“Il Decreto Ristori ha fornito risposte immediate alle imprese colpite dalle restrizioni anti-contagio. Ma ora, a fronte delle nuove misure di contenimento dell’epidemia, sono necessari ulteriori interventi per tutte le imprese che fanno parte della complessa filiera legata alle attività indicate nel Dpcm del Governo e che risentono in maniera rilevante, anche se indirettamente, delle sospensioni e delle restrizioni”.
E’ quanto sollecitato dal Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, intervenuto all’Audizione sul Dl Ristori presso le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato.
Nel merito del Dl Ristori, Confartigianato ritiene necessario irrobustire le misure a sostegno delle imprese del settore turistico e di quelle colpite dalla sospensione delle attività convegnistiche, congressuali e fieristiche, come nel caso del trasporto turistico di passeggeri su strada, le attività dei fotografi e quelle legate agli allestimenti di locali per cerimonie, convegni e congressi.
Nei ristori alle imprese appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, la Confederazione chiede di includere le imprese agroalimentari artigiane di prima trasformazione di prodotti agricoli (lavorazione carni e trasformazione dei prodotti caseari) che subiscono gravi danni economici a causa delle restrizioni imposte al settore della ristorazione.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, il Segretario Generale di Confartigianato sollecita il rapido trasferimento al Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato delle risorse stanziate. Ciò per pagare le prestazioni di sostegno al reddito con la massima tempestività, diversamente da quanto purtroppo è avvenuto finora.