RECOVERY FUND – Confartigianato al Senato: “Occasione straordinaria per cambiare e rilanciare lo sviluppo”
“Abbiamo un’occasione straordinaria per analizzare con disincanto i punti di forza e di debolezza dell’Italia e per usare la discontinuità causata dalla pandemia per cambiare quel che non va. Noi tutti, in primis come Organizzazione di rappresentanza delle imprese, abbiamo la responsabilità di indicare le direzioni di marcia per rilanciare lo sviluppo del Paese”. Lo ha sottolineato Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato, intervenuto in collegamento web all’Audizione delle Commissioni riunite Bilancio e Politiche Unione europea del Senato sul Piano nazionale ripresa e resilienza.
Per ciascuna delle 6 missioni individuate dal Piano, Fumagalli ha indicato le priorità necessarie per sostenere la competitività delle piccole imprese. A cominciare da una riforma della Pubblica amministrazione che sia finalmente e davvero al servizio di imprenditori e cittadini e dalla riforma fiscale da realizzarsi attraverso un confronto partecipato e corale di tutti gli interessi in campo.
“Serve – ha aggiunto – stabilizzare gli interventi previsti da Impresa 4.0 rendendoli ancora più a portata e a misura di piccola impresa, facilitare l’accesso al credito, realizzare la riforma della legge quadro dell’artigianato per consolidare e irrobustire le imprese e rafforzarne la patrimonializzazione. Altrettanto importanti interventi per sviluppare le competenze, favorire la trasmissione d’impresa, rilanciare la piccola manifattura nei centri urbani, recuperare gli immobili di interesse storico ed artistico”.
Fondamentale, per Confartigianato, anche il sostegno all’internazionalizzazione del made in Italy, puntando sulla tutela dell’indicazione d’origine dei prodotti.
Per attuare la rivoluzione verde e la transizione ecologica, la Confederazione ritiene necessario rendere strutturali tutti gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, garantire la durata triennale per il superbonus 100%, riqualificare in chiave green e mettere in sicurezza il patrimonio edilizio pubblico. La mobilità sostenibile impone la realizzazione di infrastrutture per il collegamento di persone, merci, informazioni, evitando però di penalizzare settori d’impresa come l’autotrasporto merci.
Sul fronte degli interventi per istruzione e formazione, ricerca e cultura, il Segretario Generale di Confartigianato ha insistito sulla necessità di rilanciare l’apprendistato come canale privilegiato di accesso al lavoro e di incentivare la formazione professionalizzante anche investendo sugli Istituti tecnici superiori. In tema di lavoro, Fumagalli ha ribadito la contrarietà ad un ammortizzatore sociale unico.
EVENTI – Il 10 ottobre Confartigianato incontra Papa Francesco che esorta: Creativi come gli artigiani per il bene comune
“Siamo chiamati ad essere creativi, come gli artigiani, forgiando percorsi nuovi e originali per il bene comune”. Sono le parole potenti con le quali Papa Francesco, nel messaggio inviato oggi al Forum di European House – Ambrosetti in corso a Cernobbio, indica il valore fondamentale espresso dai piccoli imprenditori “per una riconversione ecologica della nostra economia, senza cedere all’accelerazione del tempo, dei processi umani e tecnologici, ma tornando a relazioni vissute e non consumate”.
Per “rispondere alle sfide provocate o rese più acute dall’emergenza sanitaria, economica e sociale”, il Santo Padre esorta ad abbandonare, come unico approccio ai problemi, il “paradigma tecnocratico”, improntato “alla logica del dominio sulle cose”, nel falso presupposto che “esiste una quantità illimitata di energia e di mezzi utilizzabili, che la loro immediata rigenerazione è possibile e che gli effetti negativi delle manipolazioni della natura possono essere facilmente assorbiti”, spiega citando la sua Enciclica sociale Laudato si’. La tecnica, infatti, chiarisce Francesco, va messa “al servizio di un altro tipo di modello di sviluppo, più sano, più umano, più sociale e più integrale”.
Al messaggio di Papa Francesco gli artigiani di Confartigianato risponderanno con la loro partecipazione all’incontro concesso dal Santo Padre il 10 ottobre nella Sala Nervi in Vaticano. L’incontro costituirà preziosa occasione per testimoniare la corrispondenza dei valori artigiani espressi dagli imprenditori con la loro creatività ai valori cristiani del lavoro e della solidarietà.
INIZIATIVE – Bilancio sociale 2019 e Speciale Covid: impegno quotidiano e straordinario al servizio delle imprese
Venti mesi di scelte, impegno quotidiano, sforzi straordinari, obiettivi e traguardi raggiunti per onorare la fiducia degli artigiani e dei piccoli imprenditori associati. E’ tutto documentato nel Bilancio sociale 2019 e nello Speciale Covid-19 presentati il 30 settembre all’Assemblea di Confartigianato Imprese. Giunto alla quinta edizione, il Bilancio sociale di Confartigianato rende conto, all’insegna della trasparenza e dell’accountability, delle molteplici attività, dei tanti risultati e del coerente impiego delle risorse dedicati, nel corso del 2019, ad accompagnare le imprese nel loro percorso di sviluppo con servizi sempre più all’avanguardia e con iniziative di rappresentanza mirate a difendere e promuovere il ‘valore artigiano’ nel sistema economico e sociale del Paese.
E’ uno strumento di consultazione e di lavoro che consente agli associati ed agli interlocutori esterni di conoscere, in maniera puntuale e concreta, come viene realizzato il mandato associativo e nel quale la Confederazione mostra e misura ogni aspetto di se stessa e delle sue azioni, che sono quelle di un organismo vasto, straordinariamente complesso, ricco di numerose articolazioni e altrettante relazioni con gli stakeholder.
Al ‘diario’ del 2019, Confartigianato ha affiancato, con lo Speciale Covid – 19, il resoconto delle molteplici, immediate e straordinarie iniziative realizzate tra marzo ed agosto 2020 per aiutare le aziende associate a fronteggiare una emergenza sanitaria ed economica senza precedenti. In questi mesi drammatici, la Confederazione ha messo in campo azioni e strumenti che hanno fatto leva sulla solidarietà e sulla mutualità, ha svolto intensa attività di rappresentanza e interlocuzione nei confronti delle istituzioni per ottenere gli interventi necessari agli imprenditori, ha fornito supporto costante di informazione e formazione su normative e adempimenti ma anche su nuovi percorsi di innovazione digitale, ha attivato gli strumenti di welfare tipici dell’artigianato.
Vanno letti e consultati per comprendere, come sottolinea il Presidente Giorgio Merletti nella presentazione del Bilancio sociale, “che il futuro delle imprese è in buone mani perché la nostra Organizzazione, forte e orgogliosa di oltre 70 anni di storia e di esperienza, saprà offrire le risposte più concrete ed efficaci per affrontare i prossimi anni”.
LAVORO – Cesare Fumagalli a Rai Radio1 denuncia il ‘calvario’ dell’attesa della Cig ai dipendenti dell’artigianato
Confartigianato continua a denunciare i ritardi nell’erogazione della cassa integrazione ai dipendenti delle imprese artigiane in sospensione dal lavoro ‘per Covid-19’. Oggi dai microfoni di Rai Radio1, durante il programma ‘Che giorno è’, Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato, ha ribadito l’indignazione per il ‘calvario’ dell’attesa cui sono sottoposti i lavoratori delle piccole imprese. “Siamo di fronte ad una situazione assurda: abbiamo un soggetto come il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato perfettamente all’altezza e capace di erogare ai lavoratori in tempi rapidissimi i trattamenti di sostegno al reddito, ma non può farlo per i tempi biblici della trafila burocratica che serve allo Stato per trasferire le risorse al Fondo. Ci vogliono 40 giorni dalla firma del decreto da parte del Ministro del lavoro al trasferimento dei quattrini nelle casse di Fsba che poi li eroga ai lavoratori dell’artigianato. Ora aspettiamo 380 milioni, ma questa trafila si è già verificata con la tranche precedente di 500 milioni. Se questo è il ritmo di esecuzione, se lo Stato non è capace di riformarsi in questi aspetti, andremo poco lontano quando si tratterà di gestire gli oltre 200 miliardi del Recovery Fund”.
SVILUPPO SOSTENIBILE – Confartigianato firma con ASviS il Patto per una giusta transizione
Confartigianato e 10 associazioni imprenditoriali italiane, aderenti all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), rafforzano i loro impegni in tema di sostenibilità, firmando la dichiarazione congiunta ”Per una giusta transizione”. Mentre il Governo lavora alla preparazione del Piano per la ripresa e la resilienza, le organizzazioni imprenditoriali che nel 2017 avevano sottoscritto, durante il primo Festival italiano dello sviluppo sostenibile, il “Patto di Milano” si impegnano a promuovere, in linea con l’Agenda 2030, l’innovazione dei modelli di business, la partnership con tutti i portatori d’interesse e l’uso della finanza etica e responsabile per contribuire a raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Nel documento firmato da Confartigianato e dalle 10 associazioni vengono sottolineate sia le straordinarie opportunità di sviluppo e crescita occupazionale derivanti dalla transizione ecologica, sia le necessarie condizioni di equa distribuzione dei vantaggi e dei costi del processo, il che richiede un’attenzione particolare alle parti più deboli della popolazione e a chi (lavoratori e imprese) sarà maggiormente impattato dalla trasformazione.
Il documento, presentato nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato dal 22 settembre all’8 ottobre, illustra un’agenda in undici punti dai quali dipenderà il successo della transizione e la possibilità per il Paese di uscire dalla crisi più forte, più competitivo e più resiliente. Le associazioni chiedono al Governo di istituire tavoli di lavoro per discutere come realizzare la giusta transizione verso la sostenibilità, tema da mettere al centro anche del “Recovery and resilience plan”. ”Questo lavoro denota la consapevolezza che il cambio di paradigma nel modello di sviluppo per un’Italia più sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale debba partire necessariamente dal mondo imprenditoriale e della finanza”, dichiara Pierluigi Stefanini, Presidente dell’ASVIS, che con i suoi oltre 270 aderenti è la più grande rete di organizzazioni della società civile mai creata in Italia. ”Ancora una volta, grazie alla piattaforma offerta dall’ASVIS, le organizzazioni delle imprese – pur nelle loro differenze – si sono confrontate con successo su temi chiave per indirizzare il Paese sulla strada dello sviluppo sostenibile”.
STUDI – ‘Ripartire, impresa possibile’: pubblicato il 15° Rapporto annuale di Confartigianato
In occasione dell’Assemblea di Confartigianato, è stato pubblicato il 15° Rapporto annuale ‘Ripartire, impresa possibile’, di cui presentiamo alcuni highlight.
Covid-19: il bilancio dei primi sei mesi del 2020 – La crisi Covid-19 ha determinato effetti pesanti sull’economia italiana e internazionale. Nei primi due trimestri di quest’anno il PIL in Italia si è ridotto dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2019: abbiamo perso 94,1 miliardi di euro di Prodotto, al ritmo di 520 milioni al giorno.
I segnali di recupero a fine estate – Dopo le pesanti perdite di marzo e soprattutto di aprile, mese in cui la produzione manifatturiera e delle costruzioni, in ottica tendenziale, è crollata rispettivamente del 43,3% e del 68,9%, a luglio per il Manifatturiero la flessione rallenta a -8,0% mentre le Costruzioni sono prossime al completo recupero (-1,1%) della produzione di luglio dell’anno scorso. Si delinea un sentiero di recupero dei livelli pre-crisi anche le vendite al dettaglio.
La resilienza delle MPI – A settembre 2020 le assunzioni previste dalle imprese diminuiscono del 28,7% su base annua; sono in controtendenza le micro imprese di Manifatturiero e Costruzioni, le cui le assunzioni salgono del 4,5%. A fronte del peggioramento del saldo negativo tra assunzioni e cessazioni in dodici mesi, rimane il segno positivo per l’apprendistato (+23 mila), istituto contrattuale più diffuso tra le piccole imprese e quelle artigiane in particolare.
Anche in un periodo di eccezionale difficoltà, le micro e piccole imprese hanno mantenuto il radicamento sul territorio, evidenziano l’integrazione nel contesto sociale e la propensione alla mutualità e sussidiarietà: nei mesi più bui della crisi un quarto (24,5%) delle MPI si è attivato per supportare la comunità in cui vive e opera.
Produttività: dove le MPI in Italia fanno meglio che in Germania – Sul fronte della produttività in 19 settori, in cui lavorano oltre 3 milioni di addetti, pari ad un quarto (24,1%) dell’occupazione delle MPI, le micro e piccole italiane registrano una produttività per addetto superiore a quella delle omologhe imprese tedesche.
La crisi sanitaria globale pesa sul made in Italy – Nei paesi ad alto contagio – con oltre 120 casi Covid-19 per 100.000 abitanti – si addensa il 30% dell’export italiano nel mondo. Nei primi sei mesi del 2020 si registrano effetti particolarmente accentuati della crisi sulle vendite all’estero che, nei settori di MPI registrano una flessione del 19,0% fronte del calo del 15,4% del totale dell’export manifatturiero, con una crisi più acuta per i settori di design, moda, gioielleria e mobili, architravi della qualità del made in Italy nel mondo, che vedono le esportazioni ridotte di un quarto.
Si consolida la crescita della qualità del made in Italy – Nemmeno durante la pandemia si arresta il miglioramento qualitativo della produzione manifatturiera italiana: a giugno 2020 il valore medio unitario dell’export manifatturiero indica una crescita del +2,7% a fronte di un aumento del 0,4% dei prezzi alla produzione sui mercati esteri. La crescita della qualità intrinseca del made in Italy è determinata da miglior design, maggiore qualità delle materie prime ed introduzione di nuove funzionalità, risultato dei processi di innovazione.
Digital economy vs. totale economia: 4-0 – L’economia digitale sarà uno dei driver della ripresa e già durante la crisi Covid-19 presenta marcate caratteristiche anticicliche. Nel secondo trimestre 2020, nei settori del digitale si osserva un aumento del 4,1% degli occupati a fronte del calo del 3,6% del totale economia, un aumento di fatturato nel primo semestre dello 0,5% mentre quello del totale dei servizi cede il 17%; a fine giugno 2020 crescono del 3,3% le imprese digitali mentre quelle totali sono in calo (-0,4%), fenomeno confermato anche nel comparto delle imprese artigiane digitali (+2,2% digitali vs. -0,6% totale imprese artigiane).
Una crisi di liquidità senza precedenti – Nel corso della crisi sono stati messi in campo interventi di sostegno al credito mediante moratorie sui prestiti e garanzie pubbliche che, accompagnati da una politica monetaria espansiva, hanno sostenuto una crescita dei prestiti delle imprese, che a luglio segnano un aumento del +4,4%. Sul fronte del sostegno al credito dal 17 marzo sono 1.086.498 le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ pari ad un importo di circa 82,4 miliardi di euro.
Lo tsunami sui conti pubblici, con debito/PIL al massimo storico – Gli interventi di politica fiscale per contrastare gli effetti della crisi da coronavirus tra marzo e agosto hanno determinato, nel complesso, una manovra espansiva di 167 miliardi di euro nel triennio 2020-2022, superiore ai 130,9 miliardi di euro di maggiore deficit cumulato dalle ultime quattro leggi di bilancio. Lo shock fiscale determinerà un forte aumento del debito pubblico che, in rapporto al PIL, è atteso sui massimi storici superando il 160%, un livello prossimo al massimo storico dall’Unità d’Italia, registrato nel 1920.
Le tensioni sui tassi di interesse sul debito sono allentate dalla politica monetaria espansiva: tra febbraio e luglio 2020 lo stock di titoli del debito pubblico è salito di 108,7 miliardi di euro mentre i titoli di stati detenuti dalla Banca d’Italia sono cresciuti di 95,7 miliardi di euro, coprendo l’88,0% dell’incremento dello stock.
L’uso dei big data per evitare ‘ritardi indegni’ – Nel corso della crisi, caratterizzata da una fitta serie di interventi di sostegno dell’economia, le procedure con cui sono stati realizzati hanno accumulato pesanti ritardi che, nel caso dei fondi per la cassa integrazione artigiani, sono diventati insostenibili. Nel Rapporto si esamina come l’utilizzo dei flussi di big data da parte della PA avrebbe snellito gli iter degli interventi, in particolar modo per le indennità a sostegno dei lavoratori autonomi e per l’identificazione delle filiere di produzione e dei servizi essenziali.
I fondi europei per sostenere le MPI e gli investimenti – Il 15° Rapporto annuale di Confartigianato documenta come una focalizzazione sugli investimenti dei fondi di Next Generation EU – con 208,6 miliardi di euro destinati all’Italia, il 27,8% del totale UE – determina, grazie ad un più elevato moltiplicatore fiscale, una maggiore crescita economica e la riduzione del rapporto debito/PIL.
Invertire la rotta sugli investimenti – Efficientamento della spesa pubblica necessita di diversi interventi di riforma, lungo un orizzonte temporale pluriennale, supportati da un congruo piano di investimenti pubblici, invertendo la rotta degli ultimi 10 anni, nei quali la spesa della Pa per investimenti si è ridotta del 29,9%.
Una burodemia da debellare – Le riforme dovranno agevolare il rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica amministrazione. L’Italia è 128° posto nel mondo e 23° in UE per i tempi necessari a pagare le imposte con uno lo spread burocratico-fiscale che per le imprese italiane è stimato in 2,1 miliardi di euro di maggiori costi per l’adempimento. Pesanti anche i ritardi della giustizia civile: l’Italia è 122° al mondo per la velocità di risoluzione di una disputa commerciale che necessita di 1.120 giorni a fronte dei 590 giorni nella media dei paesi avanzati e più del doppio dei 481 giorni della media degli altri maggiori paesi europei.
I driver della ripresa: digitale e green – In un contesto di forte contrazione delle vendite durante la pandemia, si è registrato il boom dell’e-commerce che è salito, tra marzo e luglio, del 31,9%, pari a 3.702 milioni di euro di maggiori vendite. Tale crescita ha interessato anche il segmento delle micro e piccole imprese, con 122 mila MPI in più rispetto al trend che hanno utilizzato il canale di vendita del commercio elettronico.
La prossima fase di ripresa sarà caratterizzata da una intensificazione delle spese in campo ambientale, anche in relazione ai nuovi target europei di riduzione delle emissioni: in tale ambito i due terzi (66,3%) delle imprese italiane tra 3 e 50 addetti svolgono azioni per ridurre l’impatto ambientale. Su questo tema chiave il Rapporto si conclude con un capitolo dedicato al rapporto sul territorio tra imprese e green economy, proponendo il quadro per regione e provincia di 45 indicatori raccolti nei 6 ambiti di Mobilità, Rifiuti, Energia, Consumi, Acqua e Aria.
EXPORT – Dal Ministero degli Esteri un portale per accompagnare le imprese italiane nel mondo
Il Ministero degli Esteri ha lanciato la piattaforma export.gov.it per accompagnare le imprese italiane sui mercati di tutto il mondo. Parte integrante del Patto per l’Export firmato dal Ministro Di Maio e da 45 enti, associazioni e istituzioni italiane tra cui Confartigianato, la piattaforma nasce per offrire un unico sito web con tutte le informazioni necessarie, i documenti e i riferimenti utili per avviare un percorso di internazionalizzazione o per implementare quelli già esistenti.
Un sito facile, intuitivo e immediato, operativo in appena sette semplici passi per portare la propria azienda sui mercati internazionali. “E’ la prima volta che in un unico portale sono resi accessibili alle imprese i servizi e le piattaforme informative per l’export del MAECI, di Agenzia ICE, di SACE e di Simest – ha sottolineato il Ministro Di Maio – Il portale unico export.gov.it rappresenta uno dei risultati tangibili del Patto per l’Export e della sua filosofia di sistema che intende accompagnare le imprese sui mercati esteri in maniera unitaria, semplice, facilmente accessibile e sulla base dei loro bisogni concreti. Una nuova strategia di sostegno pubblico alle imprese che si affacciano sui mercati internazionali, che potrà contare su risorse straordinarie messe a disposizione dal Governo per imprimere al sistema produttivo un nuovo slancio”.
Un cambio di rotta strategico approvato da tutto il Governo italiano, come ha ricordato il Premier Conte in una delle tappe del roadshow per l’export organizzato da ICE Agenzia e dalla Farnesina. “Il Ministro Luigi Di Maio sta dando una grande prova della bontà dell’intuizione che abbiamo avuto a livello di Governo: trasferire alla Farnesina le competenze in materia di commercio internazionale e dell’internalizzazione delle imprese. D’altronde, le esportazioni sono state l’unica componente del Pil a crescere ininterrottamente dal 2010 a oggi, fornendo un apporto imprescindibile alla crescita dell’intero Paese. Basti pensare che nel 2019 l’export ha superato la cifra record di 475 miliardi di euro, con un saldo attivo della bilancia commerciale che ha sfiorato i 53 miliardi di euro. Il merito principale di questi risultati è naturalmente dei nostri imprenditori”, ha poi concluso Conte.
TRASPORTI – UNATRAS: Sollecito alla Ministra De Micheli per la definizione dei provvedimenti attesi dalla categoria
Confartigianato Trasporti comunica che giovedì 24 settembre 2020, UNATRAS (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto Merci) con lettera a firma del Presidente Amedeo Genedani ha inviato alla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Paola De Micheli, una lettera di sollecito
per chiedere la definizione dei provvedimenti attesi dalla categoria in merito all’imminente ripubblicazione dei valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio ed alla norma sul rispetto dei tempi di pagamento, proposta dalla stessa Ministra, che non ha trovato spazio nel Dl Semplificazioni.
Con la lettera si chiede una convocazione al fine di poter proseguire il confronto avviato e discutere le problematiche di categoria, a partire dalle questioni urgenti inerenti le inaccettabili misure fiscali proposte dal Ministro dell’Ambiente Costa in tema di rincari per le accise sul gasolio, su cui la categoria sta già subendo forti penalizzazioni per il taglio incombente del rimborsi ai veicoli Euro 3 ed Euro 4.