EDILIZIA: Convegno “Edilizia e Infrastrutture in Calabria: prospettive e opportunità” – Resort Altafiumara di Villa San Giovanni (RC), 4 ottobre 2024 ore 15.00
Si terrà il 4 ottobre 2024 con avvio dalle ore 15 presso il Resort Altafiumara Villa San Giovanni (RC), il convegno dal titolo “Edilizia e Infrastrutture in Calabria: prospettive e opportunità”.
L’evento sarà incentrato su: disamina dello stato di salute dell’edilizia calabrese, provvedimenti e normative, novità PNNR, opportunità di lavoro, legalità e sicurezza, con particolare attenzione alle opportunità per le nostre imprese tra cui l’accordo di recente sottoscrizione tra Confartigianato e Società Autostrade.
L’ evento ospiterà il Presidente Nazionale di Anaepa Confartigianato Stefano Crestini e il Segretario Nazionale Daniela Scaccia, nonché tutti i membri della giunta esecutiva nazionale.
Per informazioni e per il programma completo della manifestazione telefonare al numero unico provinciale: 0984/73955.
COMUNICAZIONE: APP GRATUITA PER GLI ASSOCIATI
Si comunica che la scrivente Associazione ha approntato una nuova App, utilizzabile su smartphone, attraverso la quale trasmettere in tempo reale tutti gli aggiornamenti relativi ai diversi settori di appartenenza degli associati e dei loro professionisti di riferimento.
L’attivazione della suddetta applicazione, assolutamente gratuita, può essere richiesta telefonando al n° unico provinciale di Confartigianato Imprese Cosenza 0984/73955 o recandosi di persona ai nostri sportelli.
DANNI CATASTROFALI: CONFARTIGIANATO “Prorogare l’entrata in vigore dell’obbligo assicurativo per le imprese”
Confartigianato intervenuta ni giorni scorsi al Tavolo delle assicurazioni sui rischi catastrofali convocato dal Mimit, ha chiesto la proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo, a carico delle imprese, di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei rischi provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali.
La proroga, infatti, si rende necessaria per definire le linee contenute nella Legge di Bilancio per il 2024 e colmare le incertezze del testo nonché per mettere le imprese nelle condizioni di sottoscrivere in piena consapevolezza polizze efficaci a costi che tengano effettivamente conto del principio di mutualità del rischio, con condizioni di polizza stabilite a cui le compagnie di assicurazione devono attenersi per determinare le coperture e per fissare il premio, serve anche un portale simile a quello per l’energia, sul quale le imprese potranno confrontare le offerte e verificare i prezzi in maniera trasparente.
Genera molta confusione anche la classificazione delle tipologie di manifestazioni catastrofali: inondazioni, esondazioni, frane e terremoti, non bastano perché oggi sono sempre più frequenti fenomeni come le grandinate, i colpi di vento, le trombe d’aria, le mareggiate che in un ambito di copertura assicurativa obbligatoria non possono essere lasciati fuori.
Inoltre si chiede di esentare i premi dall’imposizione fiscale del 22,25%”.
LAVORO: Introvabili 828mila lavoratori green: carenza personale frena transizione ‘verde’ di Pmi
Le piccole imprese sono sempre più ‘verdi’ e impegnate a ridurre l’impatto delle proprie attività. Ma sul fronte della disponibilità di personale, le Pmi faticano a trovare 828.310 lavoratori con elevate competenze green, vale a dire il 51,9% del totale della manodopera richiesta con queste caratteristiche.
Lo evidenzia una rilevazione che Confartigianato ha presentato durante la 20° edizione della convention ‘Energies and Transition Confartigianato High School’, organizzata in collaborazione con i suoi Consorzi energia Caem, CEnPI, Multienergia.
Secondo lo studio di Confartigianato, la carenza di personale specializzato frena la transizione green delle aziende anche in Europa. Infatti il 38,9% delle Pmi dell’Ue indica che la scarsità di competenze green impedisce all’impresa di essere più sostenibile per l’ambiente, con un’accentuazione per Francia (44,9%) e Italia (42,9%) rispetto a Germania (39,4%) e Spagna (34,8%).
E proprio in Italia, lo scorso anno i piccoli imprenditori non sono riusciti a trovare il 51,9% di 1.596.220 lavoratori esperti di risparmio energetico e di riduzione dell’impatto ambientale di cui prevedevano l’assunzione.
Il fabbisogno di personale con competenze green è più alto tra le piccole imprese: riguarda il 45,8% dei lavoratori richiesti, oltre dieci punti in più rispetto al 35% delle imprese medio-grandi.
A livello settoriale, la difficoltà di reperimento di personale maggiormente qualificato in tematiche ambientali è più alta nelle costruzioni, con il 62%, seguite dal manifatturiero (53,1%) e servizi (49,7%).
“Non possiamo permetterci – sottolinea Marco Granelli, Presidente di Confartigianato – di lasciare scoperti centinaia di migliaia di posti di lavoro fondamentali per aumentare il tasso di occupazione, soprattutto giovanile, e strategici per costruire il futuro green del Paese. La transizione energetica e ambientale si realizza anche con nuove politiche formative, con un rapporto più stretto tra scuola e imprese, per preparare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro con le competenze adatte e a rispondere alle nuove esigenze delle imprese sempre più orientate alla tutela dell’ambiente”.
CLIMA – Italia peggiore in Ue per danni da cambiamenti climatici: 50 mld in 10 anni
L‘Italia è al primo posto tra i 27 Paesi dell’Unione Europea per i maggiori danni economici causati da eventi meteorologici estremi: nel decennio 2013-2022 hanno raggiunto la cifra di 50 miliardi di euro, con una media annua di 5 miliardi di euro. Con un impatto di 284 euro per abitante nel 2022, il nostro Paese supera di gran lunga la media UE di 117 euro pro capite. Questo significa che ogni cittadino italiano sopporta un peso economico 2,4 volte maggiore rispetto alla media europea.
L’allarme è stato lanciato da Confartigianato in occasione della 20° edizione della Convention ‘Energies and Transition Confartigianato High School’, organizzata in collaborazione con i suoi Consorzi energia Caem, CEnPI, Multienergia.
La rilevazione effettuata da Confartigianato sui più recenti dati Eurostat e Istat mette in evidenza anche una crescente preoccupazione per gli effetti dei cambiamenti climatici. Nel 2023 il 58,8% della popolazione italiana ha espresso timori per il riscaldamento globale, rispetto al 40,7% dei cittadini preoccupati per il climate change nel 2013.
L’alta esposizione dell’Italia ai rischi climatici è aggravata dalla scarsa manutenzione e riduzione delle infrastrutture destinate alla difesa del territorio. Nel decennio 2009-2019, gli investimenti pubblici per opere a tutela del territorio in rapporto al PIL si sono dimezzati, per tornare a salire dal 2021, anche grazie al sostegno del PNRR. La spesa di 11,2 miliardi di euro nel 2022 è comunque pressoché pari a quella del 2003 (11,1 miliardi), evidenziando una mancanza di progressi significativi.
Tra le ‘falle’ delle nostre infrastrutture quella del sistema idrico è tra le più eclatanti. Su 8 miliardi di metri cubi di acqua immessi nelle reti comunali, ben 3,4 miliardi (42,4%) vengono dispersi, un volume superiore all’acqua erogata per l’intero Centro-Nord (3,2 miliardi di metri cubi). Le perdite variano a livello territoriale: dal 33,5% nel Nord-ovest al 51,9% nelle Isole, dove la crisi idrica estiva del 2024 è stata particolarmente acuta. Le regioni con le perdite idriche più elevate sono Basilicata (65,5%), Abruzzo (62,5%), Molise (53,9%), Sardegna (52,8%), Sicilia (51,6%), Campania (49,9%), Umbria (49,7%), Calabria (48,7%) e Lazio (46,2%).
“Non c’è più tempo da perdere. Bisogna attuare subito – sostiene il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – prevenzione idrogeologica che affronti in maniera strutturale le fragilità del territorio italiano in cui sono radicate le nostre imprese. L’obbligo di assicurazione anti-calamità è un ulteriore costo per gli imprenditori e non risolve il problema a monte, vale a dire la carenza di interventi di sistemici e coordinati per migliorare la gestione delle risorse naturali e riqualificare le aree a rischio. Dalle indispensabili risposte all’emergenza bisogna passare all’utilizzo delle risorse del Pnrr per azioni di tutela dell’ambiente, con la messa in sicurezza delle zone colpite dal dissesto idrogeologico, la realizzazione di opere e infrastrutture adeguate, la manutenzione ordinaria con controlli costanti per verificare tenuta ed efficienza. In tutto questo, le piccole imprese possono svolgere un decisivo ruolo di ‘sentinelle’ del territorio”.
ENERGIA: Confartigianato: ‘A Mpi caro-energia costa 11,8 miliardi in più rispetto a Ue’
Il caro-energia pesa sulla competitività delle imprese italiane. Lo scorso anno le nostre Mpi hanno pagato l’elettricità il 9,9% in più rispetto alla media Ue e, nel biennio 2022-2023, questo gap di prezzo si è tradotto in 11,8 miliardi di euro di maggiori costi rispetto ai competitor europei.
Lo rileva Confartigianato in un’analisi presentata alla 20° edizione dell’annuale convention ‘Energies and Transition Confartigianato High School’, organizzata in collaborazione con i suoi Consorzi energia Caem, CEnPI, Multienergia.
Secondo il rapporto di Confartigianato, la bolletta elettrica delle aziende italiane è tra le più costose d’Europa. Con un prezzo netto medio di 28,44 centesimi/Euro per kWh, siamo al 5° posto tra i paesi dell’Unione Economica e Monetaria (UEM). Paghiamo il 10,1% in più rispetto alla Francia, il 13,4% in più della Germania e il 44,4% in più rispetto alla Spagna.
Confartigianato ha stilato la classifica delle regioni e delle province in cui le imprese hanno subito il maggiore extra-costo per l’energia elettrica rispetto all’Ue nel biennio 2022-2023: in testa c’è la Lombardia con 2.354 milioni, seguita da Veneto (1.224 milioni), Emilia-Romagna (1.199 milioni), Piemonte (990 milioni), Lazio (863 milioni), Toscana (850 milioni), Campania (774 milioni), Sicilia (586 milioni) e Puglia (574 milioni).
“La nostra analisi sul peso della bolletta elettrica per le aziende italiane – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – mostra l’urgenza di interventi di politica energetica su più fronti: diversificazione delle fonti di approvvigionamento, sostegno convinto delle rinnovabili e delle azioni per l’efficientamento e la riqualificazione energetici degli edifici. Confidiamo che gli impegni del Governo per la decarbonizzazione del sistema energetico contenuti nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), trovino presto attuazione anche per incentivare lo sviluppo dell’idrogeno come vettore energetico strategico. Senza trascurare la ricerca sul ‘nucleare pulito’, puntando sulle opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche introdotte con i reattori di nuova generazione”.
MODA: Partecipazione al workshop Artisanal Evolution Milano 28 ottobre 2024
Il prossimo 28 ottobre si terrà a Milano il Workshop “Artisanal Evolution”, organizzato in collaborazione con CSM (Camera degli Showroom di Milano).
L’evento è rivolto alle imprese del Sistema Moda di Confartigianato, offrendo un’opportunità di incontro con i 37 showroom milanesi associati a CSM, con CBI (Camera buyer Italia). Il workshop “Artisanal Evolution” vuole essere un incubatore per le imprese dell’abbigliamento e accessori moda, associate a Confartigianato, finalizzato a promuovere e sviluppare le competenze necessarie alla valorizzazione delle produzioni artigianali di qualità.
Durante il workshop, le aziende partecipanti avranno la possibilità di esporre capi di campionario e di archivio, mettendo in mostra il proprio know-how e le capacità produttive. Verranno selezionate circa 20 aziende artigiane, idonee a prendere parte alle prossime edizioni di Artisanal Evolution 2025, che saranno accompagnata da un percorso di preparazione per presentarsi a Milano con campionari già in linea con il mercato.
Saranno inoltre identificate altre aziende, che, pur non soddisfacendo ancora i requisiti, dimostreranno potenzialità e saranno avviate a un percorso formativo mirato al miglioramento delle loro competenze per le edizioni future.
Le prime 20 aziende selezionate avranno l’opportunità di esporre i propri campionari fin dal primo giorno della Milano Fashion Week e rimanere negli showroom aderenti all’iniziativa per l’intera durata delle campagne vendite, nei seguenti periodi:
15 gennaio – 15 febbraio 2025
20 febbraio – 20 marzo 2025
15 giugno – 15 luglio 2025
20 settembre – 20 ottobre 2025
Negli spazi espositivi di Via Friuli 26 sarà allestito un salone dedicato, con stand preallestiti per facilitare l’incontro tra le aziende, gli Showroom, Camera Buyer Italia ed altri fashion expert, offrendo la possibilità di creare nuovi contatti professionali.
La partecipazione al Workshop “Artisanal Evolution” è gratuita.
Le aziende interessate sono invitate a compilare e inviare la scheda di adesione da richiedere telefonando al numero unico provinciale: 0984/73955, entro il 22 ottobre 2024.