PARLAMENTO – Confartigianato su Ddl Semplificazioni: ‘Stop a burocrazia. La Pa sia alleata delle imprese’
Nei giorni scorsi, in audizione presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato sul disegno di legge Semplificazioni, i rappresentanti di Confartigianato hanno presentato un pacchetto di proposte finalizzate a rendere la Pubblica Amministrazione semplice, efficiente, digitale, ‘alleata’ delle imprese e hanno sottolineato l’importanza di sfruttare le opportunità offerte dal PNRR, che prevede 9,6 miliardi di euro per la digitalizzazione e l’innovazione nella PA.
La Confederazione ha segnalato che soltanto il 34% dei cittadini italiani è soddisfatto dei servizi pubblici, collocando l’Italia al penultimo posto nell’Ue. Inoltre, il 78% degli imprenditori si sente ostacolato da continui cambiamenti normativi, e il 73% lamenta la complessità delle procedure amministrative.
La semplificazione dei rapporti tra Pa e imprese – nelle indicazioni di Confartigianato– deve seguire tre direttrici: digitalizzazione estesa, promuovendo l’interoperabilità delle banche dati pubbliche; standardizzazione dei procedimenti, uniformando la modulistica e gli iter amministrativi; riorganizzazione delle competenze, riducendo il numero di enti pubblici coinvolti nei medesimi procedimenti. In questo modo, il rapporto tra imprese e Pa si semplificherà con una sola istanza, una sola piattaforma informatica, una sola risposta ed un solo controllo.
In particolare, la Confederazione dell’artigianato e delle Mpi ha sollecitato la semplificazione dei regimi amministrativi delle attività artigiane, il chiarimento della normativa sul consumo sul posto di prodotti artigianali, uniformando le regole per tutte le regioni italiane; l’abrogazione dell’obbligo di comunicazione per le imprese che ricevono sovvenzioni e incentivi pubblici; l’aumento della rappresentatività delle Camere di commercio nate da accorpamenti per garantire una governance più adeguata, l’eliminazione delle disparità tra operatori nel settore delle energie rinnovabili per garantire una qualificazione omogenea; il ripristino del pluralismo contrattuale nel nuovo Codice sui contratti pubblici.
La Confederazione ha chiesto che il Disegno di legge venga integrato con queste misure, fondamentali per migliorare il rapporto tra le imprese e l’apparato amministrativo e per raggiungere l’obiettivo di semplificare 600 procedure entro il 2026, come previsto dal PNRR.
LAVORO – Bilateralità artigiana: i numeri di un modello vincente per imprese e lavoratori
Si è svolto il 23 ottobre a Roma l’evento di presentazione del Bilancio Sociale 2023, dal titolo ‘Le prestazioni erogate dalla bilateralità artigiana’, organizzato dall’Ente Bilaterale Nazionale dell’Artigianato (EBNA) e dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA).
L’evento ha fornito una panoramica dettagliata delle attività di EBNA, degli Enti Bilaterali territoriali e dal FSBA, evidenziando l’impatto positivo delle prestazioni su imprese e lavoratori artigiani.
La prima edizione del Bilancio Sociale testimonia l’impegno concreto di EBNA e FSBA per la trasparenza e la responsabilità nei confronti delle istituzioni, delle parti sociali e della società civile. Il rapporto riassume le attività dei 19 Enti Bilaterali regionali e dei 2 Enti delle Province Autonome di Trento e Bolzano, fornendo un quadro completo delle numerose prestazioni messe a disposizione nel 2023 per rispondere alle diverse esigenze del comparto artigiano.
“Questo primo Bilancio Sociale della Bilateralità dell’artigianato – ha dichiarato Riccardo Giovani, Presidente di EBNA e FSBA, direttore Politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato – restituisce alla società civile ed agli stakeholders della Bilateralità del comparto la rappresentazione chiara del positivo impatto che la nostra Bilateralità, attraverso i suoi 19 Enti regionali ed i 2 Enti provinciali di Trento e Bolzano, ha nei confronti delle lavoratrici, dei lavoratori e delle imprese del Territorio. Altrettanto importante è stata, nel 2023, l’attività di sostegno al reddito resa dal Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo dell’Artigianato, che costituisce un esempio importante di ammortizzatore sociale gestito pariteticamente dalle Parti Sociali del Comparto, per fare fronte in maniera mirata e tempestiva alle reali esigenze delle imprese artigiane”.
Il Bilancio Sociale 2023 mette in evidenza un’ampia gamma di prestazioni progettate per rispondere in modo preciso e capillare alle esigenze delle imprese e dei lavoratori artigiani.
Le prestazioni sono state classificate in 27 macro-categorie, riflettendo un approccio capillare e personalizzato che si adatta alle peculiarità dei territori e alle esigenze dei beneficiari.
Gli Enti Bilaterali regionali e delle Province Autonome hanno erogato prestazioni che spaziano dal sostegno al reddito, gestito dal FSBA in caso di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, fino a interventi innovativi per la transizione digitale e ecologica delle imprese. Questo ampio ventaglio di servizi risponde a bisogni concreti e specifici, come le spese legali e amministrative, i contributi per l’acquisto e la ristrutturazione della casa, e il supporto per la mobilità dei lavoratori attraverso abbonamenti ai trasporti pubblici. Alcune tipologie di prestazioni, come quelle legate al caro vita, sono state comuni a livello interregionale, mentre altre hanno risposto a necessità specifiche dei singoli territori, delineando un allineamento tra le esigenze locali e le caratteristiche dell’offerta.
Nel 2023 sono state erogate complessivamente 169.333 prestazioni, di cui 37.150 destinate alle imprese e 132.183 ai lavoratori dipendenti.
Il Bilancio dimostra come la bilateralità riesca ad integrare misure di welfare tradizionale con soluzioni innovative, adattandosi ai cambiamenti del contesto socio-economico.
Per la Presidente Rosa Gentile, Delegata di Confartigianato per la formazione di sistema e l’istruzione, il Bilancio sociale è uno strumento importante, di significato e valore; un’occasione di studio, analisi e riflessione; un ‘documento di riconoscimento’ in cui si evidenzia l’impegno concreto posto a favore della categoria e della coesione sociale.
MODA – Confartigianato: “Cig in deroga importante risposta. Ora necessarie altre misure anti-crisi”
“Dal Governo arriva una prima, importante risposta alle indicazioni di Confartigianato per affrontare le difficoltà delle imprese della moda”. Così il Presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini commenta il provvedimento del Ministero del lavoro, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, che prevede otto settimane di cassa integrazione in deroga nel 2024 per fronteggiare la crisi occupazionale dei dipendenti delle imprese del comparto. Come ulteriore misura di sostegno si prevede che l’integrazione salariale, ordinariamente erogata dal datore di lavoro al dipendente e poi rimborsata dall’Inps, potrà essere pagata direttamente dall’Istituto previdenziale nel caso in cui esistano serie e documentate difficoltà finanziarie.
“Queste misure – sottolinea il Presidente Vignolini – sono il frutto dell’interlocuzione che da 9 mesi Confartigianato conduce con i rappresentanti dell’Esecutivo e con le forze parlamentari per individuare interventi di rilancio delle aziende della moda colpite da una crisi profonda: nei primi sei mesi del 2024 hanno perso il 5,3% delle esportazioni, tra gennaio e luglio la produzione è calata del 10,8% e ad agosto le aspettative sugli ordini mostrano un saldo negativo di -7,7, rispetto al -3,5 di giugno. Negative anche le previsioni di assunzione per il trimestre settembre-novembre 2024, con un calo del 5,6% rispetto al 2023”.
“Di fronte a questa situazione – aggiunge il Presidente di Confartigianato Moda Vignolini – confidiamo che il Governo possa attuare le altre misure che abbiamo sollecitato: sospensione dei versamenti tributari per le imprese in crisi, applicazione della moratoria sul rientro dei prestiti garantiti attraverso una norma del Fondo Centrale di Garanzia, che permetta l’allungamento dei periodi di rientro senza impatti negativi sul rating aziendale. Per sostenere gli investimenti delle nostre imprese, è necessario anche l’aumento del 50% dell’aiuto di Impresa 4.0, oltre alla semplificazione delle procedure di accesso ai prestiti SIMEST per partecipare alle fiere e per la patrimonializzazione delle imprese”.
ENERGIA – CEnPi festeggia 20 anni di energia per le imprese e le famiglie
Intuizione, determinazione, forza e coesione sono stati i fattori che hanno permesso al Sistema Confartigianato di cogliere nel processo di liberalizzazione del mercato elettrico una occasione per rendere competitive le piccole e le medie imprese.
A Riva del Garda , il 18 ottobre il Consorzio Confartigianato energia per le Imprese CEnPi ha festeggiato i suoi primi 20 anni di vita, ripercorrendo nel corso di una serata con le Associazioni territoriali associate i momenti salienti della propria storia.
Nato per volontà delle Federazioni Regionali Confartigianato oggi il CEnPi associa 62 Associazioni territoriali e rappresenta per Confartigianato un asset strategico di servizio e assistenza alle piccole e medie imprese e alle famiglie italiane.
La liberalizzazione del mercato è stata ed è senza dubbio una necessaria azione utile a favorire lo sviluppo dell’economia del Paese ma è altrettanto vero che la complessità delle norme e gli eccessi della concorrenza hanno generato l’esigenza di una puntuale assistenza ai consumatori che CEnPi è riuscito a promuovere con il sistema dei Consorzi.
Oltre 150 mila utenti, un TW di energia negoziata e 80 milioni di m3 gas sono affidati in Italia a Confartigianato per il tramite dei Consorzi.
Per conoscere le offerte dedicate e per ricevere un preventivo gratuito telefonare al numero unico provinciale: 0984/73955.
RESTAURO – Collaborazione tra saperi per il futuro del restauro di beni culturali
Il futuro del restauro dei beni culturali è affidato all’integrazione dei saperi delle tante professionalità che operano nel cantiere, alla collaborazione tra le numerose figure coinvolte nei progetti, con una forte attenzione all’innovazione tecnologica e alla comunità dei fruitori delle opere restaurate.
E’ il messaggio emerso al convegno ‘Progettare i restauri. Il ruolo del restauratore di Beni culturali’ organizzato il 23 ottobre, nella sede del Ministero della Cultura, da Confartigianato Restauro nell’ambito degli eventi della Settimana per l’Energia e la Sostenibilità in corso dal 21 al 27 ottobre.
Il convegno, aperto e condotto dal Presidente di Confartigianato Restauro, Paolo Gasparoli, ha fatto il punto sui molteplici aspetti che riguardano la conservazione e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale. Un impegno che vede coinvolti una pluralità di attori, Amministrazioni pubbliche, stazioni appaltanti, sovrintendenze, professionisti (architetti, ingegneri, restauratori, tecnici del restauro, imprese edili) ai quali il convegno ha dato voce per individuare le modalità più efficaci per ottimizzare l’intervento di restauro.
Tutti d’accordo nell’indicare la necessità di un dialogo più stretto tra le professionalità che curano i progetti e la realizzazione dei restauri. Il lavoro di restauro – è stato sottolineato – necessita di un approccio multidisciplinare, non può prescindere dal riconoscimento e dalla condivisione delle competenze di tutti coloro che operano nell’ambito del progetto.
Bando, quindi, agli individualismi, sì alla dialettica, al confronto e alla collaborazione per accumulare conoscenza e qualità nell’esecuzione degli interventi. Tra gli aspetti evidenziati nel corso del convegno, l’importanza delle innovazioni tecnologiche, con l’avvertenza di saperle governare senza farsi dominare dall’intelligenza artificiale, della prevenzione e conservazione programmata e predittiva dei beni culturali, dell’attenzione ai bandi, del coinvolgimento della comunità di fruitori nei progetti e nelle azioni di restauro.
Trasporti: Normativa, cronotachigrafo: dal 31 dicembre controllo su strada 56 giorni
Confartigianato Trasporti ricorda che dal 31 dicembre 2024 raddoppiano i dati da conservare per i controlli su strada, una modifica introdotta a seguito del Regolamento UE 1054, nell’ambito del Primo Pacchetto Mobilità dell’Unione Europea.
Sulla base delle nuove disposizioni sarà obbligo da parte dei conducenti dei veicoli pesanti con obbligo di attivazione del cronotachigrafo, avere a bordo del veicolo i dati riferiti non più solo ai 28 giorni antecedenti, ma in caso di accertamento da parte degli organi di polizia gli autisti dovranno possedere le registrazioni del tachigrafo dei 56 giorni antecedenti alla guida.
Tale misura è finalizzata per consentire alle forze dell’ordine di migliorare la propria attività di controllo, all’insegna del rispetto delle norme e della tracciabilità del tempo di guida e di riposo dei conducenti.