Il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini ha incontrato le Organizzazioni imprenditoriali delle costruzioni, per raccogliere le valutazioni sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Al confronto è intervenuto il Presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia Arnaldo Redaelli il quale ha evidenziato la necessità di sburocratizzare le procedure per attuare il Piano in tempi rapidi e spendendo in modo efficiente le ingenti risorse previste. Una priorità alla quale, secondo Granelli, si affianca l’altrettanto importante obiettivo di rendere stabili gli incentivi per le ristrutturazioni in edilizia e prorogare a tutto il 2023 il superbonus 110%.
“Il comparto delle costruzioni – ha detto Redaelli – è interessato da tutte le sei Missioni previste nel Pnrr, dalla digitalizzazione alla transizione verde, dalle infrastrutture per una mobilità sostenibile agli interventi per la coesione territoriale e l’inclusione. Per quanto riguarda le risorse poi è estremamente positivo che il comparto intercetti circa la metà di quelle previste dal Recovery Plan, a conferma della centralità che il comparto delle costruzioni riveste per la ripresa e la crescita del nostro Paese. Tuttavia, al momento, le linee di intervento che devono essere concretizzate in tempi rapidi attraverso procedure e strumenti di semplificazione efficaci per attuare le potenzialità del Piano, appaiono ancora teoriche. ll 2021 potrebbe essere l’anno della svolta per il settore delle costruzioni, ma occorrono decisioni e azioni immediate, che consentano di spendere le risorse disponibili e accelerare l’apertura di cantieri per la messa in sicurezza del territorio, l’avvio di un piano di rigenerazione urbana per ammodernare le nostre città in chiave sostenibile. C’è poi la grande opportunità offerta dal superbonus 110%, che rappresenta una misura straordinaria per l’attuazione di una strategia volta alla riqualificazione del patrimonio edilizio nazionale. Tale agevolazione pertanto deve essere prorogata, quantomeno fino a fine 2023 nell’ambito del Recovery Plan, e poi semplificata: solo così potrà dare gli attesi risultati per raggiungere gli ambiziosi obiettivi dell’ondata di ristrutturazioni definita a livello europeo”.
Il Presidente Redaelli si è poi soffermato sul Codice degli appalti, sottolineando la necessità di favorire la partecipazione delle piccole imprese. “In particolare, per i piccoli lavori – ha sottolineato – chiediamo che venga recepita la nostra proposta degli appalti a Km0, vale a dire di premiare la territorialità, favorendo la partecipazione agli appalti in base a criteri legati alla sede legale dell’azienda nel territorio e all’operatività nel Comune. Ciò con l’obiettivo di preservare la ricchezza sul territorio. Inoltre chiediamo la suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali per garantire alle micro e piccole imprese l’effettiva possibilità di partecipare agli appalti”.
Infine, un richiamo alla necessità di favorire l’ingresso dei giovani nel settore delle costruzioni, anche con misure di rilancio della formazione tecnica e professionale e incentivi per le assunzioni.