DL SOSTEGNI BIS – Il Presidente Granelli: ‘Dl Sostegni bis e Dl Riaperture aprono la strada a ripartenza imprese’
“Il Dl Sostegni bis, combinato con le misure del Dl ‘Anticipo riaperture’, può supportare le imprese nella ripartenza. Ora però attendiamo l’avvio delle riforme (semplificazioni, fisco più leggero, codice appalti, giustizia civile) per liberare tutte le energie di cui il sistema produttivo dispone e la rapida attuazione dei progetti del PNRR anche a misura di micro e piccole imprese”. E’ il giudizio espresso dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli sul provvedimento varato dal Governo.
Il Presidente Granelli valuta positivamente i nuovi criteri per il riconoscimento di un ulteriore contributo a fondo perduto con un impegno di oltre 15 miliardi di risorse. In particolare, apprezza anche la possibilità di poter recuperare ‘a conguaglio’ parte del minor risultato d’esercizio conseguito nel 2020 rispetto al 2019 che riconosce le situazioni imprenditoriali con maggiori costi fissi. Positivo anche il riconoscimento per i primi 7 mesi del 2021 del credito imposta sugli affitti commerciali, così come la possibilità, più volte sollecitata da Confartigianato, di poter recuperare l’IVA immediatamente all’apertura delle procure concorsuali e non dover attendere, come avviene oggi, la loro chiusura spesso a distanza di parecchi anni.
Sul fronte del sostegno alla liquidità per le imprese, Granelli apprezza la proroga della moratoria legale fino al 31 dicembre 2021. Positivo anche il giudizio sulla proroga al 31 dicembre 2021 della Garanzia pubblica del Fondo Centrale di Garanzia, seppure con una lieve riduzione della percentuale di garanzia.
Il Presidente di Confartigianato valuta altresì positivamente la volontà del Governo di incentivare la ripresa dell’occupazione con una riduzione del costo del lavoro utilizzando il contratto di rioccupazione, accompagnato da uno sgravio contributivo totale per la durata di 6 mesi. Si tratta – sostiene Granelli – di una misura sperimentale. Per uscire da una logica emergenziale, va introdotta una soluzione di carattere strutturale e di semplice gestione, che restituisca fiducia alle imprese e permetta loro di programmare i nuovi ingressi in un’ottica di più ampio respiro.
Secondo Granelli, inoltre, con la misura che prevede il progetto individuale di inserimento volto a garantire l’adeguamento delle competenze del lavoratore, si riconosce l’importanza della formazione per rafforzare la competitività e la produttività del sistema economico e sostenere i livelli di occupazione.
Positivo il differimento dei termini dei versamenti contributivi dei soggetti iscritti alle gestioni autonome speciali degli artigiani e commercianti.
Confartigianato vede, infine, con favore l’istituzione di un Fondo dedicato alla creazione di “Scuole dei mestieri” a livello territoriale. Auspica che il decreto attuativo del Ministero del Lavoro, nell’individuare i criteri e le modalità di applicazione e di utilizzo delle risorse, tenga conto delle specificità proprie delle imprese artigiane e delle micro e piccole imprese diffuse sul territorio, tradizionalmente vocate a formare i mestieri del made in Italy.
EVENTI – Il Presidente Granelli al meeting delle Pmi dei G7, cuore’ dell’economia, fondamentali per la ripresa globale
Il Presidente di Confartigianato Imprese, Marco Granelli, ha preso parte a una tavola rotonda organizzata dalla federazione inglese di piccole imprese, FSB (Federation of Small Businesses) cui hanno partecipato le maggiori organizzazioni rappresentative delle micro e PMI degli Stati del G7. Al centro del confronto le priorità comuni per le piccole e medie imprese in materia di green ed economia circolare, commercio internazionale e transizione digitale.
L’incontro, nato con l’obiettivo di presentare una Dichiarazione congiunta alla Presidenza di turno del G7 che si terrà tra l’11 e il 13 giugno nel Regno Unito, è stata un’occasione di confronto per paesi come l’Italia, la Francia, la Germania, l’Inghilterra, il Canada, gli Stati Uniti e il Giappone, per discutere di come le aziende di piccola dimensione si stiano avvicinando ai nuovi obiettivi green, di quanto la pandemia abbia influenzato il loro approccio e quali ulteriori azioni siano necessarie per supportare e sostenere le imprese.
A questo proposito, il Presidente Granelli ha sottolineato che “le micro e piccole imprese italiane hanno, da sempre, una propensione alla sostenibilità ambientale. Non a caso, l’Italia è al primo posto per ciò che concerne la diffusione e lo sviluppo di pratiche sostenibili, che, soprattutto in questo periodo di crisi, vengono considerate una leva strategica per la ripresa delle PMI.
Il Presidente ha ricordato che la Confederazione ha sollecitato al Governo di rendere stabili gli incentivi per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici, la proroga a tutto il 2023 del superbonus 110%.
Sul tema della transizione digitale il dibattito si è concentrato su come la pandemia abbia influito sulla velocità di digitalizzazione delle imprese rappresentate, auspicando un’azione collettiva a livello internazionale per sostenere le PMI nelle sfide che la transizione digitale porta con sé, Confartigianato chiede maggiori incentivi per l’accesso a tutte le tecnologie. In relazione a questa necessità, secondo Granelli, dovrebbero essere rafforzati, specificatamente, gli strumenti di finanza agevolata per i prossimi anni con soluzioni di certezza temporale su base minima triennale.
Nel terzo panel il dibattito si è concentrato sul ruolo delle PMI all’interno del commercio internazionale e di come esistano tuttora delle barriere che impediscono alle imprese, soprattutto di piccola dimensione, di svolgere un ruolo centrale. A tal riguardo, il Presidente Granelli ha sottolineato come l’export sia una realtà importante per il sistema Italia e che le piccole imprese svolgono un ruolo sempre più determinante per la crescita economica del nostro Paese. Permangono tuttavia delle difficoltà, riferite a carenze di tipo strutturale, a queste si aggiungono le barriere agli scambi, soprattutto non tariffarie, che trovano gravoso il peso amministrativo delle normative, in particolar modo per quanto riguarda le regole di origine dei prodotti. Pertanto, Confartigianato ritiene indispensabile creare un ambiente favorevole alle PMI, che permetta a queste ultime di sfruttare i potenziali benefici e di far fronte ai costi aggiuntivi o alle minacce derivanti dalle crescenti forze dell’internazionalizzazione. Uno scenario possibile grazie ad una possibile riduzione delle barriere finanziarie, un miglioramento dell’accesso ai finanziamenti e una maggiore assistenza specializzata per ciò che concerne la formazione digitale e la ricerca di nuovi partner.
I rappresentanti delle Organizzazioni datoriali dei 7 Paesi hanno concordato sulla necessità di agire insieme, come sottolineato nella dichiarazione congiunta, in un’azione collettiva per: mettere le piccole imprese al centro dei piani di ripresa economica.
LAVORO – Il 25 maggio imprese e sindacati a confronto su ‘Il lavoro artigiano per l’Italia che riparte’
“Il lavoro artigiano per l’Italia che riparte“: è il tema dell’evento che martedì 25 maggio a Roma vedrà a confronto i Segretari Generali di Confartigianato, Cna, Cgil, Cisl, Uil, Casartigiani e Claai per indicare l’importanza dell’artigianato e delle piccole imprese quale asset fondamentale per l’Italia e per delinearne le prospettive in vista della ripresa e delle impegnative sfide che ci attendono.
I lavori, che saranno aperti dal Presidente del Cnel Tiziano Treu e moderati dal giornalista del Tg1 Francesco Giorgino, prevedono gli interventi di Vincenzo Mamoli, Segretario Generale di Confartigianato, dei Segretari Generali di Cna, Sergio Silvestrini, di Casartigiani Nicola Molfese e di Claai Marco Accornero, della Cgil Maurizio Landini, della Cisl Luigi Sbarra, della Uil Pierpaolo Bombardieri.
I lavori saranno trasmessi in diretta, martedì 25 maggio, dalle ore 10.30 alle 13 sulla pagina facebook di EBNA – Ente Bilaterale Nazionale dell’Artigianato, che ha patrocinato l’iniziativa.
MEDIA – Burocrazia, male antico peggiorato in era Covid. Su ‘la Repubblica’ il rapporto di Confartigianato
Il rapporto di Confartigianato citato su Repubblica denuncia i record negativi dell’Italia sul fronte della burocrazia e della facilità di fare impresa.
“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – sottolinea Sergio Rizzo – racconta che le riforme della pubblica amministrazione e della giustizia civile nonché gli interventi per favorire la concorrenza previsti nel documento presentato a Bruxelles avrebbero un’incidenza significativa sulla crescita. Valutata in oltre 3 punti di prodotto interno lordo. Ma è anche del tutto evidente che senza un cambio di rotta apprezzabile nel funzionamento della macchina, dove non c’è un ingranaggio che non sia almeno un po’ difettoso, ci sarebbero seri problemi nella gestione stessa del piano e delle sue risorse. Cambio di rotta del quale sarebbe cosa buona e giusta vedere qualche segno prima possibile”.
AUTOTRASPORTO – Rinnovato il CCNL. Confartigianato Trasporti: “Strumento di tutela e garanzie per imprese e lavoratori”
Confartigianato Trasporti e le altre organizzazioni datoriali insieme a Fit-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti hanno sottoscritto il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro di logistica, trasporto merci e spedizione, scaduto il 31 dicembre 2019, che avrà una vigenza di 4 anni e 3 mesi.
La prima novità, infatti, è che il rinnovo definisce un importante slittamento della scadenza contrattuale che viene portata al 31 marzo 2024. Si tratta di una soluzione negoziata dalle parti in considerazione delle incertezze derivanti dall’attuale situazione di emergenza.
“Le trattative per il rinnovo del contratto – afferma Amedeo Genedani, Presidente di Confartigianato Trasporti – sono avvenute in piena fase pandemica durante la quale il comparto dell’autotrasporto, nonostante le enormi difficoltà ad operare, ha dimostrato di essere essenziale per la tenuta del Paese e la sopravvivenza della popolazione cui ha garantito l’approvvigionamento dei beni di prima necessità”.
L’intesa che è stata sottoscritta ha carattere meramente economico, ribadisce le peculiarità della bilateralità previste dalla Sezione artigiana per le imprese associate e ne rafforza la valenza a favore della categoria.
“L’accordo che abbiamo fortemente perseguito – prosegue Genedani – ha il merito di certificare il ruolo del contratto collettivo nazionale di lavoro quale strumento di tutela e garanzie per imprese e lavoratori. Il nuovo contratto, insieme all’avviso comune da indirizzare alle Istituzioni ed all’Osservatorio permanente sull’andamento del comparto – conclude il Presidente Genedani – rappresentano un tassello fondamentale per il sistema della rappresentanza attraverso cui vogliamo modernizzare il settore e favorire la flessibilità e la competitività delle piccole e medie imprese italiane”.
IMPIANTI – Verso una svolta per semplificare la formazione degli installatori di impianti alimentati da energie rinnovabili
Si riaccende la speranza di semplificare l’iter formativo per gli installatori e manutentori di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (caldaie, caminetti e stufe a biomassa, sistemi solari fotovoltaici e termici, sistemi geotermici a bassa entalpia e pompe di calore).
Grazie al pressing esercitato da Confartigianato impianti, nella legge di delegazione europea 2019-2020 è stato previsto che nel recepimento della direttiva europea 2018/2001 sulla promozione dell’uso delle energie rinnovabili vi sia il mandato legislativo per riordinare e semplificare l’attuale normativa sulle procedure di qualificazione degli installatori di impianti FER, prevedendo che la qualificazione professionale sia conseguita con il possesso dei requisiti tecnico-professionali di cui al D.M. 37/08.
Si potrebbe così risolvere un pasticcio normativo che il settore subisce da oltre 10 anni, da quando con il decreto legislativo 28/2011, è stato introdotto un sistema di qualificazione per gli operatori. Da allora gli imprenditori cercano di orientarsi tra il continuo equivoco circa la necessità della formazione abilitante (in realtà non necessaria) e i percorsi di aggiornamento triennale.
A complicare il quadro vi è la ripartizione delle competenze tra lo Stato e le Regioni e, poiché la formazione è materia di competenza esclusiva delle Regioni, queste ultime hanno potuto legiferare in materia, con il risultato di un recepimento della norma nazionale disomogeneo sul territorio nazionale.
“In questi anni – dichiara il Presidente di Confartigianato Impianti Dario Dalla Costa – abbiamo richiesto a gran voce il riordino del quadro normativo e comunque di dare almeno visibilità dell’attività formativa svolta dagli imprenditori nel certificato camerale. Per anni la risposta è stata purtroppo sempre negativa a causa di un mancato mandato legislativo. Oggi, finalmente, abbiamo la possibilità di semplificare e armonizzare l’apparato normativo e consentire di lavorare in serenità agli imprenditori del settore degli impianti più evoluti”.