E’ stata rinviata al 30 settembre la scadenza per presentare le domande di esonero contributivo, previsto dalla scorsa Legge di Bilancio, per artigiani e lavoratori autonomi iscritti all’Inps e alle Casse private e danneggiati dal Covid. La proroga arriva grazie al pressing esercitato da Confartigianato nei confronti del Governo.
La Confederazione aveva contestato l’iniziale termine fissato al 31 luglio con un decreto attuativo pubblicato il 28 luglio che fissa criteri e modalità per la concessione dell’esonero. Sarebbe stato impossibile, in soli due giorni, consentire agli imprenditori di presentare le domande di esonero.
Confartigianato è quindi intervenuta inviando una lettera al Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per chiedere “con fermezza e necessaria urgenza” il differimento del termine del 31 luglio prossimo per la presentazione dell’istanza per l’esonero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi.
“Con sorpresa e preoccupazione apprendiamo” – si legge nella lettera – della pubblicazione il 28 luglio del decreto attuativo che fissa criteri e modalità per la concessione dell’esonero. La misura è destinata, a causa dell’evidente ritardo del decreto, ad “ingenerare gravi discriminazioni e pregiudizio per la platea dei lavoratori autonomi”. E’ quasi impossibile, per ragioni organizzative, poter rispettare la data del 31 luglio prossimo, termine entro il quale va presentata, a pena di decadenza, la relativa istanza all’Inps, tenendo conto della carenza, al momento, delle necessarie istruzioni operative dell’Istituto di previdenza.
Da qui la richiesta, accolta oggi, di differire il termine del 31 luglio, “al fine di rendere possibile ed effettivo il sostegno verso tutto il mondo del lavoro autonomo”.previdenza-esonero-contributivo-