COVID 19 – Verso lo stop dei versamenti fiscali per le imprese colpite dalle restrizioni anti-Covid
Il decreto Ristori-quater dovrebbe contenere la sospensione dei versamenti fiscali per sostenere tutte le imprese fino a 50 milioni di euro di fatturato che abbiano subito perdite di almeno il 33 per cento.
Sul rinvio dei versamenti fiscali attesi il 30 novembre, gli acconti Ires, Irap e Irpef, si è espresso ieri il Vice Ministro dell’Economia Antonio Misiani il quale, in un’intervista a Radio24, ha detto che “il tema è oggetto della valutazione al ministero dell’Economia e sarà discusso in maggioranza e al governo. Molto dipende dalla durata e dall’evoluzione delle misure restrittive: se verranno prorogate e dureranno oltre il mese di novembre, è chiaro che come già annunciato da Gualtieri la discussione riguarderà anche le scadenze di fine novembre e del mese di dicembre”.
LEGGE DI BILANCIO –Ristoro per tutte le imprese con perdite di fatturato. Prorogare per tre anni il bonus 110%. Misure per imprenditoria femminile.
“Basta con la rincorsa dei codici Ateco per dare ristoro alle imprese colpite dalle misure di contenimento della pandemia. Bisogna indennizzare tutti gli imprenditori che hanno subito gravi perdite di fatturato, indipendentemente dalla loro appartenenza a settori e ambiti di mercato”. Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato, ha ribadito con forza la richiesta della Confederazione, sottolineando che dopo tanti mesi di fermo e di stop and go delle attività d’impresa, tutto il sistema economico italiano è andato in sofferenza. Non si deve più tentare di correre dietro alla realtà con i codici Ateco. Serve un provvedimento generalizzato per tutte le imprese e selettivo nell’individuazione di chi ha subito perdite, attraverso i dati della fatturazione elettronica, che sono già in possesso della Pubblica amministrazione.
Prorogare per almeno tre anni il superbonus 110%. E’ la sollecitazione che il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti ha rivolto in una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri.
“Mai come ora – scrive Merletti – gli operatori economici e i consumatori hanno bisogno di un quadro stabile di misure che consentano di fornire un’indicazione certa al mercato, nella convinzione che la riqualificazione massiva del nostro patrimonio edilizio costituisca uno degli ambiti strutturali più importanti e urgenti da sostenere nella direzione del green, del risparmio energetico e del contenimento del consumo del suolo”.
“Dal Governo arrivano interventi che sostengono l’imprenditoria femminile. Donne Impresa Confartigianato apprezza le misure contenute nella Legge di Bilancio a favore del lavoro femminile. “Molti dei provvedimenti previsti nella manovra – sottolinea Daniela Rader, Presidente di Donne Impresa Confartigianato – che corrispondono a quanto il nostro Movimento, che rappresenta 84.630 imprenditrici artigiane, ha ripetutamente sollecitato per sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. Positive le misure riguardanti il Fondo per l’imprenditoria femminile e per le nuove aziende guidate da donne. Altrettanto significativi gli interventi di detassazione per l’assunzione di giovani e donne e quelli per la cura della famiglia ed il caregiver.
STUDI – ‘Area rossa’ diventa la più estesa, con il 46,2% del PIL e il 44,3% dell’artigianato. Il nuovo profilo delle tre aree
A seguito dell’ordinanza del Ministero della salute dello scorso 13 novembre entrano da ieri nell’area arancione le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche mentre l’area rossa si estende, comprendendo Campania e Toscana, portando alla modifica del precedente quadro delle tre aree di rischio. Peggiorano le condizioni di gravità e di rischio dell’epidemia per cinque territori in cui risiede il 28,3% delle imprese italiane, di cui il 13,1% residenti nelle tre regioni entrate in area arancione e il 15,3% residenti nelle due regioni entrate in area rossa. Con la nuova configurazione territoriale, in area rossa, caratterizzata da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, si collocano Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano. Le ultime due regioni inserite nell’area pesano per il 12,8% del PIL e, complessivamente, nei sette territori dell’area si concentra il 44% della popolazione e il 46,2% del PIL. L’area rimane ad alta vocazione manifatturiera, con il 48,1% degli occupati della manifattura e il 49,8% delle esportazioni e il PIL pro capite medio dei territori dell’area è del 5,2% più elevato della media nazionale.
L’ area arancione, comprende nove regioni – Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria – e pesa il 34,0% dei residenti italiani e la quota di PIL realizzato è del 29,7%. E’ questa l’area con la più elevata incidenza delle imprese artigiane, pari al 25,4% del totale imprese, di 1,6 punti superiore alla media nazionale.
Diventa ultima per ampiezza l’area gialla. Nei territori di Lazio, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna e Veneto risiede il 22,0% della popolazione italiana e si realizza il 24,0% del PIL, con un PIL per abitante più alto del 9,0% rispetto alla media nazionale. L’area in esame rimane quella con la più alta vocazione turistica, con il 33,0% delle presenze turistiche e una intensità turistica media di 10,9 presenze per abitante, 3,7 in più della media nazionale.
EUROPA – Un futuro resiliente e sostenibile per le Pmi europee: va costruito subito
Nei giorni scorsi si è svolta, promossa dalla Commissione europea, l’Assemblea delle PMI, evento annuale che riunisce i rappresentanti delle PMI e delle istituzioni europee e che quest’anno è stato dedicato al tema “Costruzione di un futuro resiliente e sostenibile”. Al centro dei dibattito della due giorni le strategie per affrontare la grave crisi scatenata dalla pandemia e che ha coinvolto i milioni di artigiani, micro, piccole e medie imprese dell’Ue.
“Per fronteggiare l’emergenza economica provocata dalla pandemia – sottolinea Crosetto, delegato di Confartigianato all’Europa – gli Stati europei e le rispettive Organizzazioni rappresentative delle Pmi devono unirsi in un impegno comune teso a costruire da subito le condizioni per la ripresa. Dobbiamo spendere bene le risorse del Recovery Fund, destinandole a valorizzare i punti di forza del sistema produttivo europeo, vale a dire l’artigianato e le mPmi. In Italia, abbiamo un’occasione straordinaria per fare leva sul modello delle imprese ‘a valore artigiano’, le piccole imprese diffuse sul territorio, dotate di sostenibilità economica, sociale e ambientale e che hanno dato una grande lezione di reattività alle difficoltà create dalla pandemia”.
Inoltre il Presidende di SMEunited, l’Organizzazione europea dell’artigianato e delle Pmi di cui Confartigianato è membro fondatore, partecipando alla sessione dell’Assemblea dal titolo “Mantenere le imprese a galla in tempi di crisi”, ha sostenuto la necessità di disporre di strumenti di sostegno alla solvibilità per garantire la ricapitalizzazione delle PMI, suggerendo agli Stati membri, la cooperazione con le organizzazioni rappresentanti le PMI per progettare e attuare i loro piani di recupero e di resilienza (RRP).
MEDIA – Sul Corriere della sera la risposta della Commissione Ue a Confartigianato sugli aiuti di Stato
Arriva sulle pagine del Corriere della sera la risposta della Vicepresidente della Commissione Ue Margrethe Vestager alla richiesta del Presidente di Confartigianato Merletti di prorogare al 31 dicembre la flessibilità per gli aiuti di Stato. Il quotidiano milanese riferisce degli impegni che la Commissione europea ha assunto nei confronti della Confederazione che il 21 ottobre aveva sollecitato con una lettera alla Vestager la proroga al 31 dicembre 2021 del Quadro temporaneo che consente ai Paesi europei di applicare misure di sostegno al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato. Inoltre Confartigianato e le altre Organizzazioni europee firmatarie della lettera a Vestager hanno chiesto che i termini per la restituzione dei prestiti assistiti da garanzia di Stato passino da 6 a 10 anni. «Quest’ultimo — sottolinea Cesare Fumagalli, segretario generale di Confartigianato intervistato dal Corriere della sera – è un elemento da non sottovalutare È importante per garantire la tenuta del sistema del credito oltre che delle nostre imprese». Come dire: se le Pmi non fossero in grado di rientrare sulle linee di credito anche le banche entrerebbero in difficoltà. Come ha reagito l’Ue? «Siamo rimasti positivamente colpiti — risponde Fumagalli —. L’11 novembre la risposta era sul nostro tavolo. Nel merito abbiamo registrato apertura su tutte le questioni».
STUDI – Alta tensione sulla liquidità delle MPI, ma segnali di miglioramento nella 3° edizione dell’Osservatorio Credito Covid-19
La crisi in corso ha amplificato le tensioni sulla liquidità delle imprese, conseguente alla diffusa e ampia riduzione dei ricavi. Nei primi nove mesi del 2019 l’attività manifatturiera, si è ridotta del 14,9%, quella delle costruzioni dell’11,5%, mentre nei primi sei mesi dell’anno i ricavi delle imprese dei servizi hanno perso il 17%. Il panel di esperti del sistema Confartigianato indica, nella 3^ rilevazione dell’Osservatorio Credito Covid-19 pubblicata oggi, permanenza di segnali di tensione sulla liquidità delle MPI. Viene segnalata superiore al normale l’intensità delle richieste delle imprese in oltre tre quarti dei casi in merito alla consulenza, alla liquidità per scorte e capitale circolante ed al rifinanziamento e ristrutturazione del debito, quest’ultimo con richieste in decisa crescita rispetto alla precedente rilevazione. Persiste la debolezza della domanda per investimenti.
Migliora in modo diffuso rispetto alla rilevazione di giugno l’atteggiamento delle banche, soprattutto per il ricorso a garanzia del Fondo centrale (DL Liquidità) e per il rinnovo dei fidi rispetto alla proposta di sospensione prevista dal DL 18/2020 Cura Italia.
Persistono, anche se con diminuzione di intensità, le criticità operative delle banche in merito all’organizzazione dei flussi di clienti e quelle legate alle piattaforme tecnologiche dei servizi bancari.
La quasi totalità gli esperti conferma lo svolgimento della missione del Fondo di Garanzia affidata nei confronti delle micro e piccole imprese, uno su due (47%) esprime un giudizio pienamente positivo.
CAMERE DI COMMERCIO – Al via il confronto con il Ministro Patuanelli sul completamento della riforma
Avviato il confronto nella riunione in videoconferenza convocata oggi dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli con i rappresentanti delle Regioni, delle Province, dei Comuni e delle Organizzazioni imprenditoriali sul completamento della riforma del sistema camerale, come richiesto da un Ordine del giorno approvato dal Senato nel corso dell’esame del Dl agosto. All’incontro è intervenuto Mario Pozza, Delegato di Confartigianato alla Semplificazione e alle Camere di commercio, il quale, ha evidenziato il ruolo delle Camere di commercio quali strumento di animazione, promozione e sostegno all’economia. Nel ricordare il ruolo della rappresentanza imprenditoriale nel sistema camerale e di Confartigianato con i suoi 700.000 associati, Pozza ha inoltre ribadito che le Camere di Commercio e la loro governance sono espressione delle categorie economiche e gli amministratori lo fanno a titolo gratuito per spirito associativo e al servizio della collettività delle imprese, senza gravare sui bilanci delle stesse Camere. Infine ha espresso parere complessivamente favorevole alla riforma, ribadendo però la necessità di trovare una soluzione positiva per quelle specificità territoriali che finora non hanno consentito alcuni accorpamenti. “Solo così – ha sottolineato – si potranno porre le Camere nella condizione di svolgere un servizio a vantaggio delle nostre imprese ”.
EVENTI – Fondazione Cologni e Scuola ALMA celebrano i MAM 2020, il premio Maestro d’Arte e Mestiere per l’artigianato artistico e la cucina
La terza edizione, interamente digitale, di MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, il riconoscimento istituito dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e dalla scuola internazionale di cucina ALMA, con il patrocinio tra gli altri del MiBACT, della Michelangelo Foundation e di Confartigianato, ha celebrato 78 nuovi Maestri artigiani entrati di diritto nel Libro d’Oro dell’Eccellenza Artigiana Italiana. I Maestri d’Arte raccontano un mondo dove la mano che realizza ha pari importanza della mano che crea – ha sottolineato Franco Cologni, Presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte – Perché soltanto il tocco umano può attivare il fertile dialogo tra la competenza e l’intelligenza, tra saper fare e saper creare. “Nel Libro d’Oro dell’Eccellenza Artigiana Italiana c’è un capitolo importante della tradizione artigiana italiana. Centinaia di Maestri che custodiscono tecniche di lavorazione e competenze secolari, legate in maniera indissolubile alla cultura di centinaia di territori italiani. È un’iniziativa importante, che sosteniamo con grande entusiasmo perché qui c’è tutta l’eccellenza del miglior artigianato italiano”, ha commentato il Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti.
STUDI – Recupero manifattura, Italia fa meglio di Francia e Germania. Bilancio pesante per moda e gioielleria, peggio del 2009
L’analisi dei dati Istat mostra che a settembre 2020 la produzione manifatturiera segna una flessione congiunturale del 5,7%, dopo quattro mesi di recupero. In termini tendenziali, la produzione a settembre scende del 5,9% rispetto ad un anno prima e nei primi nove mesi del 2020 cumula una flessione del 14,9%, che in valore equivale ad una minore produzione per 108,5 miliardi di euro. Italia recupera meglio di Francia e Germania rispetto a fine 2019 – Nel confronto con l’ultimo trimestre del 2019, precedente allo scoppio della crisi da Covid-19, con la produzione manifatturiera italiana al di sotto del 3,2% rispetto al periodo pre crisi, registrando anche in questo caso una migliore performance rispetto a Germania (-8,7%) e Francia (-6,7%). Moda e gioielleria tra i settori più colpiti. Nel bilancio dei primi 9 mesi del 2020 si registra una maggiore tenuta per Alimentare, che contiene il calo all’1,6%, Bevande con -3,5%, Farmaceutici con -4,3% e Carta con -5,5%. All’opposto, i settori più colpiti sono quelli della moda e dell’auto: la produzione del Tessile segna -23,2%, l’Abbigliamento -29,8%, gli Autoveicoli il -30,7% e la Pelle il -34,4%.
CINEMA E AUDIOVISIVO – La Commissione Istruzione del Senato: ‘Necessario adeguato sostegno per imprese escluse da Dl Ristori’
Le produzioni indipendenti del settore cinematografico e televisivo penalizzate dalle misure di contenimento della pandemia devono poter usufruire di adeguato sostegno. E’ in sintesi l’indicazione contenuta nel parere approvato l’11 novembre dalla Commissione Istruzione del Senato durante l’esame del disegno di legge di conversione del Decreto Ristori varato dal Governo il 28 ottobre scorso. La Commissione Istruzione – si legge nel parere – “reputa necessario proseguire e rafforzare un sostegno adeguato alle produzioni indipendenti, anche mediante un monitoraggio costante delle attività potenzialmente penalizzate dalle misure di contenimento, al fine di ampliare l’elenco dei beneficiari dei contributi a fondo perduto, inserendo ad esempio nell’Allegato 1 le “Attività di produzione, post-produzione e distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi” (codice ATECO 59.11) e le “Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi” (codice ATECO 59.12)”. Inoltre la Commissione “ritiene improcrastinabile tutelare, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, anche la filiera legata all’industria dell’entertainement (ad esempio editori digitali on line specializzati in cinema, uffici stampa, agenzie social, di comunicazione, di eventi e promozioni specializzate), le cui aziende non rientrano tra i destinatari del Dl Ristori in quanto non classificate negli attuali codici ATECO”.
Indispensabile anche “chiarire la disciplina applicabile ai lavoratori intermittenti dello spettacolo, molti dei quali non hanno ricevuto le indennità previste a titolo di ristoro per la sospensione della relativa attività a causa della pandemia”. Nel parere si sottolinea anche la necessità di rifinanziare e rendere stabile il cosiddetto “bonus Stradivari” per l’acquisto di strumenti musicali e si sollecita il potenziamento del Fondo per le imprese culturali e creative, anche in linea con le determinazioni europee.
Apprezzamento per il parere della Commissione viene espresso da Corrado Azzollini, Presidente di Confartigianato Cinema e Audiovisivo, il quale auspica che le indicazioni del Parlamento siano recepite nei provvedimenti del Governo per consentire alle imprese del settore di affrontare la grave crisi economica e gli effetti delle misure di restrizione per contenere la pandemia.