MERCATO ELETTRONICO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (MEPA) – ATTIVATO LO SPORTELLO PRESSO LE SEDI TERRITORIALI DI CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Il Mercato Elettronico della PA (MEPA) è uno strumento di eProcurement pubblico, avviato nel 2000 e gestito da Consip S.p.A. per conto del Ministero Economia e Finanze, avente il fine di promuovere un nuovo modello per l’ottimizzazione degli approvvigionamenti pubblici.
In particolare, il MEPA è un mercato interamente virtuale in cui le Amministrazioni acquirenti ed i potenziali Fornitori si incontrano, negoziano e perfezionano on-line contratti di fornitura legalmente validi grazie all’utilizzo della firma digitale.
Gli acquisti della PA possono essere effettuati secondo 3 modalità:
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ordine diretto (ODA): acquisto diretto da catalogo, in base alle offerte pubblicate dai fornitori;
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richiesta di offerta (RdO): modalità di negoziazione grazie alla quale l’Amministrazione può richiedere ai fornitori offerte personalizzate sulla base di specifiche esigenze;
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trattativa diretta: modalità di negoziazione, semplificata rispetto alla RDO, rivolta ad un unico operatore economico.
I vantaggi per le imprese nell’utilizzo del MEPA sono i seguenti:
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Utilizzo gratuito della piattaforma;
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utilizzo gratuito del servizio di fatturazione elettronica: le PMI abilitate al MEPA possono usufruire del servizio di fatturazione elettronica (e conservazione sostitutiva), anche per transazioni non effettuate nel MEPA;
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ampliamento del mercato potenziale nell’ambito della PA, della visibilità della propria offerta e rafforzamento della presenza a livello territoriale;
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diminuzione di tempi e costi di vendita derivante dalla riduzione dei costi di intermediazione e di gestione del processo di vendita;
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garanzia di maggior trasparenza nelle procedure di gara grazie anche ad una autoregolamentazione spontanea dell’offerta in cui “tutti vedono e si confrontano con tutti”;
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aggiornamento della propria offerta: è sempre possibile modificare il proprio catalogo, aggiungere o togliere offerte, modificare prezzi e condizioni, ecc.
Possono richiedere l’abilitazione al MePA tutti gli operatori economici (imprese, liberi professionisti, alcuni tipi di consorzi e reti di impresa) che possono partecipare a procedure di affidamento dei contratti pubblici.
Per aiutare le imprese ad abilitarsi, Consip e Confartigianato Imprese Cosenza hanno attivato, presso le sedi territoriali di quest’ultima, uno Sportello al quale gli operatori economici possono rivolgersi per ricevere spiegazioni sulle modalità di utilizzo del MEPA, presentare la domanda di abilitazione ed essere assistiti, anche in seguito, per operare in tale mercato virtuale.
WHATSAPP BUSINESS – UNA NUOVA FRONTIERA PER L’ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE AGLI ASSOCIATI
Facendo seguito a quanto già pubblicato sull’argomento, si rammenta che Confartigianato Imprese Cosenza ha attivato un nuovo servizio di informazione alle imprese associate, a mezzo WhatsApp, denominato, per l’appunto, WhatsApp Business.
Tutte le notizie e le novità inerenti alle varie categorie saranno veicolate attraverso tale nuova modalità, semplice, fruibile, sintetica, di facile e immediata consultazione.
Per rendere il servizio efficiente e applicabile nell’immediato, occorre che l’associato registri nella rubrica del proprio telefono-cellulare il numero telefonico della scrivente che è il seguente: 0984/73955, comunicando a questa Associazione, in risposta alla presente informativa, il proprio numero di cellulare sul quale ricevere le comunicazioni.
SICUREZZA SUL LAVORO – CORSO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO CONFARTIGIANATO COSENZA
È in programmazione, nel prossimo mese di novembre, presso le sedi territoriali di Confartigianato Imprese Cosenza, il corso di formazione e aggiornamento per Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione, obbligatorio ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 81/2001 e ss.mm. ed in virtù della nuova normativa – Accordo Stato-Regioni 2012.
La durata è costituita da un monte ore complessivo che varia da 16, 32, 48 ore per la prima partecipazione; 4, 8, 16 per l’aggiornamento, in base al livello di rischio, rispettivamente Basso, Medio, Alto, individuato dalla classificazione ATECO 2002_2007.
TECNICO MECCATRONICO DELLE AUTORIPARAZIONI – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
È in programmazione il corso di formazione professionale per “Tecnico meccatronico delle autoriparazioni”, ovvero l’individuo preposto alla gestione tecnica dell’azienda di autoriparazione, regolarmente iscritta nel Registro imprese o all’Albo delle imprese artigiane.
Possono, comunque, continuare a svolgere l’attività le imprese i cui responsabili tecnici (siano o meno titolari dell’impresa stessa) abbiano compiuto 55 anni di età alla data del 5 gennaio 2013 e ciò sino al compimento dell’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia.
Il superamento dell’esame finale comporta il rilascio di un attestato di qualifica professionale di “Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni”, riconosciuto dalla Regione Calabria e valido a livello nazionale ed europeo.
OPERATORE SOCIO SANITARIO (OSS) – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO COSENZA
È in programmazione, presso le sedi territoriali di Confartigianato Imprese Cosenza, il corso per il conseguimento del titolo di operatore socio sanitario (OSS) – (L.R. 18/85, art. 40 e D.G.R. n. 155/17).
Lo stesso è volto a fornire una formazione specifica di carattere teorico e tecnico-pratico per un profilo assistenziale polivalente, riferito ad un operatore in grado di intervenire nelle situazioni caratterizzate dalla mancanza di autonomia psicofisica dell’assistito, con un approccio che privilegia l’attenzione alla persona, alle sue esigenze e potenzialità residue.
Il corso intende fornire l’acquisizione e l’approfondimento di una professionalità polivalente con il profilo professionale.
SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza ha in programmazione, presso le proprie sedi territoriali, il corso di formazione obbligatorio per l’ottenimento del requisito professionale per l’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e vendita dei prodotti alimentari (bar, ristoranti, pizzerie, etc.), secondo i criteri fissati dall’art. 40 della L.R. n. 18/85.
Si sottolinea l’opportunità di una sollecita adesione, considerato l’imminente avvio delle attività formative.
SICUREZZA LAVORATORI DIPENDENTI – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza ha in programmazione il corso per lavoratori. A seguito della Conferenza Permanente fra Ministero delle Politiche Sociali, Ministero della Salute, Regioni e Province autonome del 21 dicembre 2011, in attuazione dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono state definite le modalità ed i criteri relativi allo svolgimento della formazione obbligatoria per la sicurezza dei lavoratori dipendenti.
In particolare, l’Accordo Stato-Regioni prevede che la formazione sulla sicurezza dei lavoratori abbia una durata variabile in funzione del settore di appartenenza dell’azienda e sia composta da un modulo di carattere “generale “ e un modulo “specifico”.
Per tutti i settori, la formazione “generale” ha una durata di 4 ore e si pone l’obiettivo di formare i lavoratori in merito ai concetti generali di prevenzione e sicurezza sul lavoro, mentre la durata della formazione “specifica” sarà rispettivamente di 4, 8 e 12 ore, in base al livello di rischio individuato dalla classificazione ATECO 2002_2007. Si ricorda che decorsi 5 anni dalla formazione, i lavoratori dovranno obbligatoriamente frequentare un corso di aggiornamento.
PATENTINO DA FRIGORISTA – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza informa che è in programmazione un corso di formazione per la preparazione all’esame per l’ottenimento del Patentino F-GAS, ai sensi del D.P.R. 43/2012, concernente l’attuazione del Regolamento CE n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra.Lo stesso è obbligatorio per tutti i tecnici che realizzano installazione, manutenzione e riparazione degli impianti contenenti gas refrigeranti fluorurati ad effetto serra.
AGENTE E RAPPRESENTANTE DI COMMERCIO – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
È in programmazione il corso di formazione per agente e rappresentante di commercio, obbligatorio ai sensi della legge n. 204/1985.
Lo stesso è rivolto a coloro i quali intendono intraprendere tale professione e che, in virtù di ciò, interagiscono quotidianamente con realtà economiche di diversa natura.
Il percorso formativo è costituito da lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, al termine delle quali i partecipanti che avranno frequentato almeno l’80% delle ore previste dal programma saranno sottoposti a verifica di apprendimento.
Agli stessi sarà rilasciato un attestato di abilitazione per l’iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio, valido su tutto il territorio nazionale.
La frequenza di un apposito corso di formazione è fondamentale per intraprendere l’attività, presso la CCIAA competente per territorio.
Il corso è finalizzato alla formazione di figure professionali che abbiano contezza delle tendenze di mercato e siano, quindi, in grado di intervenire sulle promozioni di vendita/servizi.
La competenza sviluppata permette di definire il rapporto con il cliente ricevendone gli ordini e riscuotendone i crediti, oltre a consentire l’apprendimento di abilità riguardanti i rapporti commerciali e di rappresentanza.
Scopo finale, dunque, è formare figure professionali in linea con i criteri dettati dalla Legge 204/85 di disciplina della materia.
IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE (IAP) – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza comunica che è in programmazione il corso di formazione “Imprenditore Agricolo Professionale (IAP)”.
La partecipazione alle lezioni consente l’acquisizione dell’attestato di frequenza e profitto, utile ai fini della partecipazione al bando riguardante la Misura 6 del P.S.R. Calabria 2014-2020 – Annualità 2018.
Il corso avrà una durata di 150 ore, di cui 120 in aula e 30 di stage in azienda.
La frequenza è obbligatoria e le assenze consentite non possono superare il 20% del monte ore totale.
I requisiti per l’ammissione al corso sono:
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maggiore età;
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diploma di scuola secondaria di primo grado.
Il percorso formativo sarà incentrato sulle tematiche relative all’acquisizione e aggiornamento di conoscenze e competenze professionali per gli imprenditori agricoli.
In particolare, gli argomenti trattati affronteranno i temi del marketing e della legislazione in materia, dell’igiene e sicurezza alimentare, della sicurezza sui luoghi di lavoro, della multifunzionalità dell’attività agricola, della gestione economica dell’azienda condotta con modalità produttive eco-compatibili.
AGENTE IMMOBILIARE – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO COSENZA
È in programmazione il corso di formazione obbligatorio per l’ottenimento del requisito professionale da parte di coloro che intendono intraprendere l’attività di agente d’affari in mediazione nel settore immobiliare.
Il corso è finalizzato a fornire ai partecipanti le competenze necessarie per operare come agente d’affari in mediazione settore immobiliare e per la preparazione all’esame di abilitazione da espletare presso la Camera di Commercio.
Il percorso formativo, secondo i criteri fissati dall’art. 40 della L.R. n. 18/85, ha una durata complessiva di 80 ore.
Possono iscriversi tutti coloro che abbiano raggiunto la maggiore età e conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado.
APPALTI – CONFARTIGIANATO CONTRO LA STRETTA SULLE RITENUTE. INTERVENGA IL MINISTRO DELL’ECONOMIA GUALTIERI
Confartigianato dice no all’ennesimo aggravio burocratico e pesante drenaggio di risorse ai danni delle imprese. Si tratta di una misura prevista nel Decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020 in tema di responsabilità solidale del committente per il versamento di ritenute applicate da imprese appaltatrici e subappaltatrici. La Confederazione ha inviato il 23 ottobre al Ministro dell’Economia e Finanze Roberto Gualtieri una lettera nella quale sollecita l’urgente e tempestivo intervento del Governo per evitare l’approvazione della norma e la sua entrata in vigore. L’allarme lanciato da Confartigianato si riferisce alla norma in base alla quale “in tutti i casi in cui un committente affidi ad un’impresa l’esecuzione di un’opera o un servizio, il versamento delle ritenute fiscali peri lavoratori dipendenti impiegati nell’appalto, debba essere effettuato direttamente dal committente stesso”. Questo fa sì che “l’appaltatore o subappaltatore dovrà fornire la provvista finanziaria necessaria al versamento, nonché i dati utili all’identificazione del personale, o, in alternativa, chiedere di compensare tali importi con i corrispettivi fino a quel momento maturati”. Ma non solo, perché le imprese appaltatrici e subappaltatrici non possono compensare “crediti verso l’Erario con i debiti fiscali e contributivi, senza che sia preventivamente provata dall’Amministrazione finanziaria alcuna violazione fiscale a loro carico”. Insomma, si tratta di una misura che comporta nuovi e complessi oneri perché “delinea una complessa procedura di comunicazione tra l’impresa committente e le imprese appaltatrici e subappaltatrici, nonché l’Agenzia delle Entrate”. Un onere che però appare sproporzionato rispetto al recupero di risorse che la relazione tecnica attribuisce alla norma, circa71 milioni di euro che ben potrebbero essere recuperati da altre poste del bilancio pubblico, senza ricorrere ad un aggravio nella gestione amministrativa delle commesse che potrebbe paralizzare l’esecuzione dei contratti e frenare l’attività economica del Paese”. Del resto, viene ricordato come una norma simile contenuta nel decreto Visco-Bersani era stata poi abrogata dal D.Lgs. 175/2014 “perché nel tentativo di contrastare l’evasione fiscale, la norma finiva per porre pesanti oneri amministrativi sulle imprese ‘oneste’, senza riuscire a contrastare efficacemente tali fenomeni evasivi”. E anche in questo caso, Confartigianato chiede un “necessario ed urgente, tempestivo ripensamento sulla misura da parte del Governo, che ne eviti del tutto l’approvazione definitiva e la conseguente entrata in vigore, al fine di salvaguardare l’operatività di interi settori dell’economia nazionale”.
REGISTRO DELLE IMPRESE – DISPOSTA LA CANCELLAZIONE DI UN ATTO RECANTE LA ILLEGITTIMA MODIFICAZIONE DELLA RAGIONE SOCIALE DI UNA SOCIETÀ DI PERSONE
Su segnalazione del conservatore del registro delle imprese presso la Camera di Commercio di Pordenone e Udine, il Giudice del registro presso il Tribunale di Udine, con decreto del 3 giugno 2019, ha disposto la cancellazione d’ufficio della modificazione del contratto sociale di una società in nome collettivo, nella parte in cui disponeva la modificazione della ragione sociale, mediante l’indicazione del prenome di uno dei soci in forma abbreviata, anziché per esteso.
Secondo il Tribunale tale previsione contrattuale viola quanto stabilito dal comma 1 dell’art. 2292 C.C. secondo cui la società in nome collettivo “agisce sotto una ragione sociale costituita dal nome di uno o più soci con l’indicazione del rapporto sociale”, in evidente connessione con l’articolo 6, secondo comma C.C. per cui “nel nome si comprendono il prenome e il cognome”.
Pertanto, confermando un precedente orientamento dello stesso Tribunale, la disposizione va intesa nel senso che la ragione sociale deve comprendere il prenome del socio indicato per esteso, e non solamente con una sua abbreviazione.
Ciò va fatto – continua il Tribunale – a garanzia del diritto dei terzi di comprendere immediatamente le generalità di almeno uno dei soci della compagine con cui viene a contatto.
ACQUISTO DI QUOTE DI START-UP INNOVATIVA – AGEVOLAZIONE NON APPLICABILE – MANCA ANCORA L’AUTORIZZAZIONE DELLA COMUNITÀ EUROPEA
Non essendo, allo stato attuale, intervenuta l’autorizzazione della Commissione europea, non sussistono le condizioni per poter dare applicazione alle disposizioni dettate dal comma 218 della legge 30 dicembre2018, n. 145 (legge di bilancio 2019). Non è di conseguenza possibile esprimere un parere sulla portata delle modifiche normative in questione.
E’ questa la conclusione a cui è giunta l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 410 del 11 ottobre 2019, data ad un interpello proposto da una società a socio unito, soggetto IRES non startup innovativa, che intende acquisire nel 2019 l’intero capitale sociale di una startup innovativa, mantenendo detto investimento per oltre 3 anni.
In relazione al suddetto investimento, la società intende fruire delle agevolazioni fiscali per le start up innovative di cui all’articolo 29 del D.L. n. 179/2012, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 221/2012, nella misura prevista dal comma 218 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019), nel quale si dispone che “Nei casi di acquisizione dell’intero capitale sociale di start up innovative da parte di soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società, diversi da imprese start up innovative, le predette aliquote sono incrementate, per l’anno 2019, dal 30 per cento al 50 per cento, a condizione che l’intero capitale sociale sia acquisito e mantenuto per almeno tre anni”.
Si fa presente, però, che ai sensi dell’articolo 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), l’efficacia delle modifiche introdotte è condizionata all’autorizzazione della Commissione europea.
Al momento, tale autorizzazione non è stata ancora concessa. Pertanto non è possibile applicare la norma in questione.
START-UP INNOVATIVE DEL SUD ITALIA – AL VIA IL PROGRAMMA SPIN
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato il programma SPIN (Scaleup Program Invitalia Network), promosso nell’ambito del PON Imprese e competitività 2014-2020, e gestito da Invitalia in partnership con ELITE, London Stock Exchange Group.
Tre gli obiettivi:
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favorire l’incontro fra le scaleup innovative del Mezzogiorno con le piccole medie e grandi imprese nazionali e internazionali;
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facilitare i processi di open innovation;
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accedere a nuove forme di finanza alternativa per la crescita.
Con SPIN, per la prima volta, spinoff universitari, PMI e startup innovative di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, potranno accedere ai servizi offerti da ELITE attraverso una piattaforma online personalizzata.
Ricordiamo che gli spin-off o start-up universitari sono organismi di diritto privato aventi come scopo l’impiego, in chiave imprenditoriale, dei risultati della ricerca dell’università al fine di sviluppare prodotti o servizi di carattere innovativo. In termini giuridici, si tratta di società neo costituite aventi come oggetto sociale preminente l’utilizzazione dei risultati della ricerca universitaria.
Le modalità per proporre, partecipare e assumere responsabilità formali in società aventi caratteristiche di spin-off o start-up sono definite dal decreto n. 168 del 10 agosto 2011 emanato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il percorso del programma SPIN prevede due fasi:
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nella prima, 250 realtà parteciperanno a un innovativo programma di sviluppo imprenditoriale digitale con l’assegnazione di un tutor, l’accesso ad una piattaforma di servizi, l’utilizzo di un tool di self-assessment, un report sul posizionamento competitivo, l’accesso a iniziative di networking e di Open Innovation;
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nella seconda, le migliori 50 imprese selezionate da Invitalia accederanno a un’edizione dedicata del percorso ELITE, con una serie di servizi per strutturarsi sui temi di strategia e business planning, organizzazione e governance.
SETTORE AGROALIMENTARE – DAL 1° NOVEMBRE IN VIGORE IL RIORDINO DEL SISTEMA DI CONTROLLO
E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 17 ottobre 2019, il decreto legislativo 4 ottobre 2019, n. 116, recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 74, recante riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA e per il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare, in attuazione dell’articolo 15, della legge 28 luglio 2016, n. 154”.
Il provvedimento – in vigore dal 1° novembre 2019 – si compone di tre articoli e reca, appunto, disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 21 maggio 2018, n.74.
Il nuovo decreto, oltre riorganizzare l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), riordina il sistema dei controlli nel settore agroalimentare.
In particolare, come previsto dall’art. 2 del suddetto decreto, le funzioni già attribuite ad Agecontrol S.p.a., relative all’esecuzione di controlli di qualità su prodotti ortofrutticoli freschi sia nel mercato interno che nell’import/export, oltre che alle verifiche istruttorie, contabili e tecniche nell’agroalimentare, nei comparti interessati dagli aiuti comunitari, vengono attribuite al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che le esercita attraverso la SIN S.p.a. – Sistema Informativo Nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura.
DECRETO FISCALE – UN ULTERIORE AGGRAVIO BUROCRATICO PER LE IMPRESE EDILI
Il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre scorso ha approvato il decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili, collegato alla Manovra 2020.
“Un ulteriore aggravio burocratico e un pesante drenaggio di risorse ai danni delle imprese quello previsto dal decreto fiscale”, denuncia, tra gli altri, ANAEPA-Confartigianato Edilizia.
La misura prevede, infatti, che, in tutti i casi in cui un committente affidi a un’impresa l’esecuzione di un’opera, il versamento delle ritenute fiscali per i lavoratori impiegati in quell’appalto venga effettuato direttamente dal committente stesso, a cui l’appaltatore o subappaltatore deve anticipare le somme. In tal modo si chiede alle imprese di sottrarre propria liquidità senza peraltro poter utilizzare la compensazione con i rispettivi crediti fiscali.
“Ancora una volta, quindi, per combattere l’evasione fiscale si scelgono strumenti che mettono a rischio il fragile equilibrio finanziario delle imprese, già pesantemente danneggiate dall’introduzione dello split payment. Senza considerare che il meccanismo disegnato dalla norma costituisce un capolavoro di complicazione burocratica nella gestione amministrativa dell’appalto, mettendo così a rischio l’esecuzione dell’intera opera”.
Si chiede, quindi, “un immediato ritiro della misura iniqua e dannosa che, così come formulata, punisce anche gli operatori sani del settore mettendone a rischio la sopravvivenza”.
CARTELLE ESATTORIALI – TERMINI DI PRESCRIZIONE – NUOVO INTERVENTO DELLA CASSAZIONE
1) Per l’attività amministrativa di riscossione vale, come regola generale, il termine ordinario della prescrizione, nell’ambito di una procedura (di discarico per inesigibilità) del pari di natura pacificamente amministrativa.
Lo sostiene la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 24106/2019, depositata il 27 settembre 2019.
Come precisato dalla giurisprudenza – si legge nell’ordinanza – la procedura di discarico per inesigibilità di quote di imposta, di cui agli artt. 19 e 20 del d.lgs. n. 112 del., 1999, ha carattere meramente amministrativo e riguarda esclusivamente il rapporto giuridico di dare-avere intercorrente tra il concessionario e l’ente creditore, al fine di accertare se sussista o meno il diritto al rimborso.
Nell’ambito di tale procedura, al comma 6 dell’art. 20, è stata prevista una “norma generale di salvaguardia per l’ente creditore”, stabilendosi che qualora tale ente, nell’esercizio della propria attività istituzionale individui – successivamente al discarico – l’esistenza di significativi elementi reddituali o patrimoniali riferibili agli stessi debitori, può, “a condizione che non sia decorso il termine di prescrizione decennale”, sulla base di valutazioni di economicità e delle esigenze operative, riaffidare in riscossione le somme, comunicando all’agente della riscossione i nuovi beni da sottoporre a esecuzione, ovvero le azioni cautelari o esecutive da intraprendere. In questo caso, l’azione dell’agente della riscossione deve essere preceduta dalla notifica dell’avviso di intimazione previsto dall’art. 50 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602.
2) La questione sulla prescrizione delle cartelle esattoriali ha avuto una definitiva regolamentazione con la sentenza della Cassazione a Sezioni Unite n. 23397/2016 del 17 novembre 2016.
La Corte ha sancito che non esiste un unico termine di prescrizione per le cartelle. Il termine di prescrizione dipende dal tipo di tributo o sanzione richiesto al contribuente con la cartella stessa: per ciascuno di questi infatti è previsto un termine diverso.
Dunque, per stabilire quando si prescrive una cartella esattoriale è necessario leggere il dettaglio degli importi indicati all’interno della cartella stessa e risalire a quali imposte o sanzioni essi si riferiscono.
Laddove la cartella contenga la richiesta di pagamento di importi tra loro eterogenei (ad esempio bollo auto e IMU), ciascuno di questi seguirà il proprio termine di prescrizione; con la conseguenza che la cartella sarà prescritta prima per una parte e dopo per l’altra.
In relazione a ciascun singolo tributo, i termini di prescrizione delle cartelle di pagamento sono i seguenti:
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Irpef: 10 anni; Iva: 10 anni; Ires: 10 anni; Irap: 10 anni; Imposta di bollo: 10 anni; Imposta di registro: 10 anni; Imposta catastale: 10 anni; Imposta sugli apparecchi audiovisivi (cosiddetto Canone Rai): 10 anni; Contributi Camere di Commercio: 10 anni; Tosap: 10 anni; Imu: 5 anni; Tasi: 5 anni; Tari: 5 anni; Contributi Inps: 5 anni; Contributi Inail: 5 anni; Contravvenzioni stradali (cosiddette multe stradali): 5 anni; Sanzioni amministrative: 5 anni; Bollo auto: 3 anni.
TESSERAMENTO 2019 – AVVISO AGLI ASSOCIATI
Si avvisano i Signori soci che, presso gli uffici Confartigianato di Cosenza, Castrovillari, Amantea e Corigliano Rossano, è possibile ritirare la tessera per l’anno 2019, unitamente all’attivazione di ConfApp, l’applicazione per smartphone di Confartigianato Imprese, con tutte le notizie, settore per settore, di carattere nazionale, regionale e provinciale; in quest’ultimo caso, quelle pubblicate quotidianamente da Confartigianato Cosenza.
CONFAPP, L’APPLICAZIONE DI CONFARTIGIANATO COSENZA DISPONIBILE PER IOS E ANDROID
Semplice, intuitiva e ad alto tasso d’innovazione. È ConfApp, l’applicazione per dispositivi mobili di Confartigianato Cosenza, con le notizie, gli eventi, le informazioni tecniche e le opportunità riservate agli imprenditori associati. Tutto il mondo della piccola e media impresa sempre a portata di mano ed estremamente semplice da utilizzare.
Una volta scaricata l’app, si viene profilati secondo la propria attività. Questa selezione consente all’applicazione di fornire le informazioni più utili all’associato, con riferimento al settore di appartenenza, garantendo, attraverso il proprio smartphone, tutte le informazioni occorrenti per essere sempre aggiornati.
Per l’installazione della suddetta applicazione, basterà contattare gli uffici dell’Associazione, che seguiranno l’associato in ogni passaggio.
A quel punto, l’imprenditore potrà avere le informazioni del proprio settore e della propria Associazione, con le notizie, gli eventi e gli appuntamenti che più lo interessano, potendo accedere, inoltre, al servizio settimanale del TG ONLINE di Confartigianato.
Un ulteriore passo di Confartigianato Cosenza, quindi, verso un futuro sempre più tecnologico ed innovativo al servizio delle imprese, fatto di personalizzazione delle informazioni e di servizi offerti agli imprenditori.
Per informazioni contattare gli uffici di Confartigianato Imprese Cosenza: per il comprensorio di Cosenza (Tel. 0984/73955) – Per il comprensorio di Castrovillari (Tel. 0981/27143) – Per il comprensorio di Paola (Tel. 0982/640539) – Per il comprensorio di Corigliano Rossano (Tel. 0983/040103).