MEDIA – Il ‘nuovo artigiano’: su Linkiesta il Presidente Granelli indica le sfide per gli imprenditori nell’era post Covid
Con un intervento firmato dal Presidente Marco Granelli, Confartigianato è protagonista sul nuovo magazine Linkiesta Forecast, realizzato in collaborazione con il New York Times.
“Confartigianato – scrive Granelli – non vuole essere solo un’associazione di rappresentanza, ma anche di prossimità. Dobbiamo essere vicini ai bisogni delle nostre aziende con un modello che unisca innovazione, territorialità e sussidiarietà. Associazioni di rappresentanza importanti come Confartigianato devono sviluppare un nuovo modo di stare assieme: perdere magari un po’ di individualità a favore di una coralità necessaria per restare sul mercato. Siamo capillari, presenti in tutta Italia. Sappiamo che la territorialità non deve essere una lotta tra campanili ma una valorizzazione del brand totale per competere in un mercato internazionale”.
“Un tempo – dice ancora il Presidente di Confartigianato – le nostre aziende avevano come unico patrimonio il capannone e l’esperienza, ma oggi bisogna ragionare in modo diverso: la competenza e la conoscenza sono fattori decisivi che creano un patrimonio intangibile ma fondamentale per sopravvivere nel mercato di domani. Un sapere che bisogna essere in grado di capitalizzare tutti i giorni. La formazione continua è e sarà alla base di tutte le componenti all’interno dell’impresa. Questa è la sfida cruciale per il 2021 perché è l’unico modo per tornare a essere protagonisti”.
ENERGIA – Confartigianato guida le piccole imprese verso le migliori soluzioni sul mercato libero dell’energia elettrica
Dal 1° gennaio, circa 200mila piccole imprese dovranno scegliere un fornitore di energia elettrica nel mercato libero, perché l’ombrello del mercato tutelato verrà gradualmente chiuso. Dal 2021 la novità riguarderà le piccole imprese (cioè quelle tra 10 e 50 dipendenti e un fatturato annuo tra i due e i dieci milioni di euro) o quelle che, comunque, abbiano un punto di prelievo con potenza impegnata superiore a 15 kilowatt.
Confartigianato è come sempre al fianco degli imprenditori per accompagnarli anche in questo cambiamento.
Confartigianato si è attivata non solo sul fronte della comunicazione, ma anche per indirizzare gli associati verso le migliori soluzioni sul mercato, ovviamente facendo leva sull’azione dei tre Consorzi di acquisto dell’associazione.
EUROPA – Ritardi di pagamento: le indicazioni di Confartigianato per un Osservatorio europeo
I ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra aziende e nei rapporti con la Pubblica Amministrazione rimangono un grave problema per gli artigiani e i piccoli imprenditori. La crisi provocata dalla pandemia ha peggiorato la situazione.
Confartigianato si batte da anni sia in sede europea sia nei confronti delle istituzioni italiane per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici tra gli imprenditori e con la Pubblica Amministrazione. È anche intervenuta ripetutamente proponendo, quale soluzione concreta ed efficace, la compensazione diretta e universale tra i debiti e i crediti degli imprenditori verso la PA.
Le rilevazioni di Confartigianato mostrano che, nonostante la normativa in vigore dal 2011, il malcostume di pagare in ritardo continua purtroppo a caratterizzare le relazioni commerciali tra privati e con gli Enti pubblici.
In questi giorni, Confartigianato ha inviato alla Commissione Ue un report sulla situazione italiana e una serie di osservazioni, tra le quali segnaliamo la necessità di comparare i dati, sia di quelli provenienti dalle imprese, sia di quelli della Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di fornire un quadro omogeneo di rilevazione utile ad orientare le azioni di contrasto al fenomeno dei ritardi di pagamento.
STUDI – Tempi per appalti in Italia +37,5% rispetto a Ue 27, il 54,3% del tempo per passaggi burocratici
L’analisi dei dati della Banca Mondiale contenuti nel report ‘Doing Business 2020’ consente, di analizzare la performance relativa alla durata di un appalto.
Il confronto internazionale, basato sull’analisi dei dati relativi ai 27 paesi dell’Unione europea evidenzia che in Italia occorrono in media 815 giorni, circa 2 anni e 3 mesi, per completare l’iter – successivo alle fasi preparatorie da parte dell’ente di definizione del lavoro – di un appalto che va dalla pubblicità del bando di gara al termine dei lavori, comprensivo del pagamento dell’impresa appaltatrice.
L’analisi dei dati dell’Agenzia per la Coesione Territoriale evidenzia che il 54,3% del tempo necessario per completare un’opera pubblica è determinato da tempi di attraversamento, conteggiati tra la fine di una fase e l’avvio della successiva, che non sono utilizzati da realizzazione operativa dell’opera ma sono impegnati da procedimenti burocratici ed autorizzativi.
I tempi lunghi di realizzazione degli investimenti pubblici ne penalizzano l’efficacia, e potrebbero depotenziare gli interventi finanziati dai fondi europei di Next Generation EU.
AUTORIPARAZIONE – Restrizioni anti Covid ostacolano corsi di qualificazione. Confartigianato chiede di estendere formazione a distanza
Le restrizioni imposte a causa della pandemia che rendono difficoltoso e incerto lo spostamento fisico delle persone stanno provocando problemi anche per lo svolgimento dei corsi di qualificazione professionale regionali per carrozzieri e gommisti. Confartigianato Autoriparazione è intervenuta segnalando al Presidente della Conferenza Stato Regioni le difficoltà ad organizzare i corsi soprattutto per la parte in presenza, tenendo conto che lo standard formativo prevede la possibilità di ricorrere alla modalità e-learning solo per il modulo comune relativo alla “Gestione dell’attività di autoriparazione”, vincolo da cui le Regioni non possono prescindere poiché si devono attenere alle prescrizioni dello standard nazionale.
Confartigianato Autoriparazione ha quindi chiesto un provvedimento di sospensione temporanea di questa imitazione e la possibilità di estendere la modalità di formazione a distanza alla parte teorica dell’intero percorso formativo sia per i carrozzieri che per i gommisti.
STUDI – MPI più digitali nell’emergenza sanitaria: raddoppia la vendita con la Rete, triplica l’uso di videoconferenze
Il report di Confartigianato, elaborando i risultati dell’indagine dell’Istat condotta su un campione rappresentativo dell’universo delle imprese con 3 addetti ed oltre, evidenzia che nell’emergenza sanitaria cresce l’offerta di servizi digitali complementari all’attività caratteristica delle micro e piccole imprese (MPI).
In relazione alla comunicazione interna all’impresa, l’utilizzo di applicazioni di messaggistica e di video-conferenza, è addirittura triplicato: dal 10,6% di micro e piccole imprese (3-49 addetti) nella fase pre-Covid al 30,7%. Si è fortemente intensificata la comunicazione con la clientela attraverso i social media: già presente nel 21,9% delle micro e piccole imprese, è stata introdotta, migliorata o ne è prevista l’implementazione il prossimo anno da un ulteriore 17%, portando al 38,9% la quota di MPI attive su questo canale.
I servizi digitali, come newsletter, tutorial, webinar, corsi, ecc., che erano forniti dal 7,7% delle imprese, registrano un rafforzamento, con l’introduzione da parte del 13,2% di micro piccole imprese e resi disponibili dopo l’emergenza dal 20,9% delle MPI.
Significativo ampliamento anche degli investimenti tecnologici che dal 10,7% delle micro-piccole imprese, sono passate al 23,1%.
Per le imprese più piccole l’adozione dello smart working è stato un fattore essenziale per incentivare l’acquisizione di tecnologie di comunicazione digitali: le micro imprese (3-9 addetti) orientate allo smart working, passano dal 28,7% al 76% a seguito degli investimenti indotti dall’emergenza.
Raddoppia la quota di imprese che vendono mediante la Rete e salgono dal 15,6% pre emergenza, al 27,8% le unità che hanno adottato miglioramenti, hanno introdotto lo strumento o lo implementano nei processi aziendali il prossimo anno.