Il Registro delle Opposizioni è entrato in funzione il 27 luglio 2022, un nuovo strumento a tutela della privacy dei cittadini. Lo scorso 29 marzo venne pubblicato in Gazzetta Ufficiale la volontà del Governo di estendere il Registro anche ai cellulari.
Questo strumento darà quindi la possibilità a chiunque di chiudere una volta per tutte con il telemarketing selvaggio, con una nuova procedura di registrazione semplificata.
Il portale ufficiale darà la possibilità al cittadino di registrarsi in forma gratuita, per chiedere di annullare i consensi all’utilizzo dei propri dati da parte degli operatori. Da oggi infatti gli operatori dovranno costantemente consultare il registro per non incappare in multe assai pesanti.
Il Registro era già predisposto per telefoni fissi e indirizzi postali, ma non del tutto completo e funzionante.
Con l’iscrizione al registro delle opposizioni cellulari, verranno revocati tutti i precedenti consensi espressi in fase di registrazione ai numerosi servizi ai quali si hanno dato approvazione.
Esistono tre modalità per iscriversi:
Online dal portale compilando un modulo.
Telefonando al numero verde 800 957 766 da telefono fisso o al numero 06 429 86 411 da cellulare.
Email compilando un modulo da inviare poi alla mail ufficiale di iscrizione del Registro.
Dal sito ufficiale del registro delle opposizioni se non si è già iscritti, basterà comunicare il proprio numero di telefono, con una verifica successiva con i sistemi del Registro.
La richiesta verrà elaborata nell’arco di 24 ore e attivo in 15 giorni per il marketing telefonico e 30 giorni per quello postale.
Così facendo si estenderà anche l’annullamento dei consensi per la cessione dei propri dati a servizi terzi, scegliendo anche in modo selettivo, quali operatori bloccare.
Tutte le società di telemarketing avranno l’obbligo mensile di consultare le liste dei numeri presenti sul Registro, prima dell’avvio di una qualsiasi campagna promozionale.
Nel caso in cui l’utente dovesse continuare a ricevere chiamate indesiderate, potrà fare reclamo tramite portale del Garante della Privacy.