Il Governo ha approvato due importanti decreti-legge: uno in materia di energia, al fine di contrastare il c.d. “caro bollette”, e uno in materia di cessione del credito, per sbloccare l’utilizzo dei bonus in edilizia, scegliendo di intervenire in maniera celere, con due strumenti normativi d’urgenza, anziché proporre emendamenti al DL Sostegni-ter in fase di conversione in Parlamento, opzione quest’ultima che avrebbe comportato tempi certamente più lunghi e incompatibili con le esigenze delle imprese.
I suddetti decreti vadano nella direzione auspicata da Confartigianato anche se non ci soddisfano completamente.
In primo luogo, con il DL Antifrodi vengono recepite le nostre sollecitazioni per modificare la stretta sulla cessione dei crediti, permettendo, nel caso di sconto in fattura concesso dal fornitore al beneficiario della detrazione edilizia, al fornitore medesimo di cedere il credito d’imposta (di importo pari alla detrazione) a qualunque soggetto terzo. Da questo momento, saranno possibili solo due ulteriori cessioni ed esclusivamente verso banche e intermediari, società dei gruppi bancari e assicurazioni. In assenza di applicazione dello sconto in fattura, il beneficiario della detrazione edilizia potrà cedere il credito a un qualunque soggetto terzo, successivamente sono ammesse due ulteriori cessioni esclusivamente, però, verso banche e intermediari, società dei gruppi bancari e assicurazioni. Al fine di consentire la tracciabilità delle cessioni si prevede che il credito ceduto sia identificato con un codice identificativo univoco e che non possa formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate.
In secondo luogo, con il DL Energia vengono annullati gli oneri di sistema in bolletta anche per il secondo trimestre dell’anno e ridotta l’IVA sul gas al 5%. Rimangono però penalizzate le PMI nelle filiere del Made in Italy che, pur non avendo consumi rilevanti, non possono accedere al credito dì imposta per energia e gas, come invece è previsto per le imprese industriali. Anche su questo tema occorrerà intervenire nel prosieguo dell’iter di approvazione del decreto.
Si aggiunge a questo quadro la norma sull’applicazione dei contratti collettivi nazionali del settore edile, che secondo le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Orlando, sarebbero state approvate dal Governo. Secondo tale disposizione l’ottenimento dei benefici connessi ai bonus edilizi verrebbe subordinato all’applicazione dei CCNL del settore edile stipulati dalle associazioni più rappresentative sul piano nazionale.