Confartigianato, intervenuta in audizione alla Commissione Industria del Senato sul Ddl Concorrenza, ha chiesto di attuare con equilibrio i processi di liberalizzazione per evitare il rischio di impoverire o addirittura espellere dal mercato le imprese di alcuni settori economici.
In particolare, per quanto riguarda la nuova disciplina delle concessioni demaniali, il cui rinnovo automatico è stato abrogato, ha sollecitato meccanismi alternativi capaci di conciliare le istanze delle imprese balneari con le regole comunitarie, facendo leva sul riconoscimento del valore di mercato dell’impresa costituito da professionalità, esperienza, capacità.
Confartigianato ha poi chiesto lo stralcio dell’articolo 8 del Ddl Concorrenza in materia di trasporto pubblico non di linea per non consegnare le attività di taxi, ncc e bus privati alla gestione di poche multinazionali che, operando l’intermediazione di lavoro tramite piattaforme tecnologiche, finirebbero per indebolire un sistema imprenditoriale diffuso sul territorio che garantisce lavoro e occupazione.
Inoltre, per la Confederazione il Ddl Concorrenza è l’occasione per rendere finalmente uniformi e standard in tutta Italia i procedimenti amministrativi e la modulistica richiesti alle imprese e che oggi sono diversi da Regione a Regione, e addirittura da Comune a Comune.
Altrettanto necessario – secondo Confartigianato – riformare e semplificare l’intero processo dei controlli delle amministrazioni a carico delle aziende, individuando strumenti operativi che possano consentire un migliore coordinamento degli Enti pubblici, anche ottimizzando la trasmissione delle informazioni.