altri interventi edilizi cosiddetti minori (manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo), che hanno per finalità il recupero del patrimonio edilizio esistente.
Il Consiglio di Stato richiama quanto disposto dagli articoli 10, comma 1, lettera c), e 22, comma 1, lettera c), del D.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia – TUE).
1) L’art. 10, comma 1, lettera c), del D.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia – TUE), individua, in modo tassativo, quali sono gli interventi per i quali è necessario il permesso di costruire e tra essi indica soltanto “gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni”.
Ai sensi di tale norma, le opere di ristrutturazione edilizia necessitano, dunque, di permesso di costruire se consistenti in interventi che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino, modifiche del volume, dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso (ristrutturazione edilizia).
In via residuale, la SCIA assiste invece i restanti interventi di ristrutturazione c.d. «leggera» (compresi gli interventi di demolizione e ricostruzione che non rispettino la sagoma dell’edificio preesistente).
In relazione, invece, agli immobili sottoposti a vincolo ai sensi del D.Lgs. n. 42 del 2004 sono soggetti a SCIA solo gli interventi che non alterano la sagoma dell’edificio.
2) L’art. 22, comma 1, lettera c), del TUE dispone che sono assoggettati a segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), tra l’altro, “c) gli interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), diversi da quelli indicati nell’articolo 10, comma 1, lettera c.”.
Dunque, l’intervento di ristrutturazione edilizia mediante demolizione e ricostruzione, senza modifica di sagoma, superficie, volume e destinazione d’uso, non richiede necessariamente il permesso di costruire, ma può essere realizzato mediante la presentazione della DIA o super DIA (che con le novità introdotte dal D.Lgs. n. 222/2016 è diventata, a decorrere da giugno 2017, SCIA, alternativa al permesso di costruire) per ragioni di carattere acceleratorio.
TESSERAMENTO 2018 – AVVISO AGLI ASSOCIATI
Si avvisano i Signori soci che, presso gli uffici Confartigianato di Cosenza e Castrovillari, è possibile ritirare la nuova tessera per l’anno 2018, unitamente all’attivazione di ConfApp, l’applicazione per smartphone di Confartigianato Imprese, con tutte le notizie, settore per settore, di carattere nazionale, regionale e provinciale; in quest’ultimo caso, quelle pubblicate quotidianamente da Confartigianato Cosenza.
NASCE CONFAPP, L’APPLICAZIONE DI CONFARTIGIANATO COSENZA DISPONIBILE PER IOS E ANDROID
Semplice, intuitiva e ad alto tasso d’innovazione. È ConfApp, la nuova applicazione per dispositivi mobili di Confartigianato Cosenza, con le notizie, gli eventi, le informazioni tecniche e le opportunità riservate agli imprenditori associati. Tutto il mondo della piccola e media impresa sempre a portata di mano ed estremamente semplice da utilizzare.
Una volta scaricata l’app, si viene profilati secondo la propria attività. Questa selezione consente all’applicazione di fornire le informazioni più utili all’associato, con riferimento al settore di appartenenza, garantendo, attraverso il proprio smartphone, tutte le informazioni occorrenti per essere sempre aggiornati.
Per l’installazione della suddetta applicazione, basterà contattare gli uffici dell’Associazione, che seguiranno l’associato in ogni passaggio.
A quel punto, l’imprenditore potrà avere le informazioni del proprio settore e della propria Associazione, con le notizie, gli eventi e gli appuntamenti che più lo interessano, potendo accedere, inoltre, al servizio settimanale del TG ONLINE di Confartigianato.
Un ulteriore passo di Confartigianato Cosenza, quindi, verso un futuro sempre più tecnologico ed innovativo al servizio delle imprese, fatto di personalizzazione delle informazioni e di servizi offerti agli imprenditori.
Per tutti gli approfondimenti contattare gli uffici di Confartigianato Imprese Cosenza (Tel. 0984/73955) e Castrovillari (Tel. 0981/27143).