Storia

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STORIA

La nostra splendida avventura comincia il 15 luglio 1947, allorquando, grazie all’iniziativa di un comitato promotore, composto dai signori Giuseppe Pecoraro, Salvatore De Chiara, Giuseppe Cardamone, Raffaele Pecora e Paolo Severino, si costituisce in Cosenza, con sede in piazza della Vittoria n. 16, l’Associazione degli Artigiani della Provincia di Cosenza, aderente alla Confederazione Generale dell’Artigianato Italiano.
A rappresentare la nuova realtà associativa viene delegato il sig. Pecoraro, il quale, entro breve tempo, procede alla formazione delle prime categorie artigiane a quei tempi più rappresentative, fra le quali i falegnami, i barbieri e parrucchieri, i pittori e decoratori, i fotografi, i metalmeccanici, i lavoratori del ferro e dell’alluminio, i sarti ed i calzolai.
Alla guida di dette categorie vengono eletti: Salvatore Andreoli, Eugenio Dionesalvi, Gaspare Tarsitano e Salvatore De Salvatore per i falegnami; Pietro Falsetta, Alfredo Calomino, Raffaele e Giuseppe Ateniese, Eugenio Marigliano, Domenico Pasqua ed Ercole Alò per i barbieri e parrucchieri; Evangelista Erboso, Augusto Conversini ed Angelo Bevacqua per i pittori e decoratori; Francesco Le Pera e Vincenzo Gerace per i fotografi; Giovanni Cipparrone, i fratelli D’arca, Francesco Ficco (in seguito primo nostro rappresentante in seno alla C.P.A.), Raffaele Pecora, Enrico Burzacchiello e Mario Caligiuri per i metalmeccanici e per i lavoratori del ferro e dell’alluminio; Renato Marrazzo, Giulio Vece, Mario Verrusio, Giulio Domma, Beniamino Politano, Luciano Scalercio e Giacinto Martire per i sarti; Michele Aversa, Raffaele De Buono, Alfonso Stella, Pasquale Chiappetta e Giuseppe Torchia per i calzolai.
I ricordi sono tanti e tutti ugualmente vivi poiché ad ognuno di essi corrisponde il nome di un illustre padre fondatore della nostra Associazione, che non ha mai fatto mancare il proprio impegno e la propria creatività per lo sviluppo di questa fulgida unione di uomini e di idee. Ma la storia è ancora lunga.
In data 25 ottobre 1947 viene ufficializzata la costituzione dell’Associazione con il deposito dell’Atto Costitutivo presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, al n. 4 dell’apposito Registro con il numerosi protocollo 6779/4.
In pari data viene depositato lo Statuto con Rogito Notaio Luigi Goffredo da Cosenza.
Vengono indette, quindi, le elezioni del primo Consiglio direttivo, a seguito delle quali sono designati: l’ing. Giulio Fiertler, alla carica di presidente ed il dr. Vincenzo Maria Borrello, già direttore dell’Associazione degli Industriali, nella cui sede era allocata l’Associazione degli Artigiani, alla carica di segretario provinciale.
Il neo-eletto Consiglio direttivo comincia, allora, la lunga marcia verso l’autodeterminazione,  incrementando, in breve, il numero degli associati ed acquisendo, progressivamente, nei confronti delle istituzioni e degli operatori economici e sindacali, una soggettività di ruolo sempre più distinta dall’organismo ospitante.
In questa fase, e precisamente il 1° gennaio 1951, Mario Falsetta viene incaricato di svolgere le funzioni di coordinamento della segreteria provinciale.
È  un’attività, questa, che migliora giorno dopo giorno con tanta volontà da parte della dirigenza ma con scarse risorse economiche che non danno la possibilità di compiere il famoso salto  di qualità.
È necessario, pertanto, acquisire una autonomia gestionale che ci permetta  di raggiungere l’obiettivo auspicato.
Finalmente il 1° gennaio 1972 appare, ovviamente in tema economico, uno spiraglio di luce attraverso la istituzione del Patronato INAPA, con la nomina di Mario Falsetta a responsabile e con conseguente assunzione di un’impiegata che si dedica alla nuova attività riservata, per l’appunto, alle pratiche assistenziali.

Forti di questo incentivo, in data 15 febbraio 1974 si dà l’avvio ad un maggiore sviluppo dell’attività con la preventiva costituzione di un nuovo Consiglio direttivo formato dai signori Michele Azzimmaturo, Francesco Bianca, Alfredo Calomino, Angelo Bruno, Gennaro Veltri ed altri.
Alla carica di presidente viene eletto Michele Azzimaturo mentre a quella di vice presidente Alfredo Calmino, elemento di spicco, stimato, che esercita un notevole carisma nell’ambiente paolano ed in alcuni comuni della fascia tirrenica.
Nella stessa data viene inoltre redatto, con atto notarile, altro Statuto, in rispetto alle nuove esigenze organizzative, registrato l’8 marzo 1974.
Inizia così la vera fase ascendente con l’acquisizione, in tutto il territorio provinciale, di un rilevante numero di associati e con la istituzione dei quattro comprensori di Cosenza, Castrovillari, Paola e Rossano relativamente ai quali vengono eletti, per il valido contributo offerto alla categoria di appartenenza, i signori: Tommaso Spina per Cosenza, Maria Cagnazzo per Castrovillari, Alfredo Calomino per Paola e Cosmo Dramis per Rossano. Nell’ambiente amanteano entra in scena Antonio Gagliardi, il quale organizza, in breve tempo ed in modo encomiabile, gli artigiani di Amantea e di Lago.
L’Associazione, con la sua acquisita autonomia, predispone così un programma di formazione riuscendo, inoltre, ad inserirsi nelle maggiori strutture sia del settore pubblico che del privato, e precisamente:Presidenza della Commissione Provinciale per l’Artigianato per oltre un ventennio e della Federazione Regionale Artigianato Calabrese; Giunta Camerale; Commissione Regionale Artigianato; Comitato Regionale Artigiancassa; Comitato Provinciale I.N.P.S.; Gruppo Provinciale Autotrasportatori; nei Consigli Scolastici Distrettuali e Provinciali; Consiglio Generale della Cassa Edile Cosentina

A seguito delle sue dimissioni da dipendente dell’Associazione Industriali, Mario Falsetta, viene nominato, in data 10 maggio 1975, segretario provinciale dell’Associazione Artigiani.
In conseguenza di questo exploit organizzativo, si presenta una nuova esigenza, cioè quella dello spazio in cui si svolga, in prevalenza, l’attività lavorativa.
Occorre a tal riguardo insediarsi in locali più idonei e, pertanto, in data 1° maggio 1978 l’Associazione si trasferisce in via  Monte San Michele n. 28/A, i cui locali sono di proprietà della sede INPS di Cosenza.
Ma non basta avere solo ampi locali, bisogna assumere altro personale per fare fronte alla notevole mole di lavoro.
Subito dopo, infatti, vengono assunte altre due unità che con il loro apporto danno maggiore respiro al rilevante impegno di segreteria.
Inizia così un nuovo lavoro, cioè quello della redazione di un periodico mensile fatto in casa, cioè ciclostilato, intitolato “Notiziario per gli Artigiani”.
Il 1° gennaio 1980 si procede al rinnovo del Consiglio direttivo dell’Associazione con la riconferma del presidente Azzimaturo, del vice presidente Calomino, del tesoriere Bianca e dei componenti Bruno e Veltri.
A seguito della brillante intuizione del presidente Azzimaturo che vede in questa iniziativa un considerevole miglioramento dell’attività organizzativa quanto pubblicitaria dell’Associazione, il 1° aprile 1983 inizia la fase fieristica con la 1^ Fiera di Cosenza, presso i locali dell’ex G.I.L.
La seconda edizione della Fiera viene organizzata nell’aprile dell’anno successivo presso i locali dell’ex IPSIA di via degli Stadi con la partecipazione di numerosi artigiani che determinano, grazie al loro vitale entusiasmo, il successo della manifestazione.
Spronato da tale encomiabile risultato, il presidente Azzimaturo decide di ripetere l’esperienza organizzando l’anno seguente, presso le cupole geodetiche di Cosenza, la terza edizione della Fiera che costituisce il decollo definitivo della nostra Associazione, ormai conosciuta in tutta la Regione Calabria ed apprezzata, per le mirabili iniziative di divulgazione e tutela delle problematiche del settore artigiano, grazie anche ai vari dirigenti dell’epoca che per motivi di spazio non elenchiamo.
Ma ben presto ci si rende conto che questo splendido motore di uomini appare sempre più sovradimensionato rispetto alla carrozzeria che lo sorregge.
Si decide, pertanto, di dotarsi di un nuovo Statuto che viene redatto, nella sua terza edizione, il 28 marzo 1987, con il preciso intento di adeguare la struttura associativa alla realtà di lavoro, divenuta ormai complessa e variegata.
A seguito dell’elezione di Michele Azzimaturo a presidente della Federazione Regionale dell’Artigianato Calabrese, diviene necessaria la sostituzione dello stesso con altro elemento dirigenziale che dia le opportune garanzie di continuità.
Alla guida dell’Associazione viene eletto il consigliere Angelo Bruno il quale, unitamente agli altri componenti del Consiglio Direttivo, avverte la necessità di dare subito il via alla costituzione degli altri programmati organismi collaterali che, attraverso la formazione di personale specializzato, forniscano una risposta professionalmente adeguata alle numerose esigenze delle imprese artigiane nei settori particolarmente complessi e delicati come il credito, l’assistenza fiscale e sindacale, l’ambiente, la commercializzazione dei prodotti e gli adempimenti burocratici nei confronti della pubblica amministrazione.

Vengono quindi costituiti:

  • in data 5 febbraio 1988: la Cooperativa di Garanzia “Il Futuro” che rappresenta il fiore all’occhiello dell’organizzazione, riconosciuta da tutti gli istituti di credito con i quali opera, come il classico modello sia per il comportamento che per la sana gestione, dovuta, principalmente, alla corretta impostazione  data dal suo validissimo esperto: il presidente Aldo Stancati che, con spirito di abnegazione, gestisce tale organismo nell’assoluto equilibrio di intenti;
  • il 20 ottobre 1988: le Società Cooperativa a.r.l. Confartigianservizi Cosenza Uno e Confartigianservizi Cosenza Due, rispettivamente con sedi in Cosenza e Castrovillari.

Alla presidenza vengono eletti:

  • per la Cosenza Uno: Angelo Bruno prima e l’indispensabile tecnico Roberto Matragrano;
  • per la Cosenza Due: Bartolomeo Di Giuseppe prima e Aldo Del Bo dopo.

Nel frattempo, come ogni famiglia che cresce, anche la nostra Associazione avverte l’esigenza di spazi più ampi per cui si procede, in data 21 maggio 1988, all’acquisto della sede attuale sita in viale degli Alimena n. 61.
Finalmente una casa per la nostra nuova famiglia, la casa degli artigiani della provincia di Cosenza, frutto di  quotidiano impegno e simbolo di dignità e orgoglio professionale. Ma ciò non basta, bisogna dare maggiore impulso all’attività e quindi al rinnovamento del nostro organo di informazione.
Il 1° luglio 1989 viene stampato, questa volta in tipografia, il primo numero di “Artigianato Cosentino” il nostro periodico mensile la cui diffusione varca ampiamente i confini del nostro territorio provinciale ottenendo grande consenso fra i lettori e diffusi apprezzamenti da parte delle altre Associazioni consorelle, cui il nostro giornale viene puntualmente inviato. E rimanendo in tema di necessari rinnovamenti, anche il segretario Mario Falsetta si rende conto, ad un certo punto, di dover cedere il testimone a nuove energie che apportino giovane linfa alla nostra unione.  Il 28 settembre 1989 viene così eletto Francesco Falzetta, già responsabile del Patronato INAPA, alla carica di segretario provinciale dell’Associazione.
Il 30 luglio 1990, nella consapevolezza di favorire lo sviluppo di un settore trainante del nostro sistema economico, quale quello edile, l’Associazione promuove la costituzione del Consorzio a.r.l. “ARECO”, unica realtà associativa nel Mezzogiorno, finalizzata a favorire la partecipazione degli imprenditori artigiani edili consorziati alle gare d’appalto di importo più elevato.
Dopo un primo momento di assestamento organizzativo, si affida la presidenza di questa nuova creatura Carlo Angotti, giovane ed intraprendente imprenditore che unitamente agli altri Componenti del Consiglio – alla stregua dei colleghi delle altre strutture collaterali  – inizia, con grande impegno e serietà, la conduzione di questo difficile incarico.
Il 15 dicembre 1991 viene eletto alla presidenza dell’Associazione Francesco Bianca, la cui proverbiale compostezza e sereno equilibrio gestionale, costituiscono un modello esemplare per tutti  coloro che hanno il piacere  e l’opportunità di affiancarlo.

La sua opera di conduzione porta, così, l’Associazione a dotarsi di un nuovo Statuto che, redatto in data 28 dicembre 1993, arriva, completamente  rinnovato, alla sua quarta edizione.
L’Associazione degli Artigiani della provincia di Cosenza, aderente alla Confartigianato, vive, da allora, momenti di grande esaltazione politica, protagonista di indubbio successo sulla scena economico-sociale del nostro territorio, fautrice di un ruolo istituzionale di tutela sindacale che non conosce  cadute di tensione dirigenziale né di impegno lavorativo su nessun fronte d’azione.
Questa pesante eredità viene trasmessa il 2 giugno 1996, a Giovanni Gravina che insieme ai nuovi presidenti comprensoriali di Cosenza Bartolomeo Di Giuseppe, di Castrovillari Carlo Manes, di Paola Salvatore Magnone e di Rossano Domenico Pugliese, imprime un nuovo corso alla storia associativa, allargando ulteriormente le frontiere dell’attività associativa, rendendola più vicina al mondo della scuola e conferendole una valenza ancora più efficace attraverso l’entrata a pieno regime nel mondo della formazione e della riqualificazione professionale.
I suoi meriti gestionali – unitamente a quelli dei Presidenti comprensoriali di turno Roberto Matragrano per Cosenza, Antonio Ruscelli per Castrovillari, Giuseppe Leta per Paola, Francesco Spina per Rossano e della dirigenza tutta – sono tali da fargli meritare, il 21 ottobre 2000, la riconferma alla carica. Dopo appena qualche mese, e precisamente il 16 giugno 2001, è costretto, tuttavia, a causa della sua elezione a Sindaco del Comune di Paola, a rassegnare, per incompatibilità, le proprie irrevocabili dimissioni.
Al suo posto viene nominato, con voto unanime, Roberto Matragrano. gia da molti anni dirigente dell’Associazione. Grazie al suo intuito ed alla comprovata esperienza personale e professionale, l’Associazione raggiunge livelli di grande affermazione sul territorio. Collaborato da una dirigenza efficiente e motivata e, validamente supportato dalla professionalità ed esperienza del direttore Francesco Falzetta, il presidente Matragrano, unitamente ai presidenti comprensoriali di nuova nomina, Bartolomeo Di Giuseppe per Cosenza, Antonio Aronne per Castrovillari, Giuseppe Leta per Paola – quest’ultimo sarà poi costretto a causa di impegni lavorativi a rassegnare le dimissioni e sarà sostituito dall’attuale presidente comprensoriale Antonio Aloise – e Francesco Spina per Rossano, imprime un nuovo corso agli eventi inserendo, a tutti gli effetti, il marchio Confartigianato nel circuito delle realtà maggiormente accreditate in provincia, e per numero di associati, e per qualità dei servizi, e per rappresentanza in Enti, Istituzioni e Commissioni. I primi quattro anni del suo mandato sono quindi contrassegnati da una serie di interventi mirati a migliorare le strategie di impatto sul mercato del lavoro.
Il 31 dicembre 2001 viene, infatti, approvato il nuovo Statuto dell’Associazione. Tale versione, modificata nella struttura, consente, tra l’altro, la possibilità ad altre tipologie d’impresa, ed in particolare alle PMI, di aderire all’Associazione. Tale iniziativa rappresenta una vera e propria rivoluzione, in quanto consentire ad un numero di imprese maggiore l’accesso ai servizi dell’Associazione, significa affermarne il ruolo migliorando il primato di rappresentatività. Questi ultimi, infatti, sono anni di continua ascesa ma anche di attente riflessioni sui ruoli che a ciascuno devono essere demandati. Da qui, l’esigenza di affidare alla base associativa un ruolo attivo di partecipazione all’attività sindacale.
Con tale intento, nel gennaio 2003, si procede ad una nuova classificazione delle Federazioni provinciali di categoria. Vengono nominati, all’interno di ognuna, un presidente ed un Consiglio direttivo che divengono così portavoce del proprio settore di appartenenza, in primo luogo all’interno della struttura e, conseguentemente, nelle sedi istituzionali. Per completare il quadro di rinnovamento gestionale, nell’anno 2004, si procede al rinnovo degli Statuti delle strutture di servizi – gli attuali Confidi Federimpresa s.c., Coser Federimpresa s.c., Conedil Federimpresa s.c.. e Federimpresa srl. Le novità riguardano, infatti, essenzialmente la modifica della denominazione, l’adeguamento alle norme inderogabili del diritto societario, l’adeguamento alle disposizioni sulle cooperative a mutualità prevalente, l’ampliamento delle categorie di soci che possono aderire ai Consorzi, l’implementazione della tipologia di servizi offerti. Si arriva così alla fine della legislatura Matragrano. Occorre, quindi, indire le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali.
Il 21 luglio 2005, l’Assemblea dei Delegati è quindi chiamata a nominare la nuova squadra dirigenziale. La totalità dei componenti è unanime nel ritenere l’operato del presidente Matragrano ineccepibile sotto ogni punto di vista e, per tale motivo, lo riconferma alla carica, unitamente  ad un Consiglio direttivo rivisitato solo in parte e per motivi di fisiologico avvicendamento. Stesso dicasi per la Giunta esecutiva.
Il 26 luglio 2013 si procede al rinnovo delle cariche sociali. Alla carica di Presidente viene eletto Francesco Rotondaro.
Il 27 giugno 2018 l’Assemblea straordinaria dei delegati approva il nuovo dettato statutario per renderlo più flessibile e semplice; in particolare, viene contemplato uno snellimento delle cariche istituzionali, con molti organi che vengono ridotti nel numero dei componenti o, addirittura, soppressi. Nella medesima giornata, l’Assemblea ordinaria procede al rinnovo delle cariche. Francesco Rotondaro viene riconfermato alla presidenza con l’unanimità dei voti.
Ad oggi, l’attività è in continua ascesa e le mire sempre più ambiziose.