Gli Stati Uniti sono il terzo partner commerciale dell’Italia, dopo Germania e Francia, con un interscambio di 93,1 miliardi di euro nel 2024 (ultimi dodici mesi ad agosto). Gli Stati Uniti diventano il secondo mercato del made in Italy, con un export che nel 2024 vale 67,2 miliardi di euro, dopo aver superato nel 2022 la Francia, un mercato che oggi vale 62,4 miliardi di euro. Nell’attuale difficile fase congiunturale, caratterizzata da tensioni geopolitiche che ritardano la ripresa del commercio internazionale, ristagnano le vendite anche sul mercato Usa (-0,2% nei primi otto mesi del 2024). Nel triennio 2021-2024 le esportazioni negli Stati Uniti hanno registrato una crescita cumulata del +36,1%, un tasso ampiamente superiore al +16,8% dell’export verso la Francia e del +6,5% di quello verso la Germania.
Italia primo esportatore negli Usa nei settori di micro e piccola impresa – L’analisi settoriale evidenzia che nel 2023 l’Italia è il primo paese dell’Unione europea per esportazioni negli Stati Uniti nei settori con una elevata presenza di micro e piccola impresa (MPI) – food, moda, legno e mobili, prodotti in metallo, altre manifatture, tra cui gioielleria e occhialeria – con 7,2 miliardi di euro, davanti a Germania con 13,6 miliardi e Francia con 8,2 miliardi.
L’Italia è al primo posto tra i 27 paesi dell’Unione europea per esportazioni negli Stati Uniti per i prodotti della moda con 5,1 miliardi di esportazioni – di cui 2,4 miliardi di euro di abbigliamento e 2,7 miliardi di pelli –, per i prodotti alimentari con 4,0 miliardi di euro e di mobili con 1,6 miliardi. Da una analisi di maggiore dettaglio emerge che l’Italia è il primo esportatore europeo negli Stati Uniti sia per la gioielleria con 1,6 miliardi di euro di vendite nel mercato Usa che, nell’ambito delle pelli, per le calzature con 1,4 miliardi di euro.