INVESTIMENTI ELEVATA SOSTENIBILITÀ: PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO CON ULTERIORI 50 MILIONI PER IL RINNOVO DEI MEZZI
Confartigianato Trasporti informa che è stato pubblicato in G.U. n.17 del 22-01-2022 il DM Infrastrutture e Mobilità Sostenibili del 18 novembre 2021 che istituisce, per il periodo 2021-2026, il fondo a sostegno degli investimenti per i veicoli commerciali ad alimentazione alternativa pari o superiori a 3,5 ton in Conto Terzi ad “Elevata Sostenibilità”.
Tale Fondo prevede 50 milioni di euro di incentivi destinati alle imprese di autotrasporto che effettuano investimenti per il rinnovo e l’adeguamento tecnologico del parco veicolare.
Le modalità per le domande ed i dettagli procedurali saranno stabiliti con successivo decreto direttoriale, a cura della nuova Direzione Sicurezza e Autotrasporto del MIMS.
Nello specifico, rispetto all’altro decreto già operativo (cfr. https://confartigianatotrasporti.it/investimenti-2021-2022-pubblicato-in-gazzetta-ufficiale-il-decreto-con-50-milioni-per-il-rinnovo-per-parco-mezzi/), il decreto in parola riserva incentivi per l’acquisto di automezzi a trazione alternativa (ibridi, elettrici, CNG e LNG) che vanno da un minimo di 4.000 a un massimo di 24.000 euro, a cui si aggiungono 1.000 euro in caso di rottamazione contestuale di un mezzo obsoleto. Si precisa che il Decreto entra in vigore il giorno stesso della pubblicazione in G.U.
BONUS EDILIZIA – Il Presidente Granelli scrive al Premier Draghi: “La burocrazia blocca solo la ripresa, non i ‘furbi’’’
Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha inviato oggi una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi per denunciare gli effetti e chiedere la modifica delle disposizioni introdotte con l’art. 28 del Dl Sostegni ter che, con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia, limitano ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali.
“Le continue modifiche, succedutesi negli ultimi mesi, delle norme sull’uso dei crediti fiscali per i bonus edilizia – sottolinea Granelli – stanno mettendo a rischio uno dei principali strumenti di ripresa economica. Ancora una volta, invece di colpire i disonesti con misure mirate e chirurgiche, si finisce per sparare nel mucchio con misure restrittive che danneggiano, senza ragione, tutti gli imprenditori”.
“In questo modo – sostiene Granelli – non si scoraggiano certo i ‘furbi’, ben capaci di aggirare le complicazioni burocratiche, ma si rallentano, invece, le operazioni di acquisto dei crediti, soprattutto da parte degli operatori finanziari, in particolare quelli prossimi a raggiungere la capacità di assorbimento dei crediti stessi. Il risultato è un inevitabile incremento degli oneri finanziari e una contrazione pericolosa del numero di operatori che possono operare acquisizioni. In una parola, si finisce per bloccare l’utilizzo dei bonus edilizia e il rilancio del settore.
Confartigianato sollecita al Presidente del Consiglio un intervento urgente per definire in modo chiaro e stabile il quadro di riferimento normativo degli incentivi in materia di edilizia. “Chiediamo – sottolinea il Presidente Granelli – di procedere subito con lo stralcio dell’articolo 28 del DL Sostegni ter e di modificarlo per rendere possibile almeno due cessioni dei crediti fiscali e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritto all’albo degli intermediari finanziari)”.
REVISIONI – Le battaglie di ANARA Confartigianato per artigiani e imprenditori dei centri di revisione
ANARA Confartigianato è impegnata in prima linea per risolvere i problemi che attualmente affliggono la categoria delle revisioni auto. Tanti, troppi ostacoli sulla strada di una ripresa economica già difficile, se si considera la pesante eredità che la pandemia ha lasciato sui bilanci di migliaia di imprese italiane. Oltre alle limitazioni imposte dal Governo, alle contrazioni del mercato e dei consumi interni, ora gli imprenditori devono fare i conti con gli aumenti vertiginosi dei prezzi per l’energia e dei costi delle materie prime. Nelle officine di tutta Italia, invece, i principali problemi sono soprattutto il recepimento della Direttiva europea 2014/45/UE, la disciplina degli ispettori dei centri di controllo, la revisione dei veicoli pesanti e il frettoloso passaggio alla nuova piattaforma di pagamento, che sta creando non pochi pensieri ad artigiani e imprenditori del settore.
“La piattaforma di pagamento dei corrispettivi per le revisioni deve gestire ogni anno più di 16 milioni di pratiche. Ovviamente, il passaggio da una piattaforma all’altra non può che generare dubbi e incertezze tra gli imprenditori. Ci furono problemi al passaggio dal sistema postale al consorzio PosteMotori e ci sono problemi oggi con la nuova piattaforma PagoPA – spiega Vincenzo Ciliberti, Presidente di ANARA Confartigianato – Il punto centrale sta nella mancata consultazione dell’amministrazione pubblica con la categoria e le organizzazioni di rappresentanza. La nuova piattaforma ci è stata presentata quasi all’improvviso, dopo tanti annunci spot, e dal 17° gennaio 2022 è entrata in funzione. Tanti colleghi imprenditori sono riusciti a prepararsi al meglio. Altri sono stati presi alla sprovvista, soprattutto tra le realtà più piccole. La soluzione era semplice e bastava una rapida consultazione con noi imprese per capire che il momento migliore per il passaggio sarebbe stato tra qualche mese, a marzo o ad aprile. Considerata la periodicità delle revisioni, nei prossimi mesi i nostri centri avranno pochissimo lavoro a due anni dalle chiusure del 2020, quando il mondo fu travolto dal Covid19 e tutto si fermò per intere settimane”.
Le associazioni provinciali di Confartigianato stanno ricevendo numerose segnalazioni legate ai dubbi applicativi delle tariffe e all’operatività del sistema di gestione.
Settimane calde per la categoria. Dopo il successo ottenuto con il tanto atteso adeguamento della tariffa delle revisioni auto, ANARA Confartigianato si è trovata ad affrontare numerose questioni, a cominciare da un confronto sempre più difficoltoso con la Motorizzazione e rilevano mancanza di dialogo tra la Direzione generale della Motorizzazione e le imprese.
BONUS EDILIZIA – Confartigianato Impianti e le Associazioni della filiera termoidraulica chiedono stabilità
Le Associazioni della filiera termoidraulica, dalla fabbricazione e distribuzione alla progettazione fino alla costruzione e installazione di impianti (AiCARR, ANGAISA, Assistal, Assoclima, Assotermica, CNA Installazione Impianti, Confartigianato Impianti) rivendicano con orgoglio l’appartenenza a uno dei comparti con le più alte potenzialità ai fini del raggiungimento degli obiettivi della transizione ecologica e che sta contribuendo in maniera sostanziale alla crescita economica del nostro Paese, ma reclamano maggior stabilità soprattutto in un ambito nel quale, negli ultimi mesi, sono state ripetutamente modificate le regole intervenendo talvolta anche sui contratti in essere.
La stretta sullo sconto in fattura e la cessione del credito contenuta nell’art. 28 del DL sostegni-ter, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, è solo l’ultimo e più lampante esempio di come si cerchi di affrontare un problema, quello delle frodi legate al meccanismo della cessione dei crediti, penalizzando però la stragrande maggioranza delle imprese che lavorano seriamente e cercano di pianificare le loro attività su basi certe.
“Chiediamo con forza che quanto previsto dall’art. 28 possa essere ritirato al più presto. Sappiamo che potranno esservi modifiche nel corso dell’esame in Parlamento per la conversione in legge, ma abbiamo bisogno di certezze fin da subito perché l’impatto negativo lungo tutta la filiera è reale e si sta già facendo sentire” hanno dichiarato i portavoce delle Associazioni della filiera. “E’ indubbio che tutto ciò introduca incertezze tra gli operatori e blocchi un mercato che ha invece bisogno di chiarezza e semplificazioni; basti pensare che ancor prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo molte imprese si sono viste rinegoziare le condizioni finanziarie inizialmente pattuite per la cessione del credito con notevoli perdite.
Come ampiamente riconosciuto siamo nella “decade decisiva” per contenere l’aumento della temperatura globale e abbattere le emissioni di CO2 e dobbiamo prioritariamente cercare di accelerare il tasso di riqualificazione impiantistica ed efficientamento energetico del parco immobiliare italiano, ancora oggi molto datato. Oggi sappiamo infatti che il problema non è l’offerta tecnologica, ampia ed eterogenea e vero punto di forza di tutta la nostra filiera, che l’Europa ci invidia, ma la consapevolezza da parte dell’utente finale di poter avere un ruolo nella sfida della transizione ecologica e di poterlo esercitare con strumenti di supporto semplici, tangibili e immediati. La filiera si mette a completa disposizione delle Istituzioni non solo per quanto riguarda gli incentivi, ma per tutta la complessa partita della transizione energetica”.
STUDI – Trasporto persone: mancano 2,3 miliardi di euro di ricavi rispetto i livelli pre-crisi. Con la Moda, il settore con maggiore ritardo nella ripresa
La nostra economia è in ripresa, trainata dalle costruzioni e dai settori della digital economy che nei primi nove mesi del 2021 segnano un aumento del volume del valore aggiunto rispetto ai livelli pre crisi, rispettivamente, del +10,7% del +5,7%. Il recupero è frenato dal calo del 4,9% nei servizi, con il maggiore ritardo (-9,8%) nel commercio, trasporto e alloggio.
La caduta della mobilità dovuta alle restrizioni per contrastare l’epidemia da Covid-19 ha impattato fortemente sui trasporti. Mentre la ripresa dell’economia, il recupero della manifattura e la crescita delle vendite dell’e-commerce hanno attutito l’impatto della crisi sul trasporto merci, permangono forti criticità nel settore del trasporto persone.
Nel 2021 si stima, sulla base dei risultati della survey condotta dall’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia a settembre 2021, per le imprese del trasporto persone una caduta dei ricavi del 21,8%. Si tratta del settore che, con la moda, registra il ritardo più accentuato del recupero successivo alla recessione causata dal Covid-19. In valore assoluto, nel settore del trasporto persone i ricavi del 2021 sono inferiori di 2.284 milioni di euro rispetto al livello pre-crisi.
Al 21 gennaio 2022 l’indicatore degli spostamenti relativi agli hub di trasporto – tra i quali, stazioni ferroviarie, della metropolitana, dei taxi e degli autobus, porti – basato sui dati di mobilità di Google registra una diminuzione del 31,7% rispetto ai livelli pre-pandemia. Per quanto riguarda il traffico aereo e ferroviario, i passeggeri movimentati dal trasporto aereo nei primi nove mesi del 2021 sono crollati del 65,6% rispetto allo stesso periodo del 2019 e i viaggiatori che vanno in treno negli ultimi quattro trimestri – anno mobile tra il secondo trimestre 2020 ed il primo trimestre 2021 – sono inferiori del 63,1% rispetto al 2019.
Sul comparto del trasporto persone pesa il ritardo del ritorno alla normalità dei flussi turistici.
ODONTOTECNICI – In Senato nuovo disegno di legge sull’istituzione della professione sanitaria
Dopo il Disegno di Legge presentato nel 2021 dalla Sen. Paola Boldrini, l’istituzione della professione sanitaria di odontotecnico è oggetto del nuovo DDL approdato in Senato. Il testo riprende nella sostanza i contenuti del DDL 2203 – assegnato alla Commissione Igiene e Sanità ma non ancora posto in discussione – per quanto riguarda il percorso formativo, l’inquadramento della professione e gli ambiti di responsabilità dell’odontotecnico, che recepiscono le istanze Categoria, ma non a pieno.
Infatti, dall’esame della proposta emerge che il DDL 2432 non prevede la “verifica di congruità dei dispositivi medici su misura in campo odontoiatrico allo scopo di ottimizzare, al di fuori del cavo orale, tutti gli elementi relativi esclusivamente al manufatto che egli stesso realizza” da parte dell’odontotecnico, opzione già prevista nello schema di profilo professionale approvato dal CSS nel 2007 e ripresa dalla Sen. Boldrini nel testo del DDL 2203, da sempre considerata dalla Categoria un elemento particolarmente qualificante ai fini del riconoscimento del ruolo professionale dell’odontotecnico.
“E’ ora necessario, dichiara Pintus, che le Istituzioni si impegnino affinchè all’odontotecnico venga riconosciuta – unitamente al ruolo di fabbricante di dispositivi medici su misura attribuitogli dal Regolamento 745/2017 – l’esclusività della produzione della protesi, ponendo così fine alla concorrenza di coloro che, approfittando dell’attuale vuoto normativo, si introducono senza titolo nel mercato, ponendo a rischio la qualità del prodotto e di conseguenza la sicurezza del paziente odontoiatrico”.
PACCHETTO MOBILITÀ, UNATRAS: SU ACCESSO AL MERCATO E STABILIMENTO IL MIMS TUTELI LE IMPRESE ITALIANE
Confartigianato Trasporti informa che UNATRAS, il coordinamento unitario delle associazioni nazionali dell’autotrasporto allargato alle centrali cooperative, inviando un documento di posizionamento a firma del Presidente Amedeo Genedani alla Viceministra Bellanova ed alle strutture ministeriali competenti, ha chiesto una convocazione urgente per proseguire il confronto col MIMS sull’imminente entrata in vigore delle nuove norme derivanti dal Regolamento UE n. 2021/1055 che fa parte dei provvedimenti contenuti nel Pacchetto Mobilità I°. Dopo le interlocuzioni informali di questi mesi e l’incontro tenutosi il 21 dicembre u.s., UNATRAS torna a sollecitare l’intervento immediato del Ministero sulle novità e gli effetti introdotti dal Regolamento 1055 in materia di licenze comunitarie, accesso al mercato e requisito della stabilimento. Nello specifico il coordinamento unitario chiede al Ministero di chiarire, ufficialmente ed autorevolmente, alcuni aspetti di ordine tecnico che non risultano del tutto scontati e che invece, date le fuorvianti interpretazioni che circolano, stanno creando confusione e preoccupazione tra le migliaia di operatori coinvolti.
Nel documento UNATRAS avanza la propria posizione politica chiedendo la tutela delle imprese italiane nell’ambito delle regole che hanno dato uno specifico assetto al mercato dei servizi di trasporto, assicurando che l’impresa svolga la propria attività effettivamente nello stato di stabilimento, contrastando così il fenomeno delle “società di comodo” ed attuando il criterio di proporzionalità introdotto dall’UE per contrastare l’intermediazione parassitaria dei servizi di trasporto, che contribuisce in maniera rilevante ad un avvitamento verso il basso dei prezzi di trasporto.