“Apprezziamo l’impegno profuso dal Governo nel Dl Ucraina, ma sono necessarie ulteriori misure per attenuare l’impatto dei rincari di energia e carburanti sulle piccole imprese che nell’ultimo anno pagano un maggiore costo per l’energia elettrica pari a 6,2 miliardi di euro, rispetto alla media dei competitor tedeschi e francesi”.
Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Confartigianato durante l’audizione sul Dl per contrastare gli effetti della crisi ucraina presso le Commissioni riunite di Finanze e Industria del Senato.
In particolare, Confartigianato chiede che alle piccole imprese non energivore sia esteso, fin dal primo trimestre dell’anno, il credito d’imposta per l’acquisto di gas ed elettricità come già previsto per le grandi imprese. Per una maggiore fruibilità della detrazione, ritiene opportuno prendere come punto di riferimento la spesa per tutte le componenti diverse dal trasporto, distribuzione e gestione del contatore di una fornitura, che includerebbe tutte le voci che rappresentano corrispettivi per la commodity diversi dalle voci di costo regolate non rimesse al mercato.
In tema di ammortizzatori sociali, Confartigianato sollecita il rifinanziamento di prestazioni straordinarie anche per le imprese artigiane dei settori e delle filiere colpite dalla crisi in corso.
Sul fronte delle misure in materia di trasporti, Confartigianato considera prioritario che le ingenti risorse stanziate con il Fondo da 500 milioni di euro dedicate all’autotrasporto merci arrivino velocemente alle imprese che stanno subendo pesantissimi effetti dall’aumento vertiginoso dei prezzi del carburante. Nell’apprezzare le norme che rafforzano, nei contratti, l’adeguamento dei costi di trasporto alle variazioni del costo del carburante, chiede un’ulteriore impegno per introdurre, in caso di azione giudiziale, il meccanismo della provvisoria esecutività del pagamento del corrispettivo al vettore.
Confartigianato indica, inoltre, la necessità di interventi a sostegno di uno dei settori più colpiti dalla crisi: il trasporto persone in cui operano 29mila imprese con 80mila addetti tra taxi e attività di noleggio con conducente mediante auto e autobus che, dalla fase pre Covid, hanno perso 2,3 miliardi di ricavi. Per queste imprese, Confartigianato sottolinea la necessità di introdurre una clausola di adeguamento dei costi di trasporto al costo del carburante, il cosiddetto “carburante professionale”, con prezzo calmierato alla pompa, come già avviene per il carburante agricolo, un credito d’imposta sui costi di acquisto del carburante, strumenti di agevolazione per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi.