Confartigianato Autoriparazione, Confartigianato Metalmeccanica di Produzione, Confartigianato Impianti, Confartigianato Orafi, Confartigianato Odontotecnici, Confartigianato Restauro, insieme con le altre Organizzazioni artigiane aderenti a CNA, Casartigiani, Claai e i sindacati dei lavoratori Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm–Uil, hanno firmato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Area Meccanica.
Si tratta del rinnovo del contratto collettivo che si applica alle imprese artigiane dei Settori Metalmeccanica, Installazione di Impianti, Orafi, Argentieri ed Affini, nonché alle imprese del settore Odontotecnica, scaduto il 31 dicembre 2018.
Con l’intesa è stato definito un aumento retributivo a regime pari 69,57 euro al 4° Livello, operaio specializzato, del Settore Metalmeccanica e Installatori, che sarà erogato in tre tranches da gennaio 2022: 25 euro a gennaio, ulteriori 25 euro a maggio e 19,57 euro a dicembre 2022, quando il CCNL scadrà.
Gli importi così determinati saranno riparametrati per tutti i livelli di inquadramento e con riferimento a tutti i settori interessati. Le tabelle complete con i nuovi minimi saranno condivise con il sindacato nei prossimi giorni.
A copertura del periodo di vacanza contrattuale (1-1-2019/31-12-2021) è stato previsto un importo a titolo di Una Tantum pari a 130 euro applicabile ai soli lavoratori in forza.La determinazione dei suddetti importi è stata effettuata tenendo conto dell’Accordo interconfederale sottoscritto il 17 dicembre 2021, che persegue l’obiettivo di adeguare la contribuzione al sistema bilaterale. Accordo che è stato integralmente recepito dal rinnovo in oggetto. Pertanto dal 1° gennaio 2022 le imprese rientranti nella sfera di applicazione del CCNL Area Meccanica dovranno applicare le nuove quote di contribuzione alla Bilateralità.
L’accordo dà attuazione alle recenti novità intervenute con la legge di conversione del Decreto Sostegni bis, prevedendo la reintroduzione delle causali di ricorso al contratto a tempo determinato, la stagionalità in aggiunta a quelle di legge. Nonché l’ampliamento delle clausole di contingentamento. E’ stato inoltre previso un periodo di prova più lungo, di 3 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato di beneficiari di prestazioni Inps, come indennità NASpI o Reddito di cittadinanza.
L’intesa è stata firmata anche da Confartigianato Restauro e prevede anche la copertura contrattuale a partire da gennaio 2022 delle imprese del Restauro Artistico di Beni Culturali, finora prive di una specifica copertura contrattuale. Sono state quindi definite nuove tabelle economiche e una nuova classificazione del personale.
Il CCNL rinnovato scadrà il 31 dicembre 2022.