COVID 19 – Il Segretario Generale Fumagalli in Senato: Ristori a imprese siano generalizzati con contributi a fondo perduto
“Il Decreto Ristori ha fornito risposte immediate alle imprese colpite dalle restrizioni anti-contagio. Ma ora, a fronte delle nuove misure di contenimento dell’epidemia, sono necessari ulteriori interventi per tutte le imprese che fanno parte della complessa filiera legata alle attività indicate nel Dpcm del Governo e che risentono in maniera rilevante, anche se indirettamente, delle sospensioni e delle restrizioni”.
E’ quanto sollecitato dal Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, intervenuto all’Audizione sul Dl Ristori presso le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato.
Nel merito del Dl Ristori, Confartigianato ritiene necessario irrobustire le misure a sostegno delle imprese del settore turistico e di quelle colpite dalla sospensione delle attività convegnistiche, congressuali e fieristiche, come nel caso del trasporto turistico di passeggeri su strada, le attività dei fotografi e quelle legate agli allestimenti di locali per cerimonie, convegni e congressi.
Nei ristori alle imprese appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, la Confederazione chiede di includere le imprese agroalimentari artigiane di prima trasformazione di prodotti agricoli (lavorazione carni e trasformazione dei prodotti caseari) che subiscono gravi danni economici a causa delle restrizioni imposte al settore della ristorazione.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, il Segretario Generale di Confartigianato sollecita il rapido trasferimento al Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato delle risorse stanziate. Ciò per pagare le prestazioni di sostegno al reddito con la massima tempestività, diversamente da quanto purtroppo è avvenuto finora.
ESTETICA – Centri estetici chiusi in aree rosse. La Presidente Baiolini: ‘Incredulità e rabbia per decisione immotivata’
Incredulità e rabbia da parte di Confartigianato Estetisti di fronte all’esclusione delle imprese di estetica dall’allegato 24 al DPCM del 3 novembre 2020 che elenca le attività di servizi alla persona consentite nelle zone cosiddette “rosse”. “Si tratta – dichiara la Presidente di Confartigianato Estetisti Stefania Baiolini – di un provvedimento gravemente penalizzante nei confronti delle imprese del settore che sin dalla riapertura del 18 maggio hanno applicato con la massima diligenza le linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni, intensificando le già rigide misure previste sul piano igienico-sanitario, e si sono riorganizzate per garantire la massima tutela degli imprenditori, dei loro collaboratori e dei clienti. Chiediamo di leggere e conoscerne le motivazioni.
Reduci da un periodo di chiusura prolungata che ha costretto molte aziende ad abbassare per sempre le saracinesche, i centri estetici di Confartigianato- spiega la Presidente Baiolini – hanno riaccolto la propria clientela con la professionalità di sempre, offrendo quella sicurezza che durante il lockdown primaverile è stata messa a rischio dal dilagante fenomeno degli operatori abusivi. La chiusura delle attività aveva infatti già provocato, oltre all’evidente danno economico per le imprese del settore, un disagio crescente tra i cittadini, privati della possibilità di fruire di quei servizi di cura della persona utili al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico al quale tanta importanza viene attribuita dalla comunità scientifica.
Questa situazione aveva provocato una prevedibile impennata dell’offerta di prestazioni da parte di operatori che già esercitavano l’attività in forma abusiva, in assenza delle prescrizioni di legge sia sul piano formativo che igienico-sanitario e che, in quel frangente, hanno rappresentato ancor più di sempre un serio rischio per la salute dei cittadini, oltre che danneggiare ulteriormente sul piano economico le aziende in regola.
L’appello di Confartigianato Estetisti al Governo è quindi quello di sanare velocemente questa pericolosa criticità autorizzando – così come previsto per i saloni di acconciatura – lo svolgimento dell’attività di estetica anche nelle zone definite “rosse”, a tutela della salute dei cittadini e dell’economia del settore e dello stesso Paese.
EVENTI – Confartigianato protagonista a Linkiesta Festival con il Premio Artibici e il dibattito sull’attualità economica
Confartigianato è partner e protagonista a Linkiesta Festival, l’evento annuale organizzato dal giornale on line Linkiesta che si svolge il 6 e il 7 novembre. Due giorni di dibattito, confronto, approfondimenti sull’attualità di politica nazionale ed internazionale, sui temi caldi dell’economia, sulle trasformazioni della società. La Confederazione ha partecipato all’evento con la presentazione del Premio Artibici 2020 e con l’intervento del Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli al dibattito ‘Recovery Italia’ che ha visto il confronto con il Viceministro dell’Economia Antonio Misiani, Irene Tinagli, Presidente della Commissione Econ del Parlamento Europeo e Andrea Malacrida, Country Manager Italia Adecco Group.
Nel corso del dibattito, il Segretario Generale Fumagalli ha ribadito che per i ristori alle imprese colpite dalle restrizioni anti-Covid occorre un intervento generalizzato, rivolto a tutte le imprese che hanno subito perdite, senza le limitazioni e i condizionamenti dei codici Ateco. “Bisogna occuparsi dell’emergenza, certo, ma pensando fin d’ora al ‘dopo’. Le nostre proposte – ha detto Fumagalli – hanno il lavoro al centro. Abbiamo presentato progetti che hanno come riferimento la piccola impresa diffusa del territorio, le imprese a valore artigiano, caratterizzate da sostenibilità ambientale, sociale ed economica, competitive grazie agli investimenti in innovazione tecnologica, punto di forza del nostro Paese”.
Durante Linkiesta Festival, si è svolta l’edizione 2020 del ‘Premio Artibici’ istituito da Confartigianato per valorizzare le imprese artigiane italiane che realizzano i capolavori su due ruote.
DONNE IMPRESA – Le imprenditrici al Sottosegretario Manzella: Azioni mirate per imprese femminili con risorse di Recovery Fund
Le risorse del Recovery Fund devono essere utilizzate anche per azioni mirate a rafforzare la partecipazione femminile all’imprenditoria, incentivando la creazione di micro e piccole imprese e sostenendone la competitività e l’accesso al credito. E’ la principale richiesta che Donne Impresa Confartigianato, il Movimento che rappresenta 84.630 imprenditrici artigiane, ha rivolto oggi al Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella nel corso di un incontro in videoconferenza.
La Presidente di Donne Impresa Confartigianato, Daniela Rader, ha ricordato il valore aggiunto realizzato dalle imprese guidate da donne, pari a 290,3 miliardi di euro. Ma – ha spiegato – sono ancora molti gli ostacoli che impediscono alle donne di esprimere la loro vocazione imprenditoriale. Per questo il contributo femminile all’economia italiana deve essere sostenuto con l’introduzione di misure accompagnate da una preventiva misurazione dell’impatto di genere”. Rosa Gentile, Delegata di Confartigianato ai Movimenti Donne Impresa e Giovani Imprenditori, ha insistito sulla “necessità di puntare alla semplicità e alla rapidità nell’attuazione delle misure per sostenere le imprese, verificando l’efficacia degli interventi già messi in campo e facendo tesoro delle buone pratiche”.
Tra le proposte al Sottosegretario Gian Paolo Manzella, Donne Impresa Confartigianato ha indicato una nuova legge sull’imprenditoria femminile che preveda anche un Fondo cofinanziato da Stato e Regioni per sostenere l’imprenditrice in caso di maternità. E ancora, Donne Impresa sollecita incentivi a fondo perduto per sostenere l’avvio dell’impresa e progetti di accompagnamento e monitoraggio nei primi cinque anni di attività.
Per le aziende già attive, le imprenditrici di Confartigianato sottolineao la necessità di un credito d’imposta per le spese di investimenti, consulenza e coaching, incentivi alle amministrazioni locali che promuovono progetti di welfare insieme alle associazioni imprenditoriali e alle imprese stesse finalizzate a sostenere la cura dei figli e dei familiari, iniziative per la formazione imprenditoriale, agevolazioni per l’accesso al credito. A questo proposito, Donne Impresa Confartigianato chiede di potenziare l’utilizzo del Fondo di garanzia delle Pmi riservato all’imprenditoria femminile prevedendo che la garanzia statale per importi fino a 30.000 sia resa strutturale o duri almeno 5 anni, che l‘erogazione del credito avvenga tramite canali alternativi rispetto al sistema bancario e che la durata e l’incidenza finanziaria della misura si estenda dal 2021 al 2024.
Il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella ha sottolineato che “ci sono ancora troppo poche imprenditrici in Italia. Per questo va ripresa la legge 215 del 1992 e va attualizzata ai giorni nostri. Con risorse per supportare le donne”.
LAVORO – Confartigianato alla Camera: ‘No ad ammortizzatore sociale unico. Si’ ad ammortizzatore sociale universale’
Sì ad ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori, no ad un unico ammortizzatore sociale identico per tutti i settori. E’ la posizione espressa oggi dai rappresentanti di Confartigianato intervenuti in Commissione Lavoro della Camera all’Audizione sui sistemi di protezione sociale per i lavoratori. Secondo Confartigianato le ipotesi di riforma degli ammortizzatori sociali non devono essere condizionate dalla situazione di straordinaria emergenza provocata dalla pandemia da Covid 19. Vanno invece contestualizzate rispetto alle specificità settoriali, ai sistemi di relazioni sindacali in essere ed agli strumenti che da anni svolgono tali funzioni. In particolare, l’idea di un ammortizzatore unico, con prestazioni e contribuzioni uguali per tutti, metterebbe sullo stesso piano aziende medio-grandi, che in tempi ordinari fanno un ricorso elevato alla cassa integrazione guadagni con periodi di sospensione molto lunghi e con causali e modalità di utilizzo costruite su misura per le loro esigenze, con imprese di piccola e piccolissima dimensione che hanno necessità ben diverse.
Non vorremmo – sottolinea Confartigianato – che l’idea dell’ammortizzatore sociale unico con unica contribuzione celasse il tentativo di fare pagare ai “piccoli” le tante ore di cassa integrazione dei “grandi”.
Il delegato alle politiche del lavoro di Confartigianato, Dario Bruni, ha ricordato le caratteristiche di efficienza ed efficacia del Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato, Fsba, che, in base ai principi di sussidiarietà e mutualità, eroga prestazioni di sostegno al reddito per i lavoratori delle imprese artigiane, anche quelle con un solo dipendente. FSBA anche in questi mesi di emergenza, ha mostrato grande efficienza e rapidità nei tempi di intervento.
Inoltre, per Confartigianato vanno collegati e integrati l’erogazione delle misure di sostegno al reddito e gli interventi per il ricollocamento e il reinserimento nel mercato del lavoro. A questo proposito, l’assegno di ricollocazione va riportato alla sua funzione originaria di sostegno al reinserimento nel mercato del lavoro dei soggetti disoccupati.
COSTRUZIONI – Confartigianato sollecita a Governo e Parlamento la proroga dei bonus edilizia
Vanno prorogati tutti i bonus per l’edilizia in scadenza. Lo chiedono Confartigianato Imprese e Confartigianato Edilizia per sostenere il rilancio del settore costruzioni e la sostenibilità ambientale. In particolare, Anaepa Confartigianato Edilizia, insieme con l’intera filiera delle costruzioni, sollecita Governo e Parlamento a dare effettivo seguito all’annunciata volontà di prorogare tutti i bonus per l’edilizia in scadenza a fine anno: bonus casa al 50%, ecobonus per singole unità immobiliari, bonus facciate, bonus mobili, bonus verde. Allo stesso modo, confida nella proroga del superbonus 110%, sia per gli interventi di efficientamento energetico che per quelli antisismici, compreso il sismabonus acquisti, cioè l’acquisto di fabbricati demoliti e ricostruiti dal costruttore.
ALIMENTAZIONE – Il Presidente Rivoltini su strategia Ue ‘Farm to Fork’: Opportunità per MPMI, ma senza oneri e adempimenti
“La strategia ‘Farm to Fork’ presentata dalla Commissione Europea rappresenta una opportunità per valorizzare il ruolo degli artigiani e delle piccole imprese della trasformazione alimentare nella transizione verso sistemi produttivi sostenibili per l’ambiente e sicuri per i consumatori. Ma altrettanto sostenibili dovranno essere gli oneri e gli adempimenti a carico dei piccoli imprenditori per raggiungere questi obiettivi”.
E’ quanto sottolineato da Massimo Rivoltini, Presidente di Confartigianato Alimentazione, durante il suo intervento all’Audizione sulla Strategia Ue Farm to Fork svoltasi in Commissione Agricoltura della Camera.
Il Presidente Rivoltini ha sottolineato la necessità di interventi a sostegno delle micro e piccole imprese e di procedure semplificate per facilitare la loro adesione a modelli produttivi più sostenibili.
Sulla qualità dei prodotti, ha richiamato l’importanza dell’indicazione geografica per valorizzare le specificità e le tradizioni territoriali espresse dalle micro e piccole imprese e tutelare il mercato dai rischi di contraffazione.
Per Confartigianato è necessario garantire che i prodotti agroalimentari europei e le importazioni da paesi extra UE rispettino lo stesso livello di standard di sicurezza e sostenibilità per prevenire la concorrenza sleale sul mercato dell’UE. Sollecitata anche l’armonizzazione delle regole nazionali sull’etichettatura e sulla tassazione dei prodotti.
AUTOTRASPORTO – La Ministra Paola De Micheli a Confartigianato Trasporti: ‘Siete settore strategico del Paese’
“In questi mesi tutta l’Italia si è resa conto di cosa rappresenta l’autotrasporto nel nostro Paese e della fatica quotidiana che sopportate nell’esercitare la vostra attività quotidiana. Quando l’Italia era ferma, voi avete garantito a tutti il trasporto e la consegna dei beni essenziali. Terrò alta l’attenzione sul settore perché non vorrei che in un futuro ritorno alla normalità venisse derubricato il vostro ruolo strategico”.
Sono le parole che la Ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, ha rivolto ai dirigenti nazionali di Confartigianato Trasporti, intervenendo il 30 ottobre alla riunione del Consiglio Direttivo dell’Associazione. La Ministra ha sottolineato le misure di carattere emergenziale e strutturale per il settore dell’autotrasporto: sblocco delle deduzioni forfettarie, incremento di 50 milioni nel 2021 del fondo per investire nel rinnovo dei veicoli, attivazione di risorse per la rottamazione dei mezzi. In particolare, ha sottolineato l’importanza dell’incremento delle risorse per il rimborso dei pedaggi.
La Ministra ha poi annunciato di aver dato specifiche indicazioni al Direttore generale per il trasporto stradale e l’intermodalità di pubblicare già nei prossimi giorni i valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio, misura da tempo attesa dai trasportatori quale strumento a vantaggio della regolarità del mercato e per la tutela della sicurezza stradale e sociale, su cui Confartigianato Trasporti ha condotto una forte battaglia sindacale.
Paola De Micheli ha inoltre ribadito l’assoluta contrarietà alla proposta di incremento delle accise sul gasolio, recependo le indicazioni di Confartigianato trasporti, che nelle scorse settimane si è spesa contro ogni provvedimento punitivo sul tema. “Abbiamo chiesto – ha aggiunto – la proroga delle misure ferrobonus e marebonus e abbiamo attivato in maniera informale un negoziato con l’Unione europea per poter spostare sull’autotrasporto i benefici che attualmente sono concentrati sugli operatori ferroviari e marittimi”.
AUTORIPARAZIONE – Ritiro pneumatici fuori uso: Confartigianato Autoriparazione chiede l’intervento del Ministro dell’Ambiente
Gli autoriparatori e i gommisti di Confartigianato denunciano gravi carenze e disservizi nel ritiro di pneumatici e pneumatici fuori uso da parte dei Consorzi abilitati. La situazione ha raggiunto livelli di guardia in tutta Italia, al punto che il Presidente di Confartigianato Autoriparazione Alessandro Angelone si è rivolto al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa con una lettera nella quale segnala il problema e sollecita un rapido intervento.
“L’attuale sistema di raccolta degli pneumatici – sottolinea il Presidente Angelone – presenta fortissime criticità e carenze che mettono in seria difficoltà i gommisti associati”.
La giacenza di pneumatici fuori uso non ritirati – spiega Angelone nella lettera al Ministro Costa –espone le imprese al rischio di pesanti sanzioni amministrative, creando gravi ricadute anche per l’ambiente e per la salute della collettività.
Il Presidente di Confartigianato Autoriparazione sottolinea inoltre che “inefficienze e anomalie dell’attuale meccanismo sono anche riconducibili a fenomeni di illegalità che spesso si annidano nel sistema di gestione degli pneumatici. Questo sistema, infatti, che è finanziato attraverso il contributo ambientale versato dagli acquirenti degli pneumatici dovrebbe garantire rintracciamento, raccolta e recupero di una quantità di PFU corrispondente agli pneumatici regolarmente immessi sul mercato. Esistono tuttavia pratiche scorrette come la vendita in nero di pneumatici, anche sul web, che generano -pregiudicano il corretto funzionamento del sistema – con il rischio ricorrente di abbandoni, accumuli ingestibili di PFU presso gli operatori – e la copertura economica del sistema nazionale, non essendo possibile distinguere in fase di prelievo presso gli operatori i PFU regolari da quelli derivanti da pratiche illegali”.
Il Presidente Angelone, nel richiedere l’intervento del Ministro, ricorsa che Confartigianato Autoriparazione è da tempo intervenuta presso tutte le sedi istituzionali competenti per sollecitare interventi risolutivi.