“L’artigianato conta 146 mila imprese nelle aree montane, pari al 28,7% del totale delle imprese localizzate in queste zone del Paese e al 14% di tutte le imprese artigiane presenti in Italia. Per favorire l’imprenditoria artigiana è ora di riconoscere che lo sviluppo montano non è solo sviluppo agricolo. Lo sviluppo territoriale, infatti, deve avere un carattere polisettoriale”.
Lo ha sottolineato il Vice Presidente Vicario di Confartigianato Eugenio Massetti intervenuto al convegno “Montagne, un nuovo inizio” svoltosi il 31 luglio all’Università della Montagna Unimont, Polo d’Eccellenza dell’Università degli Studi di Milano decentrato a Edolo (Brescia).
L’evento organizzato dal sindaco di Edolo e coordinatore del tavolo tecnico per la nuova legge sulla montagna, Luca Masneri, e fortemente voluto dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, è stata l’occasione per un confronto tra gli stakeholder della montagna, anche in vista di una nuova legge sulla montagna.
Il Vice Presidente Massetti ha fatto rilevare che “la tendenza allo spopolamento delle montagne può essere invertita favorendo l’insediamento di giovani attraverso la creazione di nuove imprese che operino in una logica di economia circolare e il lavoro da remoto. Per questo occorre un’azione su due fronti: creare una fiscalità di vantaggio per incentivare le imprese a restare nei territori montani e attrarre nuove imprese; estendere le agevolazioni di cui gode il mondo agricolo anche alle imprese artigiane. In questo si potrebbe seguire il modello della Francia che ha istituito delle “Zone de Revitalisation Rurale (ZRR)” che non distinguono il regime degli aiuti rispetto alla categoria agricola o altra di attività commerciale”.
Confartigianato è stata chiamata a partecipare al nuovo Tavolo Tecnico Scientifico per la Montagna istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del quale sta contribuendo alla scrittura del nuovo Progetto di Legge per la montagna con proposte che riguardano le imprese di montagna.
Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, ha partecipato all’incontro sottolineando: “Il Governo ha stanziato un miliardo di euro per far fronte all’emergenza economica che i territori montani hanno subito nel corso della pandemia. Tutto questo però non basta. Non serve un ‘reddito d’alta quota’, non più misure risarcitorie, ma una strategia di rilancio e un convincente progetto di sviluppo delle montagne italiane, che hanno potenzialità straordinarie. Bisogna elaborare politiche pubbliche mirate, per garantire in primis i servizi essenziali più efficaci, e lavorare per evitare lo spopolamento e rilanciare agricoltura, turismo e terziario». Progetti che secondo Gelmini possono essere realizzati grazie a «una legge quadro. Già in settembre pensiamo di essere pronti per una bozza».