A seguito di quanto già pubblicato sull’argomento, sono giunte a questa Associazione numerosissime informative riguardanti la richiesta di intervento della Cassa Integrazione in deroga per imprese artigiane non iscritte al Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (FSBA) e per altre imprese rientranti obbligatoriamente in forme diverse di sostegno al reddito.
Tale circostanza evidenzia una non corretta interpretazione della normativa sull’integrazione salariale per le imprese artigiane e dell’accordo quadro della Regione Calabria sulla Cassa Integrazione in deroga, approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 20 del 24 marzo scorso.
Dalle suddette disposizioni normative si evince, infatti, che le imprese artigiane, anche non in regola con l’iscrizione al Fondo ed il pagamento dei relativi contributi, se interessate da un periodo di sospensione o riduzione dell’attività con richiesta di intervento delle misure di integrazione salariale, devono necessariamente inoltrare la domanda al medesimo Fondo, provvedendo successivamente alla regolarizzazione, entro 12 mesi dalla ripresa dei versamenti attualmente sospesi.
Ciò detto, tutte le imprese che hanno erroneamente presentato alla Regione domanda di assegno coronavirus per il periodo febbraio/aprile 2020 (con scadenza al 31 maggio 2020) ed hanno ricevuto il diniego INPS di CIG in deroga possono ancora presentare la domanda, avendo l’obbligo comunque di allegare la lettera di diniego ricevuta.
Confartigianato Cosenza, nel consueto affiancamento delle imprese, si è prodigata affinché restasse aperta la possibilità di andare oltre la scadenza suddetta del 31 maggio 2020.
Si allega la delibera del Fondo FSBA.
Per informazioni contattare il numero unico per l’intero territorio provinciale 0984/73955.