STORIA
A rappresentare la nuova realtà associativa viene delegato il sig. Pecoraro, il quale, entro breve tempo, procede alla formazione delle prime categorie artigiane a quei tempi più rappresentative, fra le quali i falegnami, i barbieri e parrucchieri, i pittori e decoratori, i fotografi, i metalmeccanici, i lavoratori del ferro e dell’alluminio, i sarti ed i calzolai.
Alla guida di dette categorie vengono eletti: Salvatore Andreoli, Eugenio Dionesalvi, Gaspare Tarsitano e Salvatore De Salvatore per i falegnami; Pietro Falsetta, Alfredo Calomino, Raffaele e Giuseppe Ateniese, Eugenio Marigliano, Domenico Pasqua ed Ercole Alò per i barbieri e parrucchieri; Evangelista Erboso, Augusto Conversini ed Angelo Bevacqua per i pittori e decoratori; Francesco Le Pera e Vincenzo Gerace per i fotografi; Giovanni Cipparrone, i fratelli D’arca, Francesco Ficco (in seguito primo nostro rappresentante in seno alla C.P.A.), Raffaele Pecora, Enrico Burzacchiello e Mario Caligiuri per i metalmeccanici e per i lavoratori del ferro e dell’alluminio; Renato Marrazzo, Giulio Vece, Mario Verrusio, Giulio Domma, Beniamino Politano, Luciano Scalercio e Giacinto Martire per i sarti; Michele Aversa, Raffaele De Buono, Alfonso Stella, Pasquale Chiappetta e Giuseppe Torchia per i calzolai.
I ricordi sono tanti e tutti ugualmente vivi poiché ad ognuno di essi corrisponde il nome di un illustre padre fondatore della nostra Associazione, che non ha mai fatto mancare il proprio impegno e la propria creatività per lo sviluppo di questa fulgida unione di uomini e di idee. Ma la storia è ancora lunga.
Forti di questo incentivo, in data 15 febbraio 1974 si dà l’avvio ad un maggiore sviluppo dell’attività con la preventiva costituzione di un nuovo Consiglio direttivo formato dai signori Michele Azzimmaturo, Francesco Bianca, Alfredo Calomino, Angelo Bruno, Gennaro Veltri ed altri.
Alla carica di presidente viene eletto Michele Azzimaturo mentre a quella di vice presidente Alfredo Calmino, elemento di spicco, stimato, che esercita un notevole carisma nell’ambiente paolano ed in alcuni comuni della fascia tirrenica.
Nella stessa data viene inoltre redatto, con atto notarile, altro Statuto, in rispetto alle nuove esigenze organizzative, registrato l’8 marzo 1974.
Inizia così la vera fase ascendente con l’acquisizione, in tutto il territorio provinciale, di un rilevante numero di associati e con la istituzione dei quattro comprensori di Cosenza, Castrovillari, Paola e Rossano relativamente ai quali vengono eletti, per il valido contributo offerto alla categoria di appartenenza, i signori: Tommaso Spina per Cosenza, Maria Cagnazzo per Castrovillari, Alfredo Calomino per Paola e Cosmo Dramis per Rossano. Nell’ambiente amanteano entra in scena Antonio Gagliardi, il quale organizza, in breve tempo ed in modo encomiabile, gli artigiani di Amantea e di Lago.
L’Associazione, con la sua acquisita autonomia, predispone così un programma di formazione riuscendo, inoltre, ad inserirsi nelle maggiori strutture sia del settore pubblico che del privato, e precisamente:Presidenza della Commissione Provinciale per l’Artigianato per oltre un ventennio e della Federazione Regionale Artigianato Calabrese; Giunta Camerale; Commissione Regionale Artigianato; Comitato Regionale Artigiancassa; Comitato Provinciale I.N.P.S.; Gruppo Provinciale Autotrasportatori; nei Consigli Scolastici Distrettuali e Provinciali; Consiglio Generale della Cassa Edile Cosentina
Vengono quindi costituiti:
- in data 5 febbraio 1988: la Cooperativa di Garanzia “Il Futuro” che rappresenta il fiore all’occhiello dell’organizzazione, riconosciuta da tutti gli istituti di credito con i quali opera, come il classico modello sia per il comportamento che per la sana gestione, dovuta, principalmente, alla corretta impostazione data dal suo validissimo esperto: il presidente Aldo Stancati che, con spirito di abnegazione, gestisce tale organismo nell’assoluto equilibrio di intenti;
- il 20 ottobre 1988: le Società Cooperativa a.r.l. Confartigianservizi Cosenza Uno e Confartigianservizi Cosenza Due, rispettivamente con sedi in Cosenza e Castrovillari.
Alla presidenza vengono eletti:
- per la Cosenza Uno: Angelo Bruno prima e l’indispensabile tecnico Roberto Matragrano;
- per la Cosenza Due: Bartolomeo Di Giuseppe prima e Aldo Del Bo dopo.
Nel frattempo, come ogni famiglia che cresce, anche la nostra Associazione avverte l’esigenza di spazi più ampi per cui si procede, in data 21 maggio 1988, all’acquisto della sede attuale sita in viale degli Alimena n. 61.
Finalmente una casa per la nostra nuova famiglia, la casa degli artigiani della provincia di Cosenza, frutto di quotidiano impegno e simbolo di dignità e orgoglio professionale. Ma ciò non basta, bisogna dare maggiore impulso all’attività e quindi al rinnovamento del nostro organo di informazione.
Il 1° luglio 1989 viene stampato, questa volta in tipografia, il primo numero di “Artigianato Cosentino” il nostro periodico mensile la cui diffusione varca ampiamente i confini del nostro territorio provinciale ottenendo grande consenso fra i lettori e diffusi apprezzamenti da parte delle altre Associazioni consorelle, cui il nostro giornale viene puntualmente inviato. E rimanendo in tema di necessari rinnovamenti, anche il segretario Mario Falsetta si rende conto, ad un certo punto, di dover cedere il testimone a nuove energie che apportino giovane linfa alla nostra unione. Il 28 settembre 1989 viene così eletto Francesco Falzetta, già responsabile del Patronato INAPA, alla carica di segretario provinciale dell’Associazione.
Il 30 luglio 1990, nella consapevolezza di favorire lo sviluppo di un settore trainante del nostro sistema economico, quale quello edile, l’Associazione promuove la costituzione del Consorzio a.r.l. “ARECO”, unica realtà associativa nel Mezzogiorno, finalizzata a favorire la partecipazione degli imprenditori artigiani edili consorziati alle gare d’appalto di importo più elevato.
Dopo un primo momento di assestamento organizzativo, si affida la presidenza di questa nuova creatura Carlo Angotti, giovane ed intraprendente imprenditore che unitamente agli altri Componenti del Consiglio – alla stregua dei colleghi delle altre strutture collaterali – inizia, con grande impegno e serietà, la conduzione di questo difficile incarico.
Il 15 dicembre 1991 viene eletto alla presidenza dell’Associazione Francesco Bianca, la cui proverbiale compostezza e sereno equilibrio gestionale, costituiscono un modello esemplare per tutti coloro che hanno il piacere e l’opportunità di affiancarlo.
Il 31 dicembre 2001 viene, infatti, approvato il nuovo Statuto dell’Associazione. Tale versione, modificata nella struttura, consente, tra l’altro, la possibilità ad altre tipologie d’impresa, ed in particolare alle PMI, di aderire all’Associazione. Tale iniziativa rappresenta una vera e propria rivoluzione, in quanto consentire ad un numero di imprese maggiore l’accesso ai servizi dell’Associazione, significa affermarne il ruolo migliorando il primato di rappresentatività. Questi ultimi, infatti, sono anni di continua ascesa ma anche di attente riflessioni sui ruoli che a ciascuno devono essere demandati. Da qui, l’esigenza di affidare alla base associativa un ruolo attivo di partecipazione all’attività sindacale.
Il 21 luglio 2005, l’Assemblea dei Delegati è quindi chiamata a nominare la nuova squadra dirigenziale. La totalità dei componenti è unanime nel ritenere l’operato del presidente Matragrano ineccepibile sotto ogni punto di vista e, per tale motivo, lo riconferma alla carica, unitamente ad un Consiglio direttivo rivisitato solo in parte e per motivi di fisiologico avvicendamento. Stesso dicasi per la Giunta esecutiva.
Il 26 luglio 2013 si procede al rinnovo delle cariche sociali. Alla carica di Presidente viene eletto Francesco Rotondaro.
Il 27 giugno 2018 l’Assemblea straordinaria dei delegati approva il nuovo dettato statutario per renderlo più flessibile e semplice; in particolare, viene contemplato uno snellimento delle cariche istituzionali, con molti organi che vengono ridotti nel numero dei componenti o, addirittura, soppressi. Nella medesima giornata, l’Assemblea ordinaria procede al rinnovo delle cariche. Francesco Rotondaro viene riconfermato alla presidenza con l’unanimità dei voti.
Ad oggi, l’attività è in continua ascesa e le mire sempre più ambiziose.