Il Governo, rappresentato dai Ministri dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, del Turismo Massimo Garavaglia, degli Affari Regionali e Autonomie Mariastella Gelmini ha incontrato le Organizzazioni del comparto balneare. Il Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni ha rinnovato l’appello urgente affinché sia riavviato un confronto immediato con le Associazioni di Categoria per mettere a punto una legge organica di riforma delle concessioni demaniali marittime che, attraverso la propedeutica mappatura delle concessioni da attuare celermente, possa ristabilire le garanzie essenziali per il settore, una legge chiara e definitiva che sia in grado di tutelare la peculiarità e il valore del sistema balneare italiano, modello di eccellenza e di successo unico al mondo, di restituire certezze e prospettive di stabilità ad un comparto trainante per l’economia e l’occupazione del nostro Paese.
“È fondamentale – ha sottolineato il Presidente Vanni – che la nuova disciplina sia fondata sul principio del riconoscimento del valore di mercato dell’impresa, non solo in termini di investimenti, ma quale patrimonio di professionalità ed esperienza che contraddistingue e qualifica l’offerta balneare italiana. Vanni ha messo in risalto la valenza sociale del servizio erogato dalle imprese del settore che garantiscono la sicurezza della balneazione, la manutenzione degli arenili, contribuendo attivamente alla valorizzazione del bene pubblico su cui operano, alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente, a beneficio della collettività. Per il riordino delle concessioni – ha evidenziato Vanni – è necessario individuare nuove formule di tutela dell’attività imprenditoriale su cui migliaia di famiglie hanno investito risorse professionali ed economiche, prevedere meccanismi alternativi al rinnovo automatico, ormai abrogato, che consentano di conciliare le legittime istanze delle imprese balneari con il rispetto dei principi comunitari. La liberalizzazione delle spiagge deve essere attuata con criteri corretti ed equilibrati, evitando di esporre il settore a pericolose manovre speculative da parte di grandi gruppi per accaparrarsi le concessioni, di generare condizioni concorrenziali sfavorevoli per le micro-piccole imprese su cui poggia il sistema balneare italiano. In questa logica, il canone deve essere escluso dai criteri presi in considerazione ai fini dell’assegnazione delle concessioni, per evitare sperequazioni”.
È stata, inoltre, congiuntamente richiesta l’apertura di un tavolo di confronto per mettere, finalmente, in sicurezza la balneazione attrezzata italiana nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea. I Ministri, nel manifestare la disponibilità ad individuare soluzioni condivise, hanno assicurato che le istanze delle Organizzazioni del comparto balneare saranno portate all’attenzione del Presidente del Consiglio Draghi.