CONVENZIONI – rinnovate le convenzione per acquisto veicoli
Confartigianato Imprese rinnova, a condizioni sempre più vantaggiose, le convenzioni con le maggiori case automobilistiche per l’acquisto di autoveicoli da parte degli associati.
Imprese, professionisti e loro familiari, possono accedere alle interessanti offerte economiche con sconti molto interessanti, previste numerose proposte dai grandi marchi: FIAT, ALFA ROMEO, LANCIA, JEEP, FORD.
Per conoscere la migliore offerta dedicata, la invitiamo a contattare i nostri uffici.
DL SEMPLIFICAZIONI – Le Confederazioni delle Pmi: No a obbligo per i subappaltatori di applicare il contratto del contraente
Le Confederazioni dell’artigianato considerano inaccettabili alcuni obblighi in materia di appalti introdotti dal Decreto Semplificazioni. In particolare prevedere, nell’esecuzione dei contratti pubblici, l’applicazione del contratto collettivo del contraente principale a tutte le imprese sub appaltatrici pregiudica la libertà sindacale e le peculiarità settoriali che, nel comparto dell’artigianato, sono assicurate dalla sottoscrizione di specifici CCNL con le Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale.
La modifica introdotta dal Decreto Semplificazioni al Codice dei contratti pubblici, così come formulata nel testo varato dal Governo, comprime le libertà costituzionali e viola il principio dell’autonomia contrattuale.
Occorre correggere subito questa grave “svista”! Per questo chiediamo alla politica e alle istituzioni, a partire dal Parlamento, di sgomberare il campo da previsioni pericolose, che deprimono, anziché valorizzare, il ruolo delle forze sociali.
Corrispondere ai lavoratori impiegati nel subappalto il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi di settore stipulati dalle parti sociali comparativamente più rappresentative a livello nazionale è, per eccellenza, l’elemento di garanzia di cui si è dotato il nostro ordinamento per riconoscere le sacrosante tutele dei lavoratori.
MEDIA – Il Presidente Granelli su Corriere.it: ‘Le nostre piccole imprese più produttive di quelle tedesche’
Le piccole imprese italiane sono più produttive delle colleghe tedesche. E’ uno dei tanti primati dei nostri artigiani e piccoli imprenditori messo in luce dal rapporto dell’Ufficio studi di Confartigianato ‘R-Esistiamo’ e al quale il Corriere.it dedica oggi un articolo di approfondimento. A commentare i dati il Presidente Marco Granelli che sottolinea: “Al banco di prova del Covid è emerso che non è la grande dimensione il vero vantaggio ma la flessibilità e la capacità di produrre prodotti unici e su misura. In questo le nostre imprese artigiane sono in linea con le esigenze dei tempi. Il problema non è la piccola impresa ma il contesto in cui la piccola impresa si trova a operare. Penso alle lentezze della giustizia, alle farraginosità della burocrazia, alle pressioni eccessive del fisco e alle difficoltà legate al credito”.
Per Confartigianato la riscoperta della competitività del sistema delle micro e piccole imprese dovrebbe portare a un giudizio più equilibrato sul mondo delle pmi . «Dovrebbe essere per esempio valutata in modo equilibrato – sostiene il Presidente Granelli nell’intervista a Corriere.it – la capacità naturale delle pmi di essere sostenibili. Siamo in linea con i principi dell’economia circolare. Siamo un attore sia economico ma anche sociale nello stesso tempo», dice Granelli. Il punto debole delle piccole è però legato all’occupazione. «Molti piccoli imprenditori non riescono a trovare il personale adeguato ai fabbisogni. Si parla molto degli Its e del fatto che dovrebbero essere potenziati. Giusto. Ma si dimentica che è tutto il sistema dell’istruzione tecnica a essere stato trascurato negli ultimi decenni. Andrebbe anch’esso rinnovato e sostenuto. Inoltre sarebbe necessario pensare a forme di facilitazione del passaggio del testimone da una generazione all’altra di imprenditori. Non penso solo dai padri ai figli ma anche dal titolare anziano a un dipendente esperto che volesse rilevare l’attività».
MODA – Confartigianato fa sfilare l’alta sartoria artigiana: il 17 luglio l’evento ‘Moda Uomo a Sanremo’
Lo stile e l’unicità dell’alta sartoria maschile tornano alle origini, ma guardano al futuro, sabato 17 luglio 2021, con la sfilata “Moda Uomo a Sanremo” organizzata nella cornice di Piazza Borea D’Olmo di Sanremo da Confartigianato Imprese in collaborazione con Confartigianato Piemonte, Confartigianato Imperia e la direzione artistica di Ilio Masprone.
L’evento vuole rievocare e rendere omaggio allo storico Festival dedicato ai capi sartoriali di linea maschile la cui prima edizione si è tenuta proprio a Sanremo nel 1952 ed è stata, per quasi un trentennio, il palcoscenico d’elite della moda uomo alto di gamma.
Al defilè, la cui chiusura sarà riservata ad alcuni modelli di Carlo Pignatelli, sfileranno le più belle produzioni dei Maestri Sartori, provenienti da tutta Italia: Carlo Donati, Silvano Stevanella, Perrera, Franco Ferraro, Callisto, Lino Spina, Latorre, Italiano, Franco Puppato, Franco Bassi ed Emanuele Maffeis.
“Confartigianato Imprese vuole restituire lustro ad un settore che per anni ha continuato ad eccellere, pur senza la luce dei riflettori, valorizzandone lo straordinario esempio del ‘su misura’ e del “sartoriale” che devono assolutamente rappresentare la risposta italiana all’omologazione delle produzioni in serie, esasperate nella distribuzione e nella commercializzazione durante la pandemia” commenta il Presidente di Confartigianato Moda, Fabio Pietrella, “compito di Confartigianato è essere più che mai elemento essenziale di sensibilizzazione per il rilancio e lo sviluppo dell’alta sartoria maschile, per troppi anni dimenticata e restituirle, finalmente, il giusto spazio”.
Il programma della giornata, ricco ed all’insegna della celebrazione delle produzioni tailor made, sarà aperto dalla conferenza stampa di presentazione e dall’inaugurazione della mostra dedicata ai Maestri Sartori “Festival della Moda Maschile 1952-1990 – La Grande Bellezza dei Maestri Sartori” visitabile presso il Casino di Sanremo fino al 17 Agosto e promossa dal Casinò di Sanremo, Confartigianato Imprese, il Comune di Sanremo, con il Patrocinio del Ministero della Cultura, la collaborazione degli Annali della Moda del 900, del periodico Arbiter e dei “sartori e drappieri” che esaltarono ed esaltano il Made in Italy tra cui: Attolini, Gallo, Litrico, Drago, Fondazione Zegna e Piacenza 1377.
BALNEARI – Il Coordinamento nazionale delle imprese balneari-demaniali di Confartigianato al lavoro sulle proposte per difendere il futuro del comparto
Il neocostituito Coordinamento Nazionale delle Imprese Balneari-Demaniali di Confartigianato Imprese, riunitosi il 7 luglio, ha delineato il piano di azione per definire i nodi cruciali ancora irrisolti a cui è legata la permanenza sul mercato di migliaia di operatori del comparto e la continuità di un servizio di eccellenza, di pubblica utilità per le famiglie italiane, trainante per l’intera filiera turistica.
Tema prioritario da affrontare il rinnovo delle concessioni demaniali marittime su cui, proseguendo l’azione incessante di Confartigianato, saranno rinnovate agli interlocutori politico-istituzionali le proposte per arrivare ad una riforma organica della materia, quanto mai urgente, che sia in grado, in linea con i principi comunitari, di ricreare le tutele essenziali per il settore, di ridare certezze e prospettive di stabilità alle imprese, di salvaguardare la peculiarità e il valore del sistema balneare italiano, patrimonio del nostro Paese.
ODONTOTECNICI – Presentato in Senato disegno di legge sull’istituzione della professione sanitaria di odontotecnico
Si apre un nuovo spiraglio nella ormai ventennale battaglia della Categoria per ottenere il riconoscimento di un profilo professionale adeguato al ruolo e alla professionalità dell’odontotecnico, la cui attività è a tutt’oggi regolata dal Regio Decreto del 1928.
Il nuovo profilo professionale, predisposto dalla competente Direzione Generale del Ministero della Salute nel lontano 2007, il cui iter era stato interrotto dall’intervenuta revisione del Titolo V della Costituzione, era stato successivamente riproposto attraverso motivata istanza di riconoscimento della professione sanitaria dell’odontotecnico ai sensi della Legge 3/2018 cd. “Legge Lorenzin”, ma aveva ricevuto il diniego dello stesso Ministero, decisione che Confartigianato aveva deciso di impugnare, proponendo ricorso al TAR del Lazio, a tutt’oggi senza esito.
In tale contesto, le Organizzazioni di rappresentanza della Categoria hanno iniziato un percorso a livello politico di verifica di possibili alternative all’iter previsto dalla Legge 3/2018, che ha portato alla presentazione in Senato del DDL 2203, a firma della Sen. Paola Boldrini, alla quale va il ringraziamento di Confartigianato Odontotecnici per la sensibilità dimostrata nei confronti di una tematica di grande impatto sul benessere della collettività.
Il testo proposto ricalca sostanzialmente lo schema di profilo professionale già approvato dal CSS nel 2007 e quindi già legittimato dal massimo organismo scientifico del Ministero della salute e prevede l’istituzione della professione sanitaria di odontotecnico, da inserire nel quadro delle professioni sanitarie, quale professione afferente all’area tecnico-assistenziale della filiera della tutela della salute dentale.
L’approvazione di una norma in tal senso sarebbe quanto mai opportuna ed urgente anche alla luce del diritto europeo sul versante della valutazione di conformità, della vigilanza, della sorveglianza sul mercato e della tracciabilità dei dispositivi, che i limiti dettati dal profilo attualmente in vigore rendono di difficile se non impossibile applicazione.
“E’ necessaria in questo momento tutta l’attenzione da parte del mondo politico” dichiara il Presidente nazionale di Confartigianato Odontotecnici Ivan Pintus “affinché il legittimo riconoscimento del ruolo e della professionalità dell’odontotecnico rappresenti il presupposto alla crescita del livello di formazione scientifica richiesto per la realizzazione di dispositivi medici su misura in campo odontoiatrico e, di conseguenza, del grado di autonomia e responsabilità necessari a garantire la qualità della protesi dentale”.