Dall’Europa arriva un segnale d’impulso alla trasformazione green e digitale delle micro e piccole imprese. Nei giorni scorsi, infatti, il Comitato economico e sociale europeo (CESE), organo consultivo dell’UE che comprende rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e di altri gruppi d’interesse, ha emesso un parere che valorizza il ruolo dei Digital Innovation Hub per favorire la transizione digitale delle MPI.
Il parere del Cese è frutto anche dell’impegno di Confartigianato. Paolo Manfredi, consulente della Confederazione per la trasformazione digitale, ha infatti contribuito, in qualità di esperto del relatore del parere, a formulare indicazioni che sono state pienamente recepite nel testo del CESE.
Di seguito il parere del CESE.
Il raggiungimento della transizione digitale è una sfida fondamentale per l’Unione Europea al fine di mantenere un elevato livello di competitività delle imprese. Vincere questa sfida è decisivo anche per la competizione globale, per quella che si potrebbe definire il mantenimento della “sovranità digitale”.
La strategia digitale e la revisione della politica industriale puntano sull’impegno dei programmi Industria 4.0, e presto vedrà il lancio del programma Industria 5.0, ma questa sfida potrà essere vinta solo se l’intero sistema imprenditoriale europeo sarà accompagnato verso la transizione, in particolare le PMI, che rappresentano oltre il 90 % delle imprese europee.
In questo contesto, i Digital Innovation Hub hanno giocato e stanno giocando un ruolo fondamentale; tuttavia, questo dovrebbe essere ulteriormente implementato e supportato.
Con questo Parere si intende raccomandare un’indagine sulle migliori pratiche messe in atto negli Stati membri al fine di favorirne una maggiore diffusione. Individua anche le difficoltà incontrate dai territori che appaiono più indietro nel trasferimento di tecnologia alle PMI.