È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 c.d. “Semplificazioni” ed è stato trasmesso in Senato. Il provvedimento dovrà essere convertito in legge entro il 14 settembre ed è quindi probabile che sia esaminato in prima lettura dal Senato entro il 15 agosto. Si tratta di un nuovo e corposo decreto, che segue quelli Cura, Liquidità e Rilancio per superare la profonda crisi derivante dal Covid-19. L’emergenza sanitaria ha, infatti, reso ancora più evidenti i limiti che il Sistema Paese sconta per l’inefficienza della PA, ai quali le politiche di semplificazione degli ultimi decenni non sono riuscite a porre rimedio. Nel provvedimento sono contenuti alcuni elementi che vanno nella direzione auspicata da Confartigianato, ma che devono essere riempiti di contenuto per evitare che rimangano anch’essi inattuati o limitati alla fase emergenziale. Tra questi, si evidenziano le semplificazioni in materia di:
– appalti, con l’innalzamento per un anno a 150.000 euro la soglia per gli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture;
– verifiche antimafia, con il rilascio della informativa liberatoria provvisoria;
– bilanciamento degli oneri amministrativi con detrazioni fiscali;
– aggiornamento dell’Agenda della semplificazione 2020–2023, con l’individuazione di ulteriori spazi di liberalizzazione delle attività imprenditoriali;
– fruizione in un’unica soluzione dei finanziamenti della Nuova Sabatini fino a 200mila euro;
– estensione alle imprese alimentari dei controlli previsti per le imprese agricole. Il decreto non risponde a tutte le sfide che Confartigianato ha posto al Legislatore, ma rappresenta l’occasione per trasformare le politiche di semplificazione da slogan in azioni concrete.
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