A 800 anni dal primo Presepe voluto da San Francesco a Greccio, la statuina del Presepe 2023 di Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti rappresenta la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Quest’anno la statuina rappresenta, attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista, il passaggio di competenze tra le generazioni.
Le statuine sono state distribuite ai Vescovi della provincia di Cosenza: Arcivescovo Monsignor Giovanni Checchinato, Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano; Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise, Arcidiocesi di Rossano-Cariati; Vescovo Monsignor Stefano Rega, Diocesi di San Marco Argentano-Scalea; Vescovo Monsignor Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano Allo Jonio; Vescovo Monsignor Donato Oliverio, Eparchia di Lungro.
Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia.
Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti” vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.
La statuina è stata donata a Papa Francesco, il 6 novembre scorso, durante l’incontro “I bambini incontrano il Papa – Impariamo dai bambini e dalle bambine”, svoltosi nell’Aula Paolo VI e il 21 novembre, in occasione dell’Assemblea di Confartigianato, al presidente della CEI cardinal Matteo Zuppi.
Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra.
Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, quest’anno la statuina rappresenta attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni.