STUDI – Le indicazioni del panel di esperti Confartigianato sulla finanza d’impresa in 4° edizione Osservatorio Credito Covid-19
Persistono gli effetti negativi sulla liquidità delle imprese, conseguente alla diffusa, ampia e prolungata flessione del fatturato: nel 10° report Covid-19 di Confartigianato si stima che nei primi dieci mesi del 2020 i ricavi delle imprese di manifattura, costruzioni e servizi non commerciali siano caduti del 14,4%.
Permangono i segnali di tensione sulla liquidità delle MPI. È superiore al normale l’intensità delle richieste delle imprese in sette casi su dieci in merito alla consulenza, alla liquidità per scorte e capitale circolante e nella metà dei casi per moratoria. Prosegue la debolezza della domanda per investimenti.
In relazione agli effetti della crisi Covid-19 sulla gestone finanziaria delle MPI, sono ancora diffuse le situazioni critiche segnalate a seguito dei mancati incassi legati alla caduta del fatturato, per le criticità del cash flow e per i ritardati pagamenti da clienti finali. Relativamente meno critici, ma in sensibile peggioramento rispetto alla precedente rilevazione di ottobre, i ritardi dei pagamenti dalla Pubblica amministrazione.
Resta elevata la rilevazione di un flusso superiore al normale di imprese presso gli sportelli dell’Associazione. Rispetto all’apice della crisi Covid-19 dello scorso aprile, la metà degli esperti intervistati giudica migliorata l’operatività delle banche, pur rimanendo ancora lontana dalla normalità. Persistono le criticità operative delle banche in merito alla gestione delle piattaforme tecnologiche dei servizi bancari e all’organizzazione del flusso dei clienti, mentre si segnala un miglioramento nella gestione degli interventi pubblici per la liquidità delle imprese.
RECOVERY PLAN – Confartigianato in audizione al Senato: “Zero burocrazia e puntare su Pmi per il successo del PNRR”
“La nemica del Recovery Plan è la mala burocrazia. Il successo delle misure del Piano per far ripartire l’economia dipende da rapidità di progettazione, efficienza nella gestione e attuazione amministrativa, accessibilità immediata per le piccole imprese”. Sono le condizioni indicate dai rappresentanti di Confartigianato durante l’audizione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza svoltasi davanti alle Commissioni Bilancio e Politiche dell’Ue del Senato.
La Confederazione ha ribadito la necessità di puntare su interventi che valorizzino le capacità e le potenzialità delle piccole imprese italiane e che rimuovano gli storici ostacoli alla competitività del nostro sistema produttivo.
“Questa – secondo Confartigianato – è l’ultima chance: non possiamo proprio permetterci i ritardi e le complicazioni che hanno bloccato e fatto fallire tante riforme e progetti di sviluppo annunciati in questi anni. “Le piccole imprese – hanno sottolineato i rappresentanti di Confartigianato – non aspettano altro che segnali concreti per rimettersi in moto sia con misure strutturali di riduzione della pressione fiscale e semplificazione degli adempimenti burocratici, sia facilitandone l’accesso a nuovi strumenti di finanza d’impresa, alla ricerca e ai progetti di innovazione digitale e tecnologica, di transizione ecologica e di internazionalizzazione”.
Sul fronte del lavoro, oltre a sollecitare l’eliminazione dei vincoli e delle limitazioni sui contratti a termine, Confartigianato ha chiesto “politiche attive e rilancio della formazione tecnica e professionale dei giovani, interventi per il trasferimento d’impresa e di competenze, a cominciare dall’apprendistato quale canale privilegiato di ingresso nel mondo del lavoro”. Ha poi ribadito il no ad un unico ammortizzatore sociale identico per tutti i settori: “Bisogna migliorare gli ammortizzatori sociali ampliandone le tutele, ma garantendo e valorizzando le specificità settoriali come quella dell’artigianato”.
MEDIA – Il Presidente Granelli a Radio Vaticana: “Rapidità ed efficienza per far ripartire le imprese”
In un’intervista a Radio Vaticana, il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha tracciato la situazione delle piccole imprese ‘massacrate’ dalla crisi provocata dalla pandemia e ha indicato la strada da seguire per rimettere in moto le attività economiche.
“E’ fondamentale – ha detto Granelli – mettere in campo risorse in modo mirato e con la massima velocità, valorizzando appieno l’artigianato e le piccole imprese che rappresentano il 94% del tessuto produttivo del Paese e sono fattore di coesione sociale. Le risorse ci sono ma dobbiamo saperle spendere bene, con efficienza amministrativa e con un dialogo continuo con le parti sociali. Vanno realizzate le infrastrutture indispensabili per le imprese, serve una riforma del fisco che assicuri riduzione delle tasse e semplificazione del modo di pagarle, eliminazione degli adempimenti burocratici inutili e costosi. Sul fronte del lavoro, serve un ammortizzatore universale, ma non unico, valorizzando le peculiarità di settori come l’artigianato che con il Fondo di solidarietà bilaterale ha mostrato efficienza e rapidità nell’erogazione del sostegno al reddito”.
RESTAURO – Traguardo storico per Confartigianato: il Mibact pubblica l’elenco unico dei restauratori di beni culturali
Traguardo storico per i restauratori di Confartigianato. Il Ministero dei Beni Culturali ha infatti pubblicato l’elenco unico dei restauratori di beni culturali. Si realizza così il pieno riconoscimento di questa professione della cultura, in Italia ed in Europa. Il Presidente di Confartigianato Restauro Roberto Borgogno esprime piena soddisfazione e sottolinea l’importanza della rapida iniziativa del Ministero che va a maggiore tutela del patrimonio culturale italiano, nel rispetto dell’articolo 9 della nostra Costituzione.
“Con questo elenco che, di fatto, ha valore di Albo – spiega il Presidente Borgogno – viene riconosciuta una battaglia pluridecennale condotta da Confartigianato Restauro
“Da oggi quindi – prosegue Borgogno – tutte le amministrazioni pubbliche a differente livello e le committenze private, titolari di beni culturali tutelati, così come espresso nella nuova accezione della Convenzione di Faro, dovranno fare riferimento a questo nuovo strumento democraticamente creato e che offre a tutti un’opportunità di scelta per competenza. Uno strumento che toglie alibi a coloro che nel settore operano o vorrebbero operare secondo regole di mercato che non riconoscono la piena titolarità di una professione acquisita per meriti teorici e pratici, che sono un unicum a livello globale perchè così sancito fin dalla Dichiarazione di Bologna”.
MODA – Dal 25 febbraio White lancia il palcoscenico digitale per l’eccellenza della moda artigiana firmata Confartigianato
In occasione di Milano Moda Donna, dal 25 febbraio WHITE Milano lancia il primo digital format con oltre 200 marchi che saranno online sulla piattaforma di WHITE e il B2B marketplace. Un progetto che è per la prima volta “only digital”, realizzato grazie al supporto del Ministero degli Esteri e di ICE-Agenzia e alla collaborazione con Confartigianato Imprese.
Il format online, che comprende anche una serie di Special Project dedicati alla sostenibilità e artigianalità evoluta, si prefigge l’importante obiettivo di comunicare il mondo delle piccole e medie imprese con l’obiettivo di rimettere al centro il tessuto imprenditoriale italiano fatto di PMI e shop locali che rappresentano una ricchezza straordinaria del Paese.
Sono due gli Special Project digitali che andranno online dal 25 febbraio sulla piattaforma whiteshow.com. Il primo è dedicato al tema dell’artigianalità evoluta (su cui WHITE lavora da anni anche grazie alla partnership con Confartigianato) il secondo dedicato all’innovazione sostenibile, filone indagato nelle diverse edizioni di WSM. Per questa edizione la selezione dedicata all’artigianalità evoluta, curata da Angelo Ruggeri e Valeria Oppenheimer, presenta oltre 20 realtà con un brand mix che spazia dall’abbigliamento alle calzature, passando per i gioielli. Per questa edizione i due giornalisti, conosciuti proprio per il loro scouting attento, hanno scelto brand molto diversi tra loro, accomunati dallo stesso DNA, quello di “artigiani evoluti” che propongono creazioni Made in Italy, attenti all’immagine del prodotto e alla sostenibilità.
L’iniziativa è stata presentata con una conferenza stampa digitale alla quale è intervenuto il Presidente di Confartigianato Marco Granelli che ha sottolineato: “La moda artigiana non si ferma: Confartigianato, grazie alla collaborazione con WHITE e al supporto di Maeci e Ice Agenzia, è impegnata a valorizzare il mix di tradizione e innovazione e l’innata propensione alla sostenibilità che caratterizza il dna delle 55mila piccole imprese del fashion made in Italy che danno lavoro a 251mila addetti. In questa edizione di White, l’Italia dell’eccellenza artigiana ha un nuovo palcoscenico digitale per mostrare ai consumatori di tutto il mondo la coraggiosa capacità di reagire alla crisi e di sperimentare nuove modalità di produrre e promuovere le proprie creazioni. Tutto, come sempre, all’insegna dei valori vincenti espressi dai nostri imprenditori: creatività, estro su misura, unicità, personalizzazione, cura maniacale per i dettagli”.
“Ad un anno esatto dall’inizio della pandemia – ha spiegato Cristina Tajani, Assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Moda e Design, del comune di Milano – l’intero mondo del fashion sta sperimentando nuovi modi di mostrarsi, raccontarsi e proporsi grazie ai nuovi formati digitali, ma soprattutto a innovative modalità produttive, sempre più attente al riuso dei materiali e al riciclo, in un’ottica di circolarità e sostenibilità complessiva che va dal filato al prodotto finito. Come Amministrazione siamo da sempre al fianco di WHITE e di tutte le aziende che fanno innovazione, perché la moda e l’intero comparto del fashion
Sono aziende Made in Italy e spesso sostenibili, ma che non hanno i mezzi per investire in comunicazione”.