SUPERBONUS 110%: L’IVA INDETRAIBILE DA PRO-RATA NON PUÒ FORMARE OGGETTO DI SCONTO IN FATTURA
La quota di IVA indetraibile calcolata a conguaglio costituisce una componente della spesa su cui calcolare il Superbonus, recuperabile dal beneficiario unicamente in sede di dichiarazione dei redditi
L’articolo 119, comma 9-ter, D.L. 34/2020 prevede che l’IVA non detraibile, anche parzialmente, ai sensi degli articoli 19, 19-bis, 19-bis1 e 36-bis, DPR 633/72, dovuta sulle spese rilevanti ai fini del superbonus, è considerata nel calcolo dell’ammontare complessivo ammesso al beneficio, indipendentemente dalla modalità di rilevazione contabile adottata dal contribuente.
L’IVA non detraibile, anche parzialmente, costituisce quindi una componente di costo da considerare ai fini della determinazione del Superbonus. Tale disposizione trova applicazione unicamente nell’ambito della detrazione “Superbonus” di cui all’art. 119 D.L. 34/2020, e non è estensibile alle altre detrazioni “ordinarie”.
Con tale chiarimento, fornito dalla risposta ad interpello 118 del 15 marzo 2022, viene quindi superata, per il Superbonus, l’interpretazione fornita con la circolare n. 30/E/2020, par. 5.3.2 (antecedente l’entrata in vigore del citato comma 9-ter), secondo cui l’IVA indetraibile per effetto del pro-rata non rientrerebbe tra i costi agevolabili, non riguardando singole operazioni d’acquisto, bensì una massa globale.
Un ulteriore aspetto affrontato nella risposta ad interpello riguarda l’opzione per lo sconto diretto eventualmente esercitata dall’impresa-beneficiaria della detrazione che applica il pro-rata di detraibilità provvisorio nel momento in cui riceve la fattura: l’Agenzia delle entrate chiarisce che in presenza di opzione per lo sconto, esercitata dall’impresa-beneficiaria della detrazione, lo sconto medesimo dovrà essere calcolato, come nella generalità dei casi, solo fino a concorrenza dell’importo del corrispettivo dovuto al netto, quindi, dell’IVA. Per la quota di IVA indetraibile definitivamente determinata a conguaglio e rimasta a carico del beneficiario, il recupero della superdetrazione può avvenire direttamente in sede di dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui il costo è sostenuto.
Per le detrazioni ordinarie, diverse dal Superbonus, la quota di IVA parzialmente indetraibile per effetto del pro-rata, non costituendo un costo afferente la singola operazione (ai sensi dell’art. 110, c.1, lett. b, TUIR) ma una massa globale, rappresenta un costo generale e non concorre alla determinazione della spesa su cui applicare la detrazione edilizia. Costituisce, invece, una componente di costo l’eventuale IVA totalmente indetraibile ai sensi dell’art. 19-bis1 o per effetto dell’opzione ex art. 36-bis DPR 633/72 (come chiarito nella circolare n. 30/E/2020).
MODA: Linee Guida Etichettatura ambientale imballaggi
La Legge n. 15/2022 – che ha convertito, con modificazioni, il D.L. n. 228/2021, c.d. “Milleproroghe” – ha esteso la sospensione dell’operatività dell’obbligo di etichettatura fino al 31.12.2022.
Pertanto l’obbligo di etichettatura degli imballaggi entrerà in vigore il 1° gennaio 2023. I prodotti privi dei requisiti ivi prescritti e già immessi in commercio o etichettati al 1° gennaio 2023 potranno essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.
Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, il Ministero della Transizione Ecologica adotterà, con decreto di natura non regolamentare, le linee guida tecniche per l’etichettatura ambientale che verosimilmente ricalcheranno quelle del CONAI.
DEF – Impegno Italia va integrato con risposta comune Ue e revisione Patto di stabilità
“Le risorse indicate nel DEF sono un ulteriore, apprezzabile intervento messo in campo dal Governo. Ma per sostenere la crescita e affrontare le difficoltà delle imprese acuite dalla guerra in Ucraina occorrono politiche condivise a livello europeo, utilizzando l’esperienza di debito congiunto del Next generation EU, la ridiscussione del Patto di stabilità e il sostegno della BCE per garantire liquidità ai Paesi dell’Ue”.
Sono le indicazioni espresse da Confartigianato durante l’audizione sul Documento di Economia e Finanza svoltasi nei giorni scorsi davanti alle Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato.
Confartigianato ha messo in evidenza l’impatto economico del conflitto in Ucraina che coinvolge quasi 1 milione di imprese con 5 milioni 353 mila addetti, più della metà dei quali occupati in micro e piccole imprese. E proprio le piccole imprese hanno pagato per l’energia elettrica, nell’ultimo anno, un maggiore costo di 6,2 miliardi rispetto alla media dei competitor tedeschi e francesi.
Confartigianato sottolinea la necessità di intensificare l’impegno ad attuare le riforme strutturali che devono accompagnare la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: fisco e burocrazia, innanzitutto, per ridurre il carico di tasse e semplificare gli adempimenti amministrativi che pesano sulle spalle degli imprenditori. Secondo la Commissione europea, nel 2021 persiste uno spread fiscale tra l’Italia e l’Eurozona di 1 punto di PIL, pari a 17,8 miliardi di euro di maggiore prelievo fiscale per i nostri cittadini e imprenditori.
In tema di politiche energetiche, oltre alla necessità di definire, a livello europeo, un tetto al prezzo del gas e a perseguire l’obiettivo dell’indipendenza dagli approvvigionamenti esteri anche con maggiori investimenti sulle energie rinnovabili.
Sul fronte dei rincari delle materie prime, la Confederazione sollecita al Governo interventi di monitoraggio per intercettare e dissuadere comportamenti speculativi nelle fasi di produzione e distribuzione insieme con misure economiche e fiscali finalizzate a ridurre il consumo di materiali incentivando l’economia circolare e il riciclo e il recupero dei rifiuti.
Richiesto anche un impegno deciso per realizzare la transizione green e digitale, rafforzando gli attuali strumenti a sostegno degli investimenti delle imprese in innovazione e ricerca.
Tra gli interventi sollecitati da Confartigianato in tema di occupazione, il rifinanziamento delle prestazioni straordinarie per il sostegno al reddito per le imprese artigiane, oltre a impegni finalizzati alla qualificazione della forza lavoro, puntando sulla formazione tecnica per poter disporre di manodopera qualificata all’altezza delle nuove sfide dell’innovazione tecnologica.
CESSIONE DEI CREDITI: QUARTA CESSIONE LE NOVITÀ CONTENUTE NEL D.L. “ENERGIA” DURANTE L’ITER DI CONVERSIONE
Nel testo approvato dalla Camera, inserita la possibilità, per le banche, di effettuare una quarta cessione unicamente per i crediti per i quali sono già state effettuate tre cessioni e solo a favore di correntisti
In sede di conversione del decreto-legge n.17 del 1° marzo 2022, sono stati approvati alcuni emendamenti che incidono sulla disciplina della cessione dei crediti d’imposta di cui all’articolo 121 D.L. 34/2020.
a disposizione, prevista nel testo sul quale il Governo ha posto la fiducia, è contenuta nel nuovo articolo 29-bis ed attende la definitiva approvazione da parte del Senato e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Con la modifica approvata da un ramo del Parlamento il quadro dell’opzione sconto/cessione si “arricchisce”, a decorrere dalle comunicazioni di opzione trasmesse all’Agenzia delle entrate dal 1° maggio 2022, di una ulteriore cessione (la quarta) che può essere effettuata: esclusivamente dalla banca che ha esaurito, per un determinato credito, il numero dei passaggi (il secondo e terzo); nei confronti di soggetti con cui la stessa banca ha stipulato un contratto di conto corrente.
Pertanto, nel caso di sconto in fattura, il fornitore può cedere il credito d’imposta ad un qualunque soggetto (banche comprese); successivamente possono intervenire due ulteriori cessioni esclusivamente a favore di soggetti vigilati (banche, intermediari finanziari, imprese di assicurazione); esaurite le cessioni ammesse, (solo) le banche possono effettuare un’ulteriore cessione esclusivamente verso soggetti con cui le stesse hanno stipulato un contratto di conto corrente.
L’applicazione alle comunicazioni di opzione trasmesse dal 1° maggio 2022, ovviamente, implica l’attribuzione del codice univoco (che, ai sensi dell’articolo 121, comma 1-quater, ha la medesima decorrenza).
Il medesimo emendamento ha, altresì, previsto una proroga al 15 ottobre 2022 del termine di trasmissione delle comunicazioni di opzione per sconto/cessione delle detrazioni relative a spese sostenute nel 2021 dai soggetti titolari di partita IVA o per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite a spese sostenute dagli stessi soggetti nel 2020. Con tale proroga, viene concesso un maggior periodo di tempo (dal 29 aprile al 15 ottobre 2022) ai titolari di partita IVA per esercitare le opzioni, prima di effettuare un utilizzo diretto in detrazione nella dichiarazione dei redditi da presentare entro il 30 novembre 2022.
SPORTELLI IN RETE: AGGIORNAMENTO GUIDA ALLA PRE-ABILITAZIONE MERCATI TELEMATICI Nella sezione Supporto del portale, pagina delle Guide, è stata pubblicata una nuova versione della Guida alla pre-abilitazione ai mercati telematici contenente un’appendice con l’elenco di tutte le dichiarazioni che l’impresa deve rilasciare nel corso della pre-abilitazione. Riteniamo che possa essere molto utile, anche per la vostra attività di supporto agli operatori economici, poterne prendere visione anche al di fuori della procedura.
Per scaricare la guida aggiornata cliccare sul seguente link:
DL PNRR – Il Presidente Granelli: ‘Con estensione e-fattura tagliare inutili adempimenti per imprese’
Completare l’estensione, dal 1° luglio 2022, dell’obbligo di fatturazione elettronica ai soggetti forfetari deve portare a significative semplificazioni degli adempimenti fiscali a carico delle imprese. Questo il commento del Presidente di Confartigianato Marco Granelli alla misura contenuta nel Decreto legge sul PNRR varato dal Governo che introduce l’adempimento per i soggetti di più ridotte dimensioni, con una apprezzabile attenzione alle imprese fino a 25.000 euro di ricavi per le quali l’avvio sarebbe ritardato al 2024.
“L’obbligo di fatturazione elettronica per tutte le partite IVA – sottolinea Granelli – consente all’Amministrazione finanziaria una conoscenza, in tempo reale, dei comportamenti dei contribuenti, per quanto riguarda sia le vendite che gli acquisti, e di conseguenza va accompagnata con una drastica eliminazione di adempimenti che nel tempo si sono stratificati con finalità di contrasto all’evasione”.
In particolare, il Presidente di Confartigianato indica la necessità di abrogare il sistema del reverse charge in edilizia e quello dello split payment, di ridurre la ritenuta sui bonifici bancari relativi a spese che danno diritto a detrazioni, di eliminare l’obbligo di trasmissione delle liquidazioni periodiche IVA e innalzare il limite di compensazione dei crediti fiscali in assenza di visto.
Secondo Granelli, è anche opportuno posticipare al 1° gennaio 2023 la partenza del nuovo adempimento, considerato il breve tempo a disposizione delle imprese per adeguare i propri comportamenti, poco più di due mesi alla data di avvio dell’obbligo, ed anche per evitare di ‘spezzare’ il periodo d’imposta in due tronconi, sei mesi.
CREDITO – Al via il programma di educazione finanziaria per artigiani e MPI in partnership con Banca d’Italia
Accrescere le competenze finanziarie degli artigiani e dei piccoli imprenditori per consentire loro di affrontare le nuove sfide del mercato e valorizzare le proprie attività. E’ l’obiettivo del programma di educazione finanziaria avviato da Banca d’Italia in collaborazione con Confartigianato e Cna e presentato oggi a Roma.
Al lancio dell’iniziativa sono intervenuti il Segretario Generale di Confartigianato Vincenzo Mamoli e il Direttore delle Politiche economiche Bruno Panieri.
Il Segretario Generale Mamoli ha sottolineato l’importanza del Progetto di Banca d’Italia “che, con il coinvolgimento di Confartigianato, punta a migliorare la cultura finanziaria nel nostro Paese partendo dalle piccole imprese e dalle imprese artigiane, che rappresentano la spina dorsale dell’economia”, si è poi soffermato sui temi, tutti di grande rilevanza, sui quali si concentrerà il Progetto formativo: la finanza della piccola impresa, il rapporto con le banche, la gestione delle difficoltà finanziarie, pagamenti e strumenti di tutela. “Tutto questo non può che aumentare gli strumenti a disposizione delle nostre Associazioni per assistere gli imprenditori e accompagnarli nella corretta gestione delle difficoltà dovute alla crisi, alla mancanza di liquidità e all’incertezza globale”. “Per gli imprenditori – ha spiegato Mamoli – è particolarmente importante disporre di informazioni accessibili e chiare rispetto ai criteri che regolano il rapporto con le banche e che misurano, in termini di affidabilità, una azienda rispetto alla sua richiesta di credito. E’ necessario cercare nuove strade per innovare il modo con il quale le piccole imprese accedono alle risorse per sostenere il loro business, passando dal concetto di accesso al credito al concetto più generale di accesso alla finanza. In tal senso, il sistema di consulenza all’impresa dovrà passare dall’accompagnamento della “pratica” alla banca, alla capacità di orientare l’imprenditore verso la gestione finanziaria dell’impresa, per intercettare nuovi flussi di finanziamento complementari al canale bancario, magari attraverso la canalizzazione del risparmio privato in un dato territorio verso forme di finanziamenti all’impresa o di contributo alla sua patrimonializzazione”.
Il Segretario Generale Mamoli ha poi ricordato l’altro fronte con il quale è sempre più urgente fare i conti, vale a dire il superamento del digital divide: “I nostri piccoli imprenditori sono ancora molto affezionati alla filiale della banca sul proprio territorio, costruendo nel tempo quel rapporto di fiducia che caratterizza le nostre reti di prossimità e il nostro modo di fare impresa. Difficile immaginare, senza una adeguata formazione in tal senso, che lo stesso piccolo imprenditore prenda rapidamente dimestichezza con la modalità on line di gestire il rapporto e ritrovi nelle piattaforme digitali lo stesso livello di confidenza che ha con lo sportello fisico della banca. Credo che questo progetto di educazione finanziaria possa davvero contribuire a condurre le imprese verso un generale miglioramento del loro rapporto con il mondo bancario e creditizio, e ringrazio nuovamente Banca d’Italia per aver inaugurato questa nuova stagione di grande attenzione verso le micro e piccole imprese artigiane insieme a noi”.
L’evento è stato aperto dall’intervento del Direttore generale di Banca d’Italia Luigi Federico Signorini.
Rivedi l’evento di presentazione a questo link:
https://www.youtube.com/BancaditaliaEurosistema