FORMAZIONE: al via la formazione obbligatoria abilitante all’esercizio della professione
Sono in programmazione i seguenti corsi di formazione:
Corso di formazione per agente e rappresentante di commercio, obbligatorio ai sensi della legge n. 204/1985 e secondo i criteri fissati dall’articolo 40 della L.R. n. 18/85, per l’iscrizione al relativo Elenco, tenuto presso la Camera di Commercio.
Corso di formazione obbligatorio per l’abilitazione all’esercizio del commercio dei prodotti del settore merceologico alimentare e all’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell’art. 41 della L.R. n. 18/85.
Corso di formazione professionale per il conseguimento del titolo di “Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni”, ovvero la figura preposta alla gestione tecnica dell’azienda di autoriparazione, regolarmente iscritta nel Registro Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane. In particolare, saranno avviati i seguenti percorsi formativi:
profilo di “Tecnico meccatronico delle Autoriparazioni” – Durata complessiva di 40 ore – “Elettrauto”;
profilo di “Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni” – Durata complessiva 40 ore – “Meccanica motoristica”.
Corso di formazione per la preparazione all’esame per l’ottenimento del Patentino F-GAS, ai sensi del D.P.R. 43/2012, concernente l’attuazione del Regolamento CE n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. Lo stesso è obbligatorio per tutti i tecnici che realizzano installazione, manutenzione e riparazione degli impianti contenenti gas refrigeranti fluorurati ad effetto serra.
Corso per l’abilitazione alle mansioni di Addetto ai Lavori in Quota ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i obbligatorio per i lavoratori che impiegano sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi. Al corso partecipa la Direzione Provinciale del Lavoro di Cosenza che curerà la direzione tecnico-scientifica.
AGENZIA DELLE ENTRATE – risposta a interpello n. 570 del 30 agosto 2021
Le entrate chiariscono che i funzionari e i pubblici ufficiali non sono tenuti ad inviare le fatture elettroniche non in regola ai fini dell’imposta di bollo al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate, affinché quest’ultimo le regolarizzi in quanto queste sono già in possesso dell’Agenzia tramite il Sistema di interscambio.
Nel caso analizzato, il soggetto istante è un ministero che chiede se i soggetti indicati nell’articolo 19 del D.P.R. n. 642/1972, hanno ancora l’obbligo di inviare le fatture elettroniche non in regola ai fini dell’imposta di bollo, al competente ufficio del registro dell’Agenzia delle entrate, affinché vengano da quest’ultimo regolarizzate ai sensi dell’articolo 31 del D.P.R. n. 642/1972.
L’Agenzia fa presente che l’articolo 19 del predetto D.P.R. 642/1972 relativamente agli obblighi degli arbitri, dei funzionari e dei pubblici ufficiali dispone che i predetti soggetti non possono rifiutarsi di ricevere in deposito o accettare la produzione o assumere a base dei loro provvedimenti, allegare o enunciare nei loro atti, i documenti, gli atti e i registri non in regola con le disposizioni del presente decreto. Tuttavia, gli atti devono essere inviati a cura dell’Ufficio che li ha ricevuti per la loro regolarizzazione al competente ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate entro 30 giorni dalla data di ricevimento.
In particolare, il comma 1 del citato articolo 31 prevede che “Gli atti e i documenti soggetti a bollo, per i quali l’imposta dovuta non sia stata assolta o sia stata assolta in misura insufficiente, debbono essere sempre regolarizzati mediante il pagamento dell’imposta non corrisposta o del supplemento di essa nella misura vigente al momento dell’accertamento della violazione“. Il successivo comma 2 del medesimo articolo stabilisce che “La regolarizzazione è eseguita esclusivamente dagli uffici del registro mediante annotazione sull’atto o documento della sanzione amministrativa riscossa“.
Nel caso in cui il contribuente non provveda al pagamento, in tutto o in parte, delle somme dovute entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, l’Agenzia delle entrate procede all’iscrizione a ruolo a titolo definitivo dell’imposta non versata, della sanzione amministrativa dovuta ai sensi del predetto art. 13, e degli interessi.
Sulla base delle predette considerazioni, quindi, l’Agenzia conclude che, limitatamente alle fatture elettroniche inviate tramite SdI dai soggetti indicati dall’art. 19 del D.P.R. n. 642/1972 in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1 commi 209 e seguenti della legge n. 244/2007, i sopraddetti soggetti non hanno l’obbligo di inviare le predette fatture non in regola ai fini dell’imposta di bollo, al competente ufficio dell’Agenzia delle entrate, affinché quest’ultimo le regolarizzi poiché sarà la stessa agenzia a provvedere con le modalità e nei termini previsti ai sensi dell’art. 6 comma 2 del D.M. 17 giugno 2021 come novellato dal D.M. 4 dicembre 2020 e con le con le modalità del Provv. n. 34958 delle Entrate del 4 febbraio 2021.
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: ripartono le attività formative
Sono iniziate le attività di formazione obbligatorie ai sensi del D. Lgs. 81/08
Corso Datori di Lavoro per abilitazione alle mansioni di RSPP ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i.
Aggiornamento Corso Datori di Lavoro per abilitazione alle mansioni di RSPP ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i.
Corso base per lavoratori ai sensi del Dlgs 81/08-106/2009 e s.m.i.
Aggiornamento Corso base per lavoratori ai sensi del D.Lgs. 81/08/-106/2009 e s.m.i.
Corso per abilitazione alle mansioni di Addetto al Primo Soccorso ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i. e DM 388/03e s.m.i.
Aggiornamento Corso per abilitazione alle mansioni di Addetto al Primo Soccorso ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i. e DM 388/03e s.m.i.
Corso per abilitazione alla mansione di Addetto Antincendio ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i
Aggiornamento Corso per abilitazione alla mansione di Addetto Antincendio ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i
Corso per abilitazione alle mansioni di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i
Aggiornamento Corso per abilitazione alle mansioni di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i.
STUDI – I numeri chiave della filiera auto, il 52% delle imprese attive nell’autoriparazione
La filiera dell’auto in Italia conta 177.183 imprese registrate alla metà del 2021 e 551.799 addetti attivi nella fabbricazione di autoveicoli, fabbricazione di carrozzerie, produzione parti e accessori, fabbricazione di motociclette e del commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli. Complessivamente nella filiera 7 addetti su 10, equivalenti a 384.325 addetti, lavorano in Micro e Piccole imprese con meno di 50 addetti (69,7% in imprese con meno di 10 addetti e 30,3% in imprese con 10-49 addetti). Se nella produzione gli addetti sono concentrati (86,4%) in imprese 50 addetti ed oltre, nei servizi e commercio della filiera la gran parte degli addetti (93,3%) lavora in MPI.
L’analisi della filiera auto è stata predisposta dall’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia in collaborazione con l’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia-Romagna in occasione della consegna del 39° Premio Confartigianato Motori che precede il Gran Premio d’Italia di Formula 1 di Monza.
La metà (52,0%) delle imprese della filiera opera nell’autoriparazione: nel II trimestre 2021 le imprese del comparto della Manutenzione e riparazione di autoveicoli sono 92.087, in calo dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno pre-crisi Covid-19, ma stabili rispetto ad un anno prima (+0,1%). Nell’autoriparazione è spiccata la vocazione artigiana: le 70.453 imprese artigiane del comparto ne rappresentano infatti i tre quarti (76,5%).
Nel confronto internazionale l’Italia presenta una leadership europea nell’autoriparazione, con gli addetti del comparto che sono l’1,3% del totale occupati delle imprese a fronte dell’1,0% dell’Ue.
WELFARE INDEX PMI 2021 – il welfare aziendale genera impatto sociale
Il Covid ha cambiato il significato del welfare aziendale: l’impresa al centro della comunità e una nuova consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa Con il welfare aziendale le PMI oggi sostengono le priorità del PNRR con un impatto su: salute, donne, giovani, famiglie e comunità Il welfare aziendale continua a crescere: oltre il 64% delle piccole e medie imprese italiane ha superato il livello iniziale; in 6 anni le imprese più attive nel welfare sono più che raddoppiate.
Welfare Index PMI promuove le PMI italiane in Europa con SME EnterPRIZE, la nuova iniziativa di Generali per premiare i modelli di business sostenibili delle imprese europee.
EVENTI – Verstappen, Alesi, Sainz tra i premiati da Confartigianato Motori all’evento che celebra i campioni di F1 e dell’autoriparazione
In attesa del Gran Premio d’Italia che si svolge il 12 settembre, Confartigianato ha riunito a Monza i protagonisti della Formula 1 per la 39° edizione del Premio Confartigianato Motori. L’evento – svoltosi il 7 settembre e organizzato da Confartigianato Imprese, Confartigianato Autoriparazione, Confartigianato Lombardia, Confartigianato Apa Milano Monza Brianza – ha visto la partecipazione dei vertici di Confartigianato che hanno conferito il riconoscimento ai campioni della velocità su pista, agli artigiani del settore dell’autoriparazione, a tecnici, ingegneri, giornalisti e a coloro che si sono distinti per i loro traguardi e la loro professionalità nell’ambito della Formula1.
I rappresentanti di Confartigianato, tra i quali il Presidente Marco Granelli, il Presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti, il Presidente di Apa Confartigianato Milano Monza Brianza Giovanni Barzaghi, il Presidente di Confartigianato Autoriparazione Alessandro Angelone, hanno consegnato i premi a piloti del calibro di Jean Alesi, Max Verstappen, Carlos Sainz,
Tra le novità dell’edizione 2021, la premiazione di due imprese artigiane associate a Confartigianato Milano Monza Brianza che operano nel settore dell’automotive. Si tratta di: Carrozzeria Chambi, guidata da Veronica Chambi, la più giovane donna titolare di un’officina tra gli associati di Apa Confartigianato, e Autofficina Carrozzeria Sport, carrozzeria specializzata in restauro auto e moto d’epoca con la maggiore anzianità associativa. Secondo i dati dell’Ufficio studi di Confartigianato, nel settore dell’autoriparazione operano 92.07 imprese con 206.533 addetti. Le imprese artigiane sono 70.453 (leggi i numeri chiave della filiera dell’autoriparazione).
Il Premio Confartigianato Motori è stata anche l’occasione per lanciare ufficialmente la nuova partnership tra Confartigianato e il canale Motorsport.com Italy, il portale dedicato al mondo del motorsport a 360 gradi. Una sezione del sito di Motorsport verrà infatti riservata agli autoriparatori di Confartigianato con iniziative, informazioni, storie di imprese.
Per la prima volta nella storia di Confartigianato Motori tutti i premi sono stati realizzati dalla maestria degli artigiani associati: dalla grafica iniziale alla realizzazione del manufatto, il premio è interamente frutto del lavoro di Apa Confartigianato.
Confartigianato Motori ha inoltre offerto l’occasione per valorizzare gli atleti brianzoli che hanno partecipato ai giochi olimpici di Tokyo 2020. In accordo con il CONI e la sua delegata provinciale per la Brianza Martina Cambiaghi, a termine dell’evento è stato dedicato un momento speciale per presentare alcuni atleti del territorio che hanno partecipato alle Olimpiadi, i quali sono stati premiati con un manufatto realizzato in collaborazione tra CONI e Confartigianato.
AGENZIA DELLE ENTRATE – risposta n. 581/2021, l’Agenzia riconosce che non sono dovute le sanzioni nel caso in cui il contribuente, che abbia già fruito del contributo a fondo perduto, solo a seguito della pubblicazione di chiarimenti di prassi venga a conoscenza di avere assunto un comportamento non coerente con i suddetti chiarimenti
Con la risposta n. 581/2021 dell’8 settembre 2021, l’Agenzia delle entrate riconosce la non debenza delle sanzioni quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria ai sensi dell’articolo 10 (Tutela dell’affidamento e della buona fede. Errori del contribuente), comma 3, della legge 212/2000.
Il caso è rappresentato dalla necessità di restituire da parte di un’impresa il contributo a fondo perduto risultato, a seguito dei chiarimenti forniti, con la circolare n. 5/E del 14 maggio 2021, solo successivamente al suo incasso indebitamente percepito. La fattispecie riguarda un’operazione di estromissione di immobile avvenuta nel corso del 2019.
In base alla normativa recata dal D.L. n. 41/2021 (Decreto Sostegni) l’impresa aveva fatto correttamente richiesta del contributo che le era stato riconosciuto dall’Agenzia che, tuttavia, successivamente alla data di erogazione di detto contributo, con la circolare sopra citata, ha chiarito al punto 3.6 che “…diversamente da altre tipologie di operazioni assimilate ai fini fiscali alla cessione (ivi incluse le cessioni di immobili nei confronti di soci), …. e, in talune ipotesi, incluse nel campo di applicazione dell’IVA, gli importi derivanti dall’estromissione/assegnazione dei beni dell’impresa non risultano riconducibili alla nozione di fatturato di cui al comma 4, dell’articolo 1 del decreto sostegni”.
Stante la circostanza che l’errore commesso, sia solo quello di aver inserito nel calcolo del fatturato medio mensile 2019 il valore di un bene immobile estromesso/assegnato a se medesimo (trattandosi di una ditta individuale), considerato che i chiarimenti in proposito sono stati resi solo a percezione del contributo già avvenuta”, l’Agenzia è dell’avviso che, in applicazione del citato articolo 10 dello statuto del contribuente, si possa restituire il contributo, comprensivo degli interessi, senza che siano dovute anche le relative sanzioni.
Con risposta ad interpello n. 570 del 30 agosto 2021 le entrate chiariscono che i funzionari e i pubblici ufficiali non sono tenuti ad inviare le fatture elettroniche non in regola ai fini dell’imposta di bollo al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate, affinché quest’ultimo le regolarizzi in quanto queste sono già in possesso dell’Agenzia per il tramite del SdI.
REGISTRATORI TELEMATICI: per l’adeguamento del tracciato c’è tempo fino al i gennaio 2022
Slitta al 1° gennaio 2022 l’obbligo di utilizzo esclusivo del tracciato 7.0 e del conseguente adeguamento dei RT. La data di avvio dell’utilizzo esclusivo del nuovo tracciato telematico dei dati dei corrispettivi giornalieri “Tipi Dati per i corrispettivi – versione 7.0 – giugno 2020” e del conseguente adeguamento dei Registratori Telematici (già in scadenza il 1° ottobre 2021) slitta ulteriormente, a seguito del perdurare della situazione emergenziale e viene stabilita al 1° gennaio 2022 (si veda News n. 19/2021).
Conseguentemente, vengono adeguati al 31 dicembre 2021 i termini entro cui i produttori possono dichiarare la conformità alle specifiche tecniche di un modello già approvato dall’Agenzia delle entrate (provvedimento prot. n. 228725/2021).
Il “nuovo” tracciato 7.0, si ricorda, contiene una serie di elementi aggiuntivi che permettono una più puntuale ricostruzione delle operazioni effettuate dagli esercenti e memorizzate con il RT, quali la ventilazione, la gestione dei corrispettivi non riscossi, resi e annulli.