L’impatto della pandemia sul tessuto produttivo delle piccole imprese europee e le strategie per uscire dalla crisi sono stati gli argomenti al centro dell’incontro tra il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, il Presidente di Cma (Camera dei mestieri e dell’artigianato di Francia) Joël Fourny e il Presidente di Zdh (Confederazione Tedesca dell’Artigianato e delle PMI) Hans Peter Wollseifer,
Le tre maggiori Confederazioni dell’artigianato e delle piccole imprese di Italia, Francia e Germania hanno consolidato un rapporto di costante confronto e di collaborazione sulle misure che nei rispettivi Paesi riguardano le piccole imprese. Un rapporto che si esprime anche nell’ambito di SMEUnited (l’Organizzazione europea dell’artigianato e delle PMI di cui Confartigianato, Cma e Zdh sono componenti) e che consente di fare ‘fronte comune’ nell’interlocuzione con le Istituzioni europee.
L’importanza delle relazioni tra i tre Paesi è stata peraltro richiamata dal Presidente del Consiglio Draghi, nel suo intervento in Parlamento per la fiducia al nuovo Governo, quando ha sottolineato che “gli anni più recenti hanno visto una spinta crescente alla costruzione in Europa di reti di rapporti bilaterali e plurilaterali privilegiati. Proprio la pandemia ha rivelato la necessità di perseguire uno scambio più intenso con i partner con i quali la nostra economia è più integrata. Per l’Italia ciò comporterà la necessità di meglio strutturare e rafforzare il rapporto strategico e imprescindibile con Francia e Germania”.
L’incontro ha consentito di approfondire e condividere aspettative e proposte per il rilancio delle attività economiche colpite dagli effetti della pandemia anche in vista di iniziative nei confronti delle istituzioni europee. Da parte dei tre Presidenti è stata sottolineata la necessità di un’azione comune affinchè la Commissione europea, nella Strategia industriale per l’Europa di imminente presentazione, tenga nella massima considerazione il principio “Pensare innanzitutto al piccolo”.
Il Presidente Granelli ha illustrato la situazione della nostra economia e gli effetti provocati dalla pandemia sull’artigianato e sulle piccole imprese, le misure che il Governo intende assumere per il rilancio dello sviluppo e le proposte presentate dalla Confederazione. In particolare, ha poi indicato i temi della trasformazione digitale e del Green New Deal, sui quali la Commissione europea adotterà una serie di misure e che rappresentano la sfida fondamentale per costruire il futuro dell’artigianato e delle micro e piccole imprese. “E’ necessario – ha sottolineato il Presidente Granelli – un chiaro orientamento della politica economica europea che coinvolga le Organizzazioni rappresentative delle Pmi nei processi decisionali e preservi e valorizzi le peculiarità del sistema imprenditoriale, formato per il 99% da micro, piccole e medie imprese. La ripresa economica dell’Europa deve fare leva sulle micro e piccolo imprese alle quali vanno garantite condizioni di accesso semplici ed efficaci alla finanza d’impresa, ai processi e agli strumenti di trasformazione digitale, di potenziamento delle competenze degli imprenditori e dei dipendenti, di innovazione tecnologica e di transizione ecologica”.
Durante il confronto, è stato affrontato anche il tema della formazione e delle iniziative per avvicinare le nuove generazioni all’artigianato. A questo proposito, il Presidente di CMA ha illustrato le esperienze realizzate in Francia con misure ad hoc e un piano di comunicazione ‘1 giovane, 1 soluzione’ finanziato dal Governo per avvicinare i giovani all’apprendistato e al mondo del lavoro, in particolare ai mestieri artigiani.