Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, in una lettera al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso preoccupazione riguardo alla situazione del comparto moda in Italia e ha sollecitato un intervento efficace e tempestivo a sostegno delle MPMI italiane.
A luglio 2024, la produzione nel settore tessile, abbigliamento e pelle ha registrato un calo del 18,3% rispetto all’anno precedente, portando a una contrazione del 10,8% nei primi sette mesi dell’anno. Questi dati pongono l’Italia in una posizione di svantaggio rispetto a Germania e Spagna, che hanno visto riduzioni minori, mentre la Francia ha addirittura segnato una crescita dell’1,3%.
Granelli ha descritto il 2024 come un “annus horribilis” per la moda, con il calo della produzione di pelle e calzature pari rispettivamente al 15,8% e 19,5%. Le vendite al dettaglio mostrano una crescita modesta per abbigliamento e pellicce (+0,5%), mentre calzature e articoli in pelle subiscono una flessione dello 0,8%. La domanda rimane debole, aggravata dall’aumento dei prezzi al consumo dell’1,5%.
Un aspetto cruciale evidenziato da Granelli riguarda il riversamento del Credito d’imposta in Ricerca e Sviluppo, previsto per il 31 ottobre 2024. Granelli avverte che le imprese che hanno usufruito di questo incentivo si trovano ora a dover restituire le somme, in base a indicazioni iniziali fornite dall’Amministrazione e successivamente modificate. Molti piccoli operatori potrebbero optare per il riversamento piuttosto che affrontare un contenzioso legale, a causa della pressione dell’Agenzia delle Entrate.
Granelli sottolinea che, nonostante l’impegno del Governo di stanziare fondi per il riconoscimento di contributi per investimenti, i 60 milioni di euro per il 2025 e le somme previste per gli anni successivi potrebbero non essere sufficienti. Propone quindi di quantificare il fabbisogno necessario per coprire almeno il 50% del credito di imposta restituito, al fine di garantire un sostegno concreto alle imprese in difficoltà.
Granelli si rende disponibile a collaborare attivamente con il Ministero per affrontare queste criticità, auspicando un incontro diretto per rappresentare le preoccupazioni del settore moda.