RECOVERY PLAN – Granelli al Governo: Piano si regge su ascolto piccole imprese, efficienza Pa, investimenti e riforme strutturali
“Il Recovery Plan deve fare leva su quattro fattori: valorizzazione delle piccole imprese, efficienza amministrativa, confronto continuativo con le parti sociali, investimenti e riforme strutturali”. Lo ha sottolineato oggi il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, durante il confronto con il Premier Giuseppe Conte e i rappresentanti del Governo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Il Recovery Plan – ha detto il Presidente Granelli – deve essere l’occasione per consolidare e valorizzare il sistema produttivo delle piccole imprese, senza alcun pregiudizio sulla loro dimensione, sui fronti dell’innovazione digitale, della transizione ecologica, della promozione del valore artigiano nei prodotti e servizi made in Italy, della formazione e trasmissione delle competenze ai giovani a partire dall’apprendistato professionalizzante. Per realizzare questi obiettivi vanno però evitati progetti costruiti ‘a tavolino’: bisogna invece ascoltare l’economia reale e serve quindi il costante coinvolgimento delle parti sociali per rispondere alle reali esigenze degli imprenditori. Che devono contare – ha aggiunto il Presidente di Confartigianato – sulla capacità della macchina amministrativa di esercitare un’efficace programmazione e un’efficiente gestione delle misure del Piano”.
MEDIA – Intervista del Presidente Granelli su La Provincia “Per l’artigianato costruiamo un futuro glocal”
“Vogliamo condurre le piccole imprese fuori dalla crisi puntando su alcuni fattori essenziali: competenze, formazione continua, digitalizzazione. Saremo vicini ai bisogni delle nostre aziende con un modello che unisce innovazione, territorialità, sussidiarietà, collaborazione a rete. Tra le sfide che intendiamo vincere c’è quella di portare i nostri imprenditori sui mercati mondiali, facendoli diventare sempre più glocal”.
Sono gli obiettivi indicati dal Presidente di Confartigianato Maro Granelli che in una lunga intervista pubblicata sul quotidiano lombardo ‘La Provincia’, nel supplemento settimanale ‘Imprese&lavoro’, indica gli impegni di Confartigianato per sostenere le imprese. “In questi mesi difficilissimi, Confartigianato è stata un riferimento saldo e sicuro per gli imprenditori ma anche per le nostre comunità. Confartigianato continua a lavorare per consolidare questo ruolo, per dimostrare ancora una volta l’importanza dell’associazionismo d’impresa nel garantire la tenuta del tessuto produttivo e sociale del Paese fornendo risposte concrete ed efficaci”.
Il Presidente Granelli detta quattro parole d’ordine per superare questa fase così difficile: “Fiducia, orgoglio, responsabilità e coesione. Fiducia nelle capacità e nei valori delle nostre imprese. Orgoglio di rappresentarle e di essere sempre al loro fianco. Responsabilità nello svolgere questo nostro ruolo nei confronti delle istituzioni, degli altri attori economici e sociali. Coesione del sistema Confartigianato per far sentire forte e chiara la nostra voce e far pesare il ruolo dell’artigianato e delle piccole imprese nel Paese”.
CONTRATTI – Novità positive nell’accordo per le imprese non artigiane dell’alimentazione e panificazione
Confartigianato Alimentazione, insieme alle altre sigle dell’artigianato e a Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, ha firmato un accordo per le aziende non artigiane che occupano fino a 15 dipendenti che applicano la parte II del contratto nazionale di lavoro dell’area alimentazione e panificazione.
L’intesa prevede un aumento salariale di 46,43 euro a regime a titolo di anticipazione su futuri aumenti contrattuali che però non deve essere riconosciuta dai pubblici esercizi ricompresi in questa definizione “imprese che svolgono attività di produzione, preparazione e confezionamento di pasti e prodotti alimentari con o senza somministrazione in attività di ristorazione” che applicano la parte II del contratto. L’esclusione rappresenta un importante risultato sia sul fronte negoziale ed economico, perché concede a queste imprese un periodo di ‘respiro’ in questo difficile momento di crisi, sia perché, per la prima volta nel contratto, si realizza una terza tabella dei minimi retributivi specifica per questa tipologia di aziende.
Inoltre l’accordo prevede che le imprese che perdono i requisiti dell’artigianato e passano ad applicare la parte seconda del contratto possono continuare ad applicare la disciplina più favorevole per i rapporti di apprendistato: durata contrattuale e quindi decontribuzione fino a 5 anni, anziché i 3 anni previsti per le aziende non artigiane.
E ancora, alle imprese che applicano la parte seconda del contratto (quindi anche quelle dei pubblici esercizi), viene estesa la possibilità di utilizzare il ‘contratto a termine per il reinserimento al lavoro’, una particolare tipologia di rapporto di lavoro esclusivamente negoziale e propria dei contratti dell’artigianato.
AUTORIPARAZIONE – Dai Revisori Auto di Confartigianato no a ulteriore proroga delle revisioni in arrivo dall’Europa
I Revisori Auto di Confartigianato si mobilitano contro una proposta di Regolamento del Parlamento e del Consiglio europeo, in fase di approvazione, che estende di sette mesi la proroga della scadenza delle revisioni dei veicoli, allungando i termini stabiliti dalla normativa italiana del 2020.
Il Presidente di Anara Confartigianato Vincenzo Ciliberti si è rivolto al Capo Dipartimento trasporti, navigazione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, Speranzina De Matteo, evidenziando che la proposta di estensione della proroga colpirebbe l’attività dei centri di revisione dei veicoli fino a 3,5 tonnellate che, seppure autorizzati ad operare fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, hanno subìto comunque una forte contrazione dell’attività e dei ricavi per effetto delle proroghe disposte dalla normativa anti-Covid.
Il Presidente Ciliberti ha quindi chiesto che, a livello istituzionale, siano attuate tutte le iniziative necessarie per scongiurare ulteriori insostenibili proroghe e per garantire la continuità del servizio revisioni e la piena operatività dei centri di controllo.
La richiesta – precisa Anara Confartigianato – riguarda l’ambito delle revisioni dei veicoli a motore con massa fino a 3,5 tonnellate che va ricondotto al più presto ad un regime di regolarità.
STUDI – Prosegue ripresa costruzioni: novembre 2020 +1,7% vs +1,2% Ue27; con Covid-19 -10,3 miliardi € produzione per MPI
L’analisi dei dati pubblicati dall’Istat la scorsa settimana evidenzia che a novembre 2020 la produzione nelle costruzioni torna a crescere (+1,7% rispetto ad ottobre) e supera i livelli di febbraio 2020, mese antecedente allo scoppio della crisi Covid-19 e all’entrata in vigore delle prime misure per contrastare l’emergenza sanitaria. Nel confronto internazionale a novembre l’Italia va meglio della media Ue (+1,2%).
Nonostante la ripresa, nella media dei primi undici mesi del 2020, la produzione nelle costruzioni registra una marcata flessione, diminuendo dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2019; fanno peggio dell’Italia la Francia (-15,4%) e la Spagna (-13,7%), mentre si conferma la controtendenza per la Germania (dove la produzione sale del 3,4%). Per Italia e Francia la prima fase della crisi, fino a maggio, è stata più pesante, mentre tra estate e autunno l’Italia segna un aumento della produzione (+5,2% tra giugno e novembre), più intenso di quello della Germania (+2,1%).
Costruzioni settore ad alta vocazione di micro e piccola impresa – Le oltre 493 mila micro e piccole imprese (fino a 50 addetti) del comparto delle Costruzioni danno lavoro a 1 milione 149 mila addetti, l’87,9% dell’occupazione dell’intero settore, quota di 13,8 punti superiore al 74,1% della media UE. La presenza dell’artigianato del settore è elevata: le 347 mila imprese artigiane danno lavoro a 696 mila addetti, più della metà (53,2%) dell’occupazione del comparto.
Le micro e piccole imprese sono decisive per i processi di innovazione e per il contributo alla crescita economica, determinando il 78,3% degli investimenti e il 79,9% del valore aggiunto del comparto. Gli effetti della recessione in corso sulle micro e piccole imprese sono rilevanti: le MPI, concentrando oltre i tre quarti (76,4%) dell’attività delle costruzioni, nei primi 11 mesi del 2020 registrano una mancata produzione pari a 10,3 miliardi di euro.
ARTISTICO – La Ue dice no all’Austria e proroga per 5 anni dazi antidumping su import prodotti ceramici dalla Cina
Confartigianato Imprese Ceramica esprime soddisfazione per l’adozione del regolamento europeo 2019/1198 che proroga per altri cinque anni i dazi antidumping definitivi sulle importazioni di articoli per la tavola e stoviglie in ceramica e porcellana dalla Cina.
Anche grazie alla forte partecipazione delle imprese di Confartigianato Ceramica, coordinate dal Presidente Antonio Colì, la Commissione Europea ha rigettato la richiesta dell’Austria di sospendere i dazi tariffari per alcuni prodotti ceramici cosiddetti “biscotti”, provenienti da Paesi extra UE e dalla Cina.
Durante la riunione in videoconferenza del Gruppo Economia Tariffaria del 22 gennaio scorso, infatti, il delegato austriaco ha provveduto a ritirare la richiesta di esenzione tariffaria per i biscotti in ceramica alla luce delle molteplici opposizioni da parte di numerosi Stati membri. A seguito di ciò la Commissione ha dichiarato che la richiesta è da considerarsi “ REJECTED”.
Un ottimo risultato della categoria per fronteggiare il rischio dell’invasione di prodotti ceramici dai paesi extra UE con irrimediabile danno a carico delle nostre imprese.