REGIONE CALABRIA – Avviso “Sostegno alle imprese femminili”
La Regione Calabria sostiene la creazione e lo sviluppo di imprese femminili che presentino progetti caratterizzati da elementi di innovatività, promuovendo la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile attraverso l’adozione e l’utilizzazione di nuove tecnologie nelle piccole imprese per favorire l’introduzione di innovazione nei processi produttivi e nell’erogazione di servizi al fine di incrementarne la produttività.
Gli investimenti devono possedere elementi relativi ad almeno una delle seguenti caratteristiche:
· Innovazione di processo/prodotto/servizio, ovvero la realizzazione di metodi innovativi di produzione o di distribuzione, attraverso l’utilizzo di tecniche e/o attrezzature innovative nel contesto produttivo regionale;
· Innovazione organizzativa, intesa come utilizzo di metodi innovativi nella gestione delle risorse umane con ricadute positive in termini di conciliazione tempi di vita/tempi di lavoro, oppure innovazione organizzativa tramite di nuovi metodi che hanno lo scopo di aumentare le prestazioni dell’impresa, migliorandone la produttività e/o riducendone i costi di gestione;
· Innovazione di marketing, ovvero l’implementazione di nuove metodologie di marketing che comportino significativi cambiamenti nella promozione dei prodotti o nelle politiche di prezzo, con esclusione delle spese di pubblicità. Perché possa essere considerata innovativa, la metodologia di marketing deve essere innovativa nel contesto produttivo regionale;
· Eco – innovazione, ovvero investimenti volti a favorire l’ottimizzazione delle performance ambientali aziendali attraverso la riduzione significativa degli impatti delle attività produttive sia a livello di processo sia di prodotto;
· Safety‐innovazione, ovvero investimenti volti a garantire i migliori livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di responsabilità sociale dell’impresa.
Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo in conto capitale sulla base di una procedura valutativa a sportello. L’intensità dell’aiuto concedibile, in relazione alle spese ammissibili è pari all’80%.
Il totale delle spese ammissibili non può essere inferiore a € 100.000. L’importo massimo di aiuto concedibile è pari a € 400.000.
DEBITI PA – Anche Agorà (Rai3) rilancia la denuncia di Confartigianato. Granelli: ‘Liquidità problema fondamentale per le Pmi’
Il programma di Rai3 ‘Agorà Estate’ ha rilanciato la denuncia di Confartigianato sui debiti della Pa verso le imprese e i ritardi di pagamento dei Comuni Italia. Il Presidente Marco Granelli è intervenuto sottolineando le difficoltà degli artigiani e dei piccoli imprenditori alle prese con la carenza di liquidità dovuta anche ai mancati incassi delle fatture che li costringe a rivolgersi alle banche, con l’alto costo delle materie prime e con la scarsa disponibilità di manodopera. Il Presidente di Confartigianato ha quindi riproposto, quale soluzione più efficace, la compensazione diretta e universale tra i debiti e i crediti degli imprenditori verso la pubblica amministrazione. Ha inoltre auspicato che la gestione efficiente delle risorse del PNRR contribuisca realmente al rilancio delle attività delle piccole imprese.
STUDI – Il ‘falso problema’ della dimensione di impresa: 52% MPI intreccia relazioni con altre imprese e sale la produttività
Confartigianato, intervenendo sul dibattito sulla bassa crescita dell’economia italiana, ha evidenziato come la questione della bassa dimensione delle imprese rappresenti un ‘falso problema’. Come è ben noto in letteratura, lo sviluppo dimensionale delle imprese non avviene esclusivamente con un aumento della capacità produttiva interna – e con il conseguente aumento del parametro della dimensione media – ma anche per linee esterne attraverso fusioni/acquisizioni e, soprattutto, mediante collaborazioni e alleanze con altre imprese.
La complessità dell’ambiente di riferimento, una elevata tassazione dei fattori produttivi e una crescente incertezza temporale dell’andamento del business delle imprese – condizioni presenti nell’economia italiana nel corso degli ultimi quindici anni caratterizzati da tre pesanti recessioni – rendono più conveniente e/o meno rischiosa per l’impesa l’adozione di un modello di sviluppo basato su relazioni con altre imprese.
L’esame dei dati del censimento permanente delle imprese condotto dall’Istat evidenzia che nel 2018 oltre la metà (52,0%) delle micro e piccole imprese intrattiene relazioni, di carattere contrattuali o informale, con altre aziende o istituzioni, pari a 403.872 unità tra 3 e 49 addetti.
Sono proprio le imprese di minore dimensione che mostrano la maggior crescita della produttività del lavoro quando stringono relazioni con altri soggetti, come evidenziato nel report dell’Istat: “in ogni macrosettore e in ogni classe dimensionale le imprese con relazioni presentano livelli di produttività del lavoro (misurata in termini di valore aggiunto per addetto) superiori a quelli delle imprese “isolate”, con divari più ampi nel caso delle aziende di minore dimensione”.
Sotto il profilo settoriale la maggior propensione alle relazioni si rileva nelle Costruzioni con il 76,7%, davanti a Manifatturiero (65,5%) e Servizi (44,7%), nei quali è più accentuata l’intensità di relazione tra imprese (che sale al 55,3%) per i Servizi alle imprese.
Per quanto riguarda le tipologie di relazione quelle “di filiera”, quali gli accordi di commessa e subfornitura, sono molto diffusi: il primo interessa circa un terzo (32,5%) del totale imprese e circa sei imprese con relazioni su dieci (61,9%), mentre il secondo interessa un quarto (25,4%) del totale imprese e poco meno della metà (48,3%) delle imprese con relazioni.
La propensione alla relazione tra imprese sul territorio – La propensione alle relazioni delle MPI è diffusa a livello territoriale, con una maggiore accentuazione nel Nord Est (54,4%) e nel Nord Ovest (53,4%) rispetto al Centro (50,6%) e al Mezzogiorno (49,3%). Una propensione più elevata della media si riscontra per P.A. Bolzano (57,1%), Veneto (55,7%), Lombardia (55,2% del totale), Friuli-V.G. (53,7%), Molise (53,5%), Basilicata (53,3%) ed Emilia-Romagna (53,1%).
Infine, uno sguardo alla collaborazione tra imprese che si manifesta mediante i contratti di rete. Da una analisi contenuta nel 16° Rapporto annuale ‘R-Esistiamo. Dalla parte delle piccole imprese’ presentato all’Assemblea di Confartigianato, si rileva che a febbraio 2021 si sono 6.708 i contratti di rete con 43.583 partecipazioni di imprese, pari a 91,6 partecipazioni ogni 10 mila unità locali del 2018. I contratti di rete sono utilizzati con intensità differenti sul territorio
MEDIA – Confartigianato a Tg2Rai: Il lavoro c’è. Mancano le competenze. Piccole imprese alla ricerca di personale qualificato
Dal Tg2 Rai, Confartigianato torna a denunciare la situazione dei piccoli imprenditori alle prese con le difficoltà di reperire personale qualificato. Il lavoro c’è, le imprese sono disponibili ad assumere ma sul mercato del lavoro non si trova la manodopera necessaria alla aziende.
Secondo la Confederazione, entro il 2025, le micro e piccole imprese italiane potrebbero addirittura dare lavoro a 2 milioni di persone.
Un paradosso che al Tg2 viene raccontato con testimonianze raccolte in Emilia Romagna, dove il Segretario regionale di Confartigianato Amilcare Renzi e gli imprenditori associati lamentano la scarsa disponibilità di tecnici, operai specializzati, figure professionali qualificate e la necessità di puntare sulla formazione dei giovani per creare le competenze tecnologicamente evolute indispensabili alle aziende.
AMMORTIZZATORI SOCIALI – Granelli al Ministro Orlando: Sì a riforma. Giusto valorizzare FSBA. Chiarire impatto su costo lavoro
“Confartigianato condivide le linee guida della Riforma degli ammortizzatori sociali proposte dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando perché siamo convinti della necessità di costruire un sistema di protezione sociale più inclusivo ed equo, attento anche alla sostenibilità per le micro e piccole imprese. Restiamo in attesa, però, di indicazioni determinanti sulla contribuzione e di poter quindi valutare l’impatto sul costo del lavoro. Condividiamo, inoltre, l’impegno e l’obiettivo di rafforzare il collegamento tra gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro, percorso da fare in sinergia con i Fondi interprofessionali”.
E’ la posizione espressa dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli durante l’incontro di oggi con il Ministro del Lavoro sulla riforma degli ammortizzatori sociali.
Il Presidente Granelli sottolinea il principio-base dell’universalismo differenziato, già praticato dal settore dell’artigianato con FSBA (il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato)¸ esperienza che ha operato in modo efficiente anche durante l’emergenza pandemica e che viene giustamente valorizzata e rafforzata.
Il Presidente di Confartigianato esprime giudizio positivo anche sulla volontà di chiarire in maniera inequivocabile il principio dell’obbligatorietà della contribuzione per i Fondi bilaterali alternativi come FSBA.
Sulle nuove prestazioni proposte, anche per le imprese con meno di 15 dipendenti, conclude Granelli, ci riserviamo di verificare le conferme sul campo rispetto all’applicazione per il nostro modello d’ impresa.
AUTORIPARAZIONE – Riparazioni a regola d’arte: verso la sperimentazione delle linee guida
Prosegue il confronto tra carrozzieri, assicurazioni, consumatori per attuare le linee guida sulle riparazioni a regola d’arte. Nei giorni scorsi si è riunita la Commissione plenaria, cui ha preso parte il vertice di Confartigianato Carrozzieri, per definire i prossimi step che porteranno alla sperimentazione sul mercato con l’obiettivo di ripristinare dinamiche concorrenziali nelle riparazioni e liquidazioni, prevenire situazioni di contenzioso, ridurre i costi del sistema. Tutto questo salvaguardando il diritto di libera scelta del consumatore danneggiato di rivolgersi all’autoriparatore di propria fiducia, il diritto all’integrale risarcimento del danno con riparazione a regola d’arte, il diritto di cessione del credito.
Al tavolo tra Organizzazioni dei Carrozzieri, Ania, Associazioni dei Consumatori sono stati condivisi i contenuti e l’articolazione della piattaforma web che darà visibilità ai vantaggi delle Linee guida grazie a informazioni trasparenti, semplici ed esaustive. Per quanto riguarda i servizi all’utente, saranno valorizzati gli specifici servizi alla clientela offerti da ciascuna carrozzeria.
Il Presidente di Confartigianato Carrozzieri Giuseppe Pace ha sottolineato la necessità di procedere rapidamente all’applicazione sperimentale delle Linee Guida sul mercato, che rappresenta la soluzione più razionale ed utile per testarne concretamente l’efficacia, verificare la rispondenza agli obiettivi concordati fra le parti e adottare gli interventi correttivi che si renderanno necessari, senza disperdere ulteriori energie e tempo prezioso su teorici margini di perfezionamento del piano. Dopo la pausa estiva, i lavori del tavolo riprenderanno per attuare gli aspetti tecnico-operativi e passare velocemente alla fase di sperimentazione.
COMUNICAZIONE – Per le qualifiche europee dei fotografi c’è tempo fino al 30 settembre per accedere a sconti e riduzioni
La qualifica QEP (Qualified European Photographer) è una prestigiosa certificazione di eccellenza fotografica professionale riconosciuta ed accettata in tutta Europa, istituita nel 1999 dalla FEP, la federazione europea dei fotografi. La qualifica può essere rilasciata a fotografi professionisti nei rispettivi campi di specializzazione, matrimonio, ritratto, pubblicità, foto industriale, moda, ecc. e rappresenta, quindi, una garanzia rispetto allo standard di prestazione offerto ai clienti. L’assegnazione viene effettuata dalla Giuria QEP, composta da un consesso europeo di esperti, rappresentanti delle associazioni aderenti alla FEP, già qualificati QEP. La prossima sessione della giuria europea per assegnare le qualifiche QEP/master QEP, rilasciate ai fotografi dalla FEP si terrà i prossimi 27 e 28 novembre a Tampere, in Finlandia. Per candidarsi è necessario essere fotografi professionisti, associati a una delle Organizzazioni aderenti alla FEP e rispettare il Codice europeo di condotta professionale FEP. Le quote di iscrizione alla prossima sessione ammontano a 170 euro per le iscrizioni QEP e 270 euro per le iscrizioni Master QEP (+ 60 euro per la restituzione della valigetta), effettuate entro il 30 settembre 2021. Dopo tale data sarà applicato un supplemento di 20 euro.
In parallelo a quelle previste per i fotografi, vengono rilasciate dalla FEP anche le qualifiche EV/QEV/MQEV per i videoperatori. I requisiti e le modalità di iscrizione e partecipazione sono disponibili al seguente link.
Per tutte le informazioni su come candidarsi alle qualifiche QEP è possibile contattare la propria associazione di riferimento.