MEDIA – Il Presidente Granelli su ‘Avvenire’: “La sicurezza sul lavoro non si fa con la burocrazia”
“Bisogna puntare sulla sicurezza davvero efficace per evitare rischi, non quella delle scartoffie e della burocrazia. La sicurezza sul lavoro deve essere una cultura a cui educare i ragazzi fin dalle aule scolastiche, non un semplice adempimento formale». E’ il messaggio del Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, al quotidiano ‘Avvenire’.
Granelli insiste sulla necessità di “contrastare l’idea che la sicurezza sul lavoro si realizza con più burocrazia” e cita l’impegno di Confartigianato “costante e di lunga data attestato, tra l’altro, dalla costituzione, oltre 20 anni fa, assieme alle organizzazioni sindacali, della rete dei comitati paritetici. Altrettanto impegno dedichiamo, attraverso le iniziative delle nostre associazioni territoriali, a favorire la diffusione della cultura della legalità e della sicurezza nelle imprese associate”. Perché, aggiunge “nell’impresa artigiana la sicurezza sul lavoro riguarda allo stesso modo il datore di lavoro e i suoi collaboratori, che spesso lavorano gomito a gomito”.
INNOVAZIONE – Al via il Piano del Mise sulla proprietà industriale. Confartigianato al tavolo aperto dal Ministro Giorgetti
Il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha illustrato, il 29 aprile, le linee guida del piano strategico nazionale sulla proprietà industriale per il triennio 2021-2023, elaborato dal Ministero dello Sviluppo economico, nel corso di un tavolo a cui hanno partecipato i rappresentanti delle Confederazioni imprenditoriali, tra le quali Confartigianato.
L’obiettivo del Piano è quello di promuovere la cultura dell’innovazione e degli strumenti di tutela e valorizzazione della proprietà industriale. Sul piano il Ministro ha avviato una consultazione, che si concluderà il 31 maggio, per raccogliere le esigenze e le indicazioni delle imprese.
Confartigianato condivide gli obiettivi del piano in particolare per quanto riguarda l’aggiornamento del codice della proprietà industriale, la promozione di una cultura della proprietà industriale e il miglioramento del sistema di protezione, lo sviluppo di un sistema europeo ed internazionale della proprietà industriale, il sostegno all’accesso delle PMI alla proprietà industriale.
E proprio sul fronte delle esigenze delle micro e piccole imprese, la Confederazione sta raccogliendo suggerimenti e osservazioni delle Associazioni del Sistema che verranno poi sottoposte all’attenzione del Ministero.
In particolare, Confartigianato ritiene necessario favorire la promozione commerciale ed economica dei brevetti con strumenti di incentivazione pubblica (come Brevetti+, Marchi+, Disegni+) sia per le singole imprese che per le reti di imprese finalizzati non solo alla registrazione di nuovi titoli ma all’utilizzo dei titoli della proprietà industriale già esistenti che vadano nell’ottica dell’innovazione di prodotto da tutti condivisa. Confartigianato sottolinea inoltre l’importanza per i piccoli imprenditori di ottenere un accesso semplificato ed economicamente conveniente a know-how e tecnologie coperte da brevetti multipli secondo il criterio FRAND (fair, reasonable, and non-discriminatory).
Tra gli altri temi di interesse della Confederazione: il rafforzamento delle relazioni con gli enti preposti al trasferimento tecnologico che sono direttamente o indirettamente titolari delle privative come CNR, ENEA, organismi scientifici presenti sul territorio; contrasto al falso made in Italy con tecnologie digitali di tracciamento delle produzioni e rilevazione dei falsi; valorizzazione delle indicazioni geografiche e della loro evoluzione normativa in relazione ai fabbisogni delle micro e piccole imprese; collaborazione con il sistema delle Camere di commercio; valutazione della presenza di asset immateriali nel patrimonio delle micro e piccole imprese; una tassazione più favorevole per le micro e piccole imprese per le privative di cui queste siano titolari e non soltanto per i brevetti per invenzione ma anche per i marchi che rappresentano lo strumento di promozione del made in Italy.
DL SOSTEGNI – L’emendamento approvato sulla TARI è un pasticcio che complica la vita alle imprese
L’obiettivo era concedere più tempo a imprese e Comuni per adeguarsi alla nuova disciplina sui rifiuti urbani ed ai relativi impatti sulla TARI, ma quanto è stato approvato con l’emendamento 30.64 al Decreto Sostegni – modificato in sede di approvazione rispetto al testo iniziale – è un pasticcio e non rappresenta una soluzione, almeno per le imprese.
E’ quanto sottolineano in un comunicato Confartigianato, CNA e Casartigiani, rilevando che si chiede alle imprese di comunicare entro il 31 maggio prossimo quali rifiuti urbani l’impresa intenda conferire al di fuori del servizio pubblico, sfruttando una opportunità prevista dal d.lgs 116/2020, ai fini della conseguente applicazione o meno della TARI a partire dal 2022.
Con otto mesi di anticipo, in un contesto di estrema incertezza, e considerando che i Comuni non hanno ancora adeguato i propri regolamenti e tariffe alle nuove regole, è impensabile che le imprese abbiano gli elementi per effettuare la scelta più funzionale alle proprie esigenze e, di conseguenza, darne comunicazione al Comune.
Anche per gli anni successivi, inoltre, la norma approvata concede solo un mese ulteriore per tale scelta, che dovrà essere fatta entro il 30 giugno di ogni anno con riferimento all’anno successivo.
Ancora più incomprensibile, inoltre, non intervenire sulla previsione che vincolerebbe per cinque anni la scelta dell’impresa, orientamento che è stato contestato anche dall’autorità Antitrust con una segnalazione inviata al Governo.
LAVORO – Dal Ministro Orlando l’impegno a valorizzare le specificità dei fondi di solidarietà bilaterale
“È importante valorizzare e confermare le esperienze dei fondi bilaterali. L’obiettivo rimane quello di una riforma degli ammortizzatori più equa, in grado di accompagnare le trasformazioni, oltre a favorire un maggiore collegamento con le politiche attive del lavoro, alla luce anche di quanto si va definendo per il post pandemia, assicurando trattamenti ordinari e straordinari per tutti i lavoratori, ma differenziati per settori e entità, tenendo conto anche delle dinamiche dei diversi settori produttivi”.
E’ quanto dichiarato oggi dal Ministro del lavoro Andrea Orlando al tavolo di confronto con le parti sociali sulla riforma degli ammortizzatori sociali.
Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di Confartigianato che, in attesa di fornire un giudizio complessivo sul testo definitivo della riforma, valutano positivamente le anticipazioni fornite dal Ministro il quale, per la prima volta, ha espressamente affermato che la riforma, come sollecitato dalla Confederazione, salvaguarderà l’esperienza dei fondi di solidarietà bilaterale alternativi, fra cui il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato.
Un altro aspetto indicato dal Ministro e che corrisponde alle istanze di Confartigianato riguarda la previsione dell’obbligatorietà dell’adesione e della relativa contribuzione al Fondo per tutte le imprese artigiane.
STUDI – PNRR e crescita:+15,6 punti PIL in sei anni, effetti più accentuati sul sistema casa
Un’accelerazione della crescita nei prossimi anni per l’Italia arriverà dagli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), documento varato il 26 aprile e già ricevuto dalla Commissione europea. A fronte di risorse complessive del Piano per 235,6 miliardi di euro nel periodo 2021-2026, si osserva una maggiore crescita del PIL di 0,5 punti per quest’anno per arrivare a 3,6 punti nel 2026, cumulando nel periodo 15,6 punti di PIL in più rispetto allo scenario base. Il Piano accentua l’effetto moltiplicativo degli interventi: nei sei anni il PNRR cumula una maggiore crescita di 4,9 punti rispetto all’impatto della prima versione del Piano inviata alle Camere a metà gennaio. A determinare la maggiore crescita si sommano l’effetto di domanda delle maggiori spese per la costruzione e messa in opera degli investimenti pubblici e gli effetti di più lungo periodo sul PIL potenziale ed effettivo stimolati dal maggiore dotazione di capitale pubblico, in particolare quello per le infrastrutture.
Per tipologia di spesa, Le risorse addizionali degli interventi del Piano sono riferite per il 32,6% a investimenti per lavori di costruzione ed opere di edilizia civile, il 18,7% ad incentivi alle imprese, il 12,4% a prodotti informatici, elettronici ed ottici, il 6,9% ad altri mezzi di trasporto, il 6,6% a servizi di istruzione, il 6,2% a servizi di ricerca e sviluppo scientifici e il 5% a trasferimenti alle famiglie.
Un impulso alla creazione di valore nella filiera dell’edilizia – dove operano 987 mila imprese con 2 milioni 194 mila addetti – arriva dal superbonus del 110%, per il quale l’ultima versione del Piano assegna risorse per 18,53 miliardi di euro;
LAVORO – Confartigianato e Truppe Alpine dell’Esercito: sinergie per la valorizzazione delle professionalità del personale militare
Al via a Bolzano il primo tavolo tecnico tra Confartigianato e il Comando Truppe Alpine dell’Esercito per la certificazione delle competenze specialistiche e la riqualificazione professionale dei militari. Nei giorni scorsi, nel pieno rispetto delle norme vigenti per il contrasto e contenimento da CoVid-19, presso il Circolo Unificato di Bolzano, la Confederazione e l’Istituzione Militare si sono confrontate per individuare strategie comuni finalizzate a garantire, da un lato, la specializzazione dei militari mediante la certificazione di determinati incarichi soprattutto in ambito infrastrutturale, dall’altro a individuare sinergie per poter intraprendere azioni che favoriscano la ricollocazione dei volontari congedati senza demerito.
All’incontro, promosso dalle Truppe Alpine dell’Esercito, ha preso parte il Presidente di Confartigianato Imprese Marco Granelli, accompagnato dal Presidente di Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Graziano Tilatti e dal Vice Presidente di LVH-APA Confartigianato Bolzano Hannes Mussak.
L’iniziativa di confrontare “sul campo” esigenze e possibilità che le due realtà possono offrire rientra tra le opportunità garantite dal progetto “sbocchi occupazionali” gestito dal Ministero della Difesa in tutte le Regioni italiane. Il tavolo tecnico, coordinato dal Vice Comandante Generale di Divisione Michele Risi e presieduto dal Comandante delle Truppe Alpine Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto e dal Capo Ufficio Affari Territoriali del Comando Forze Operative Nord di Padova, si è incentrato sulla necessità di certificare le competenze dei militari che, qualificandosi nel proprio incarico, potranno in tal modo intervenire rapidamente ed efficacemente per esigenze infrastrutturali, guasti o manutenzioni, come nel caso dei Nuclei “R.O.G.I.” (Reparti Operativi Genio Infrastrutture).
Competenze che potranno assumere maggiore valenza e rappresentare un atto tangibile, di intesa pubblico/privato ed associazioni di categoria, volto a garantire un’occupazione stabile a chi ha servito la Nazione in uniforme per diversi anni.
Nell’incontro, il Presidente della Confederazione Marco Granelli ha confermato il proprio impegno a: trasmettere cultura del lavoro e formazione tecnica ai fini della specializzazione attraverso il coinvolgimento delle imprese, offrire poi opportunità occupazionali future che potrebbero soddisfare i fabbisogni di manodopera richiesti dalle aziende.
AUTOTRASPORTO – DL Sostegni: eliminato obbligo di contributo ad authority trasporti nel 2021
Le imprese di autotrasporto di merci iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori non dovranno pagare il contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) per l’anno 2021.
Lo prevede un emendamento della Lega, prima firmataria Sen. Pergreffi, al Decreto legge Sostegni, approvato ieri dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, che recepisce le richieste di Confartigianato Trasporti. La misura è applicabile nel limite di spesa massimo di 1,4 milioni di euro.
Salta quindi l’obbligo di versamento del contributo nel 2021 per gli autotrasportatori, che avrebbero dovuto versare una prima tranche entro aprile e una seconda ad ottobre.
STUDI – Made in Italy, i segnali a inizio 2021. Export di MPI: i 53 casi territoriali in controtendenza nell’anno della pandemia
Per una pronta ripresa dell’economia italiana è necessaria la spinta della domanda estera. Secondo l’ultimo rapporto ICE – Prometeia presentato ieri, nel 2021 il volume delle importazioni mondiali di manufatti sale del 7,6%, con un’ulteriore crescita del 5,3% nel 2022. Dopo il calo del 13,8% del volume delle esportazioni totali registrato nel 2020, le recenti previsioni del DEF 2021 indicano per quest’anno un aumento delle vendite del made in Italy dell’8,2%, che si consolida con un aumento del 5,7% nel 2022; con l’ulteriore aumento del 3,9%, nel 2023 le esportazioni supereranno i livelli del 2019, precedenti allo scoppio della pandemia.
A inizio 2021 trend del made in Italy incerto, attese favorevoli – Nel primo scorcio del 2021 si colgono alcuni segnali, anche se ancora deboli, di ripresa: a febbraio l’export di beni registra un moderato aumento su base mensile (+0,3%), determinato dalle vendite verso i paesi dell’area Ue, mentre le stime preliminari di marzo 2021 indicano un aumento congiunturale del 2,5% dell’export nei paesi extra Ue 27.
L’indagine qualitativa dell’Istat sulle imprese manifatturiere delinea una prospettiva di rafforzamento della domanda estera.
Tra le principali province, con una quota dell’export settoriale superiore all’1% – si rilevano trend di crescita delle vendite sui mercati esteri di Prodotti della moda (tessile, abbigliamento e calzature) per le province di Arezzo (+8,9%) e Verona (+8,1%); per Prodotti in legno e per l’arredo per le province di Forlì-Cesena (+13,6%), Piacenza (+10,0%) e Pesaro e Urbino (+1%); per i Metalli per le province di Treviso (+6,8%) e Bolzano (+3,1%) e per gli Altri prodotti manifatturieri per le province di Bologna (+12,1%), Roma (+9,4%),Torino (+9,3%) e Piacenza (+1%).