BONUS EDILIZIA – Un altro risultato di Confartigianato: l’Agenzia delle Entrate ‘fa luce’ sulla gestione dei crediti
Dall’Agenzia delle Entrate arrivano finalmente i chiarimenti tanto sollecitati da Confartigianato per sgombrare il campo da incertezze sulla gestione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi.
L’Agenzia ha infatti emanato una circolare che fa luce sulle modifiche introdotte dal Decreto legge Aiuti bis in materia di solidarietà passiva del cessionario o fornitore che acquisisce crediti d’imposta che scaturiscono dai bonus edilizi.
“Confartigianato – sottolinea il Presidente Marco Granelli – giudica la circolare un altro risultato della battaglia in cui la Confederazione è impegnata da mesi per sollecitare al Governo risposte risolutive per sbloccare i crediti incagliati delle imprese che hanno concesso lo sconto in fattura e, più in generale, per garantire maggiori certezze agli operatori e di conseguenza assicurare la ripartenza del ‘mercato’ dei crediti fiscali”.
La circolare è il frutto dell’interlocuzione condotta da Confartigianato con l’Agenzia delle Entrate in merito a quanto previsto dal Dl Aiuti bis che ha limitato la responsabilità solidale del cessionario o fornitore che ha concesso lo sconto in fattura ai soli casi di dolo o colpa grave. L’Agenzia fornisce chiarimenti che fanno luce sui corretti comportamenti che gli operatori, a cominciare dalle banche, devono adottare per evitare contestazioni in merito ad una eventuale loro responsabilità solidale.
L’Agenzia afferma che il dolo ricorre quando il cessionario è consapevole dell’inesistenza del credito, mentre la colpa grave ricorre “quando il cessionario abbia omesso, in termini “macroscopici”, la diligenza richiesta, come, ad esempio, nel caso in cui l’acquisto dei crediti sia stato eseguito in assenza di documentazione richiesta a supporto degli stessi”.
Confartigianato giudica particolarmente importante, al fine di rendere concreta la possibilità di cedere i crediti da parte delle banche ai propri correntisti titolari di partita IVA, la precisazione che i cessionari non sono tenuti ad effettuare la medesima istruttoria già svolta dalla banca a condizione che la banca cedente consegni al correntista-cessionario tutta la documentazione idonea a dimostrare che la stessa ha osservato la necessaria diligenza. Viene chiarito che la cessione dei crediti ai correntisti libera “capacità fiscale” in capo alle banche che potranno ritornare ad operare sul mercato.
Altrettanto importanti le indicazioni sollecitate da Confartigianato su come correggere gli errori commessi nella compilazione della comunicazione per l’esercizio dell’opzione per la cessione del credito relativo alla detrazione spettante in relazione agli interventi edilizi o per il cosiddetto “sconto sul corrispettivo”.
E’ stata riconosciuta la possibilità di avvalersi della “remissione in bonis” da parte di chi, avendo tutti i requisiti richiesti dalla norma per beneficiare della detrazione fiscale, non ha presentato la comunicazione di opzione relativa alle spese sostenute entro i termini ordinari, vale a dire il 16 marzo dell’anno successivo al sostenimento della spesa.
WELFARE – Verso il primo ok del Governo al ddl delega sulla non autosufficienza
Dal 21 al 24 settembre si è svolto a Bari il XVI Itinerario Previdenziale, organizzato da Itinerari Previdenziali, sul tema ‘Torna l’inflazione e inizia il tapering monetario: quali conseguenze per i patrimoni istituzionali?’. Alla quarta sessione dei lavori, moderati dal professor Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, è intervenuto, in qualità di Presidente di Welfare Insieme, il Segretario di Anap Confartigianato Persone Fabio Menicacci il quale si è confrontato con i rappresentanti delle parti sociali su ‘Invecchiamento e bassa crescita: la necessità di un moderno Welfare complementare’.
Menicacci ha sottolineato che “oggi, purtroppo, circa 8 milioni di lavoratori di aziende da 1 a 9 dipendenti sono esclusi dalla previdenza complementare poiché le attuali norme non aiutano l’artigianato e la piccola e micro impresa a sottoscrivere questa forma di copertura. Così come sono esclusi tutti i titolari di impresa artigiana”.
Nel corso del dibattito è stato sottolineato il grande ruolo che può essere svolto dal welfare aziendale o territoriale e dalla bilateralità affinchè possa essere sviluppata la previdenza complementare.
In tema di sanità obbligatoria e integrativa, Menicacci ha ricordato che purtroppo nulla si sta facendo per la copertura del long term care, vale a dire le formule assicurative contro il rischio di perdita dell’autosufficienza. Ha poi rimarcato che in questi giorni il Patto per la non autosufficienza (di cui Anap Confartigianato Persone fa parte fin dalla costituzione) ha inviato al Governo la sollecitazione ad approvare il testo del Disegno di Legge Delega per la riforma nazionale dell’assistenza agli anziani non autosufficienti che dopo due lunghi anni di lavoro è stato sottoposto all’Esecutivo.
Nelle conclusioni del confronto, è intervenuto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministro Roberto Garofoli il quale ha rassicurato che il testo del Ddl Delega sulla non autosufficienza verrà approvato dall’attuale Governo prima dell’insediamento del nuovo Esecutivo affinche possa essere discusso nella nuova legislatura senza disperdere il lavoro svolto finora.
STUDI – Verso il freddo inverno del gas. L’analisi sulla gas-economy di Confartigianato su IlSussidiario.net
I paesi dell’Unione europea stanno articolando una reazione alla guerra dei prezzi dell’energia eccessivamente frammentata e poco efficace per vincere la straordinaria sfida in atto.
Le difficoltà di coordinamento degli interventi europei, nella giornata del Consiglio europeo di Praga dove si discuterà del tetto del prezzo del gas, e alcuni tratti della gas economy in Italia, sono presentati nell’articolo Emergenza Italia/ Dalla Libia ai prezzi, tutti i numeri che ci lasciano senza gas a firma di Enrico Quintavalle, pubblicato oggi su IlSussidiario.net.
Dopo l’accordo sulla solidarietà energetica franco-tedesca dello scorso 5 settembre, la Germania ha annunciato un intervento di 200 miliardi di euro per stabilizzare i prezzi dell’energia, pari al 5,6% del PIL (qui il confronto internazionale di Bruegel aggiornato al 21 settembre). La minore pressione dei costi per le imprese tedesche determina uno squilibrio per la concorrenza, generando un vantaggio competitivo rispetto al sistema manifatturiero italiano; come dichiarato dal Presidente del Consiglio Draghi una risposta congiunta alla crisi energetica permette “di evitare pericolose e ingiustificate distorsioni del mercato interno”.
Una posizione, quella italiana, sostenuta dai Commissari europei Breton e Gentiloni ma che registra la contrarietà di Germania e Olanda. L’Europa, inoltre, fatica a trovare una posizione comune per un tetto al prezzo del gas. Dopo una richiesta alla Commissione europea di un price cap di 15 paesi dell’Unione europea, tra cui Italia, Francia e Spagna, nel Consiglio europeo dell’energia del 30 settembre non è stata trovata una sintesi, che sarà difficile da individuare anche nel Consiglio europeo informale del 7 ottobre.
Gas-economy – Nella prospettiva invernale l’Italia potrebbe subire possibili razionamenti del gas – tra ottobre e marzo mediamente si concentra il 63,1% della domanda – associati ad ulteriori spinte di prezzo. Nel frattempo l’Italia ha anticipato a fine settembre rispetto alla scadenza di fine autunno il raggiungimento del target del 90% degli stoccaggi di gas. Lo spazio di stoccaggio è di circa 13,1 miliardi di metri cubi di gas, a cui si aggiungono 4,6 miliardi di riserve strategiche.
Nel caso di una interruzione completa delle forniture di gas dalla Russia a partire da ottobre, la Nota di aggiornamento al DEF 2022 prevede un ulteriore aumento del 20% dei prezzi dell’energia e una riduzione della crescita del PIL rispetto allo scenario di base di 0,2 punti percentuali nel 2022 e di 0,5 punti percentuali nel 2023.
La bolla dei prezzi – Il cruscotto dei prezzi delinea un quadro drammatico per i costi del gas di imprese e famiglie. Dopo il picco di agosto, il prezzo europeo del gas (TTF) a settembre risulta più che triplicato (+207,5%) rispetto un anno prima. Ad agosto 2022 il prezzo alla produzione di gas sale del 212,5% su base annua mentre quello a settembre al consumo cresce del 60,3%, ma con una previsione di incrementi fino al 100% per l’ultimo trimestre dell’anno.
La dipendenza dal gas – L’Italia affronta il difficile inverno 2022-2023 con una elevata dipendenza dal gas, combustibile che contribuisce per il 40,9% del totale delle fonti energetiche e per il 52,9% della generazione elettrica (ultimi dodici mesi a giugno 2022), quest’ultima quota ampiamente superiore al 14,0% della Germania e il 6,6% della Francia.
Negli ultimi dodici mesi ad agosto 2022, la domanda del gas in Italia è pari a 75,3 miliardi di metri cubi, di cui solo il 4,4% è coperto dalla produzione nazionale, un apporto più che dimezzato rispetto all’11,5% di dieci anni prima.
Le importazioni di gas sono pari a 74,6 miliardi di metri cubi (ultimi dodici mesi a agosto 2022), di cui 62,9 miliardi, pari all’84,3%, sono via gasdotto, mentre il restante 15,7% si riferisce a gas naturale liquefatto (GNL) diretto ai terminali di ricevimento e rigassificazione di Panigaglia, Cavarzere e Livorno. Nei primi otto mesi del 2022 le importazioni sono salite del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2021, aumento completamente determinato dal +26,7% dell’import di GNL mentre registra una ‘crescita zero’ il flusso in ingresso attraverso i gasdotti. Il maggiore acquisto di gas naturale liquido – i principali fornitori sono il Qatar e gli Stati Uniti – rappresenta un contributo alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
Secondo i dati del Mite, via gasdotto, nei primi otto mesi del 2022 scendono del 39,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente i flussi di gas immessi a Tarvisio provenienti dalla Russia, mentre calano del 28,6% quelli immessi a Gela provenienti dalla Libia. In contro bilanciamento, sono quintuplicate (+412,1%) le immissioni provenienti da Olanda e Norvegia in ingresso a Passo Gries, mentre salgono del 61,3% quelle dall’Azerbaigian, attraverso il TAP e con immissione a Melendugno; in salita (+7,3%) anche le importazioni immesse a Mazara del Vallo provenienti dall’Algeria, che nel 2022 diventa il primo partner dell’Italia per le forniture di gas.
EVENTI – A Match Point Confartigianato si conferma la ‘bussola’ per guidare le Mpi nel mondo nuovo
Le Associazioni di rappresentanza come Confartigianato rappresentano la ‘bussola’ indispensabile per orientare gli imprenditori e aiutarli ad affrontare le incognite e le contraddizioni di un mondo nuovo, scosso dagli effetti della pandemia e ora dalle conseguenze della guerra nel cuore dell’Europa.
E’ l’indicazione emersa dalla seconda edizione di ‘Match Point – Nuova energia per il Paese’, due giorni di intenso approfondimento e dibattito organizzati il 3 e 4 ottobre a Roma da Confartigianato.
Oltre 200 rappresentanti del Sistema Confederale provenienti da tutta Italia si sono confrontati con esperti, docenti universitari, stakeholder, con l’obiettivo di individuare i possibili percorsi di un nuovo sviluppo.
“I profondi e traumatici cambiamenti che stiamo vivendo – ha detto in apertura dei lavori il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – ci impongono nuove e grandi responsabilità. Sentiamo il dovere di adeguare la nostra strategia associativa ad un contesto che muta repentinamente ed esige nuove risposte di rappresentanza e di servizio. Dobbiamo costruire ‘mappe di navigazione’ per condurre gli imprenditori in un percorso complesso, consapevole dei rischi ma anche delle opportunità, e che punti ad un ancoraggio sicuro”.
Per Massimiliano Valerii, Direttore generale del Censis, un punto fermo del nuovo mondo che ci aspetta nel prossimo decennio è rappresentato proprio dalle imprese ‘a valore artigiano’, indicate come determinanti per creare occupazione, riattivare la domanda interna, contribuire a uno sviluppo sostenibile ed inclusivo, creare Pil ‘sociale’, garantendo la vitalità, la qualità della vita, il benessere sociale dei territori.
Potranno realizzare questi obiettivi se accompagnate da un’Organizzazione come Confartigianato chiamata a tenere saldo il timone del ‘valore artigiano’ negli scenari descritti da Paolo Magri, Vicepresidente esecutivo di Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), il quale ha sottolineato che “nulla tornerà come prima. Dobbiamo prepararci a profondi cambiamenti geopolitici a livello globale. Ma occorre resistere e prepararsi a cogliere anche le opportunità positive dalle tante cose che cambieranno”.
“Per gestire questa delicata fase economica occorre agire sulle leve delle risorse economiche nazionali puntando – ha spiegato Veronica De Romanis, docente di Politica economica europea all’Università Luiss di Roma – sul completamento del Pnrr, sulle riforme, sulla ricomposizione della spesa pubblica, sulla capacità di rendere sostenibile il nostro debito pubblico, selezionando gli interventi più utili per favorire la capacità produttiva e una crescita inclusiva”.
Anche Federico Testa, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università di Verona, ha sottolineato l’importanza delle Associazioni di rappresentanza delle imprese per affrontare l’emergenza energetica con soluzioni a misura di MPI. Efficienza è la parola d’ordine indicata da Testa per accompagnare gli imprenditori, che da soli non possono farcela, nelle nuove scelte per abbattere i costi, diversificare le fonti di approvvigionamento, individuare gli incentivi, puntare su energie rinnovabili e modalità di autoproduzione come le comunità energetiche.
La coesione, la disponibilità a fare squadra e a creare relazioni di fiducia e di qualità per essere competitivi è anche la ‘ricetta’ proposta da Leonardo Becchetti, docente di Economia politica all’Università Tor Vergata di Roma.
Di alleanza tra banche e imprese ha parlato Antonio Patuelli, Presidente dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana) il quale non ha avuto remore nel sollecitare un nuovo Pnrr esclusivamente energetico per affrontare l’emergenza del caro-bollette che – ha detto – non si risolve con le pur apprezzabili misure dei Decreti Aiuti varati dal Governo. Va ridotta la pressione fiscale sui consumi di energia delle imprese e, sul fronte della liquidità per le imprese, Patuelli ha rilanciato l’appello, condiviso con Confartigianato, per una nuova moratoria, un allungamento dei tempi per la restituzione dei ratei dei mutui e dei prestiti.
L’esito delle elezioni e le prospettive del prossimo Esecutivo sono state analizzate da Roberto D’Alimonte, politologo ed esperto di sistemi elettorali, secondo il quale servono riforme istituzionali che diano vita ad una forma di governo e a un sistema elettorale capaci di assicurare al Paese stabilità e durata per un’intera legislatura.
Alessandro Rosina, docente di Demografia all’Università Statale di Milano, ha affrontato uno dei temi cruciali per il futuro dell’Italia: il progressivo invecchiamento della popolazione unito alla denatalità che provocano il degiovanimento, fenomeno che vede il nostro Paese con la popolazione meno giovane in tutta l’Unione europea. “Contro questi squilibri demografici – ha detto Rosina – mancano politiche efficaci e di questo passo rischiamo il declino a causa della carenza di giovani qualificati nel mercato del lavoro”.
Un’emergenza approfondita anche da Eugenio Gotti, esperto di politiche attive del lavoro e formazione, il quale ha messo in evidenza il mismatch tra il sistema educativo e il mondo delle imprese, con la crescente difficoltà di reperimento di manodopera qualificata. Oggi – ha aggiunto – le competenze green e digitali sono richieste trasversalmente in tutti i settori ed è necessario puntare su politiche attive per innalzare la qualificazione del lavoro in relazione alla domanda sempre più esigente da parte del sistema imprenditoriale.
Di qualità del lavoro ha parlato Michele Tiraboschi, docente di diritto del lavoro all’Università di Modena e Reggio Emilia. Tiraboschi ha richiamato la responsabilità delle Organizzazioni come Confartigianato nel restituire valore culturale al lavoro. “25 anni di riforme del lavoro – ha detto – non hanno portato grandi risultati. Bisogna ripartire dal ruolo delle rappresentanze imprenditoriali per rilanciare l’identità e la qualità del lavoro in rapporto ai nuovi bisogni della società e dell’economia”.
Ermete Realacci, Presidente di Symbola, ha insistito sull’importanza del compito di Confartigianato nel favorire la transizione green delle piccole imprese. La crisi energetica – ha detto – può essere un’opportunità per innovare processi e prodotti degli artigiani e dei piccoli imprenditori che sono già protagonisti dell’economia circolare ed esprimono la sintesi tra cultura, territori, comunità, vale a dire la formula vincente del made in Italy.
Anche il welfare è terreno per un nuovo protagonismo dell’associazionismo d’impresa, secondo quanto indicato da Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo, il quale ha sottolineato che occorre superare la logica prestazionale per investire sui legami, sulla fiducia, sulle reti di comunità, sull’integrazione tra settori per offrire risposte efficaci alle nuove esigenze dei cittadini e delle famiglie.
MEDIA – Il Presidente Granelli a Tgcom24: “Europa sia coesa per affrontare emergenza del caro-energia”
Serve un’Europa coesa e determinata ad affrontare con misure efficaci l’emergenza del caro-energia che colpisce le imprese e i cittadini dei Paesi dell’Ue.
Lo ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Marco Granelli intervistato da Tgcom 24.
Granelli ha poi insistito sulla necessità di accompagnare l’attuazione del Pnrr con le riforme indispensabili per restituire certezze alle aziende e fiducia ai consumatori. A cominciare proprio dalla riforma strutturale delle bollette per ridurre la pressione fiscale che pesa maggiormente sui consumi delle piccole imprese.
IMPRESE DEMANIALI – Al SUN di Rimini Confartigianato riapre il dibattito sul rinnovo delle concessioni
A un passo dall’insediamento del nuovo Governo, a cui spetterà il compito di mettere la parola fine al rischio di svendita delle nostre spiagge, Confartigianato Imprese Demaniali ha organizzato il Convegno dal titolo ‘“Certezze e ed equità, le nuove regole non tradiscano le imprese” che affronterà il tema di massima attualità del rinnovo delle concessioni demaniali marittime e costituirà un’occasione importante per riaffermare le istanze prioritarie a salvaguardia del settore, in vista della ripresa del dibattito politico sulla definizione della Legge di riordino in materia che sarà oggetto dei lavori del nuovo Parlamento.
L’iniziativa si svolgerà a Rimini, nell’ambito della Manifestazione fieristica SUN Beach&Outdoor Style, mercoledì 12 ottobre 2022, alle ore 13, presso l’Auditorium Sisto Neri.
All’evento interverranno autorevoli esponenti del mondo politico-istituzionale e degli enti locali.
Confartigianato Imprese Demaniali sarà presente al SUN anche con uno stand istituzionale (Padiglione B4 – stand 4), un importante punto di contatto con i visitatori di questa fiera che rappresenta la ventrina più completa in Italia per l’intera filiera del settore.
Gli associati a Confartigianato possono richiedere un ticket omaggio per accedere alla manifestazione fieristica inviando una mail all’indirizzo marketing@spiaggiarimini.net